Io ho i pannelli sul tetto, vado in ufficio in auto, ma metà del pecorso me lo faccio a piedi (per risparmiare e perché fa bene). Il mio veicolo è a gpl, mangio pochissima carne (fosse per me sarei vegano) ed il pranzo me lo porto da casa, spesso fatto con i prodotti dell'orto. Sto pensando di farmi una caldaia a biomasse per riciclare le sterpaie raccimolate intorno a casa...
Il problema è che quando arrivo in ufficio, puzzo di gas di scarico, il gpl mi sta costando quasi più della benzina, senza contare le scomodità del veicolo. L'orto e la terra portano via tempo, se uno li volesse curare a dovere, dovrebbe smettere di lavorare.
Ora quello che intendo dire è che il mondo non è fatto da me e io non riesco ad isolarmi dal mondo.
La decrescita felice vuol dire consumare meno, ma anche produrre meno. Fino a metà del secolo scorso, circa l'80% della forza lavoro era dedicata al "sostestamento" perché non c'era una "energia" sostitutiva alla forza umana/animale.
Ad oggi quello che ti permette di fare un lavoro d'ufficio o di fabbrica, sono le energie fossili / nucleari.
L'alternativa sarebbe quella di tornare a razzolare nei prati spaccandosi la schiena per foraggiare gli animali.
La comuntà europea pensa di sfruttare pesantemente il carbone come "nuova" tecnologia alternativa alle ormai vetuste centrali nucleari. Datti una letta a questa serie di articoli:
http://www.appuntidigitali.it/tag/energ ... ro/page/3/Esistono circa 4 e passa miliardi di persone che stanno cominciando a "consumare", ma che fino all'altroieri si sono spaccate la schiena nei campi avendo un impatto ambientale poco al di sopra dello zero.
In un articolo di Rubbia di qualche anno fa, se vuoi te lo ricerco, spiegava che il consumo di energia mondiale è in incremento del 2% annuo e che segue solo la demografia, niente altro.
Quello che cerco di spiegarti, è che il mio "pessimismo cosmico" è dovuto al fatto che io posso anche cominciare a non mangiare, a non riscaldarmi e diventare un asceta indù, ma il mondo proseguirebbe anche senza di me!
Purtroppo la direzione intrapresa non è delle migliori, ma attualmente è l'unica che permette un rendimento immediato e fino a quando non succederà qualcosa di realmente temendo, sarà la sola perché la meno onerosa.
Il fatto è che nessuno può ad oggi rinunciare all'energia, vuoi per comodità, vuoi per pigrizia, vuoi per necessità effettive. I combustibili fossili sono gli unici che ne garantiscono la fruizione.
Se vuoi poi possiamo anche sognare e immaginare le "turbine a criceti" o i "motori a gatto imburrato", ma se stiamo sul pezzo, questi sono i fatti.