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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 27 - La battaglia delle caccole
MessaggioInviato: 28/02/2009, 18:15 
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Tutto era pronto per l'attacco quando un evento imprevisto placò il desiderio belligerante dei contendenti. Un brontolio si propagò e dal fondo del burrone emerse una creatura mostruosa di incredibili dimensioni e tutti esclamaro "Ma maremma rospa o cos'è?"
In realtà si trattava solo di un rigurgito maleodorante proveniente dal mostro sottostante!!! Il quale stava digerendo, i quintali di caccole ingurgitati, completamente ignaro di ciò che le due tribù stavano facendo sopra la sua testa. Infatti lanciavano da parte a parte caccole arricchite al vinavil per mantenerne la compattezza, ma purtroppo questo impediva alle caccole di deframmentarsi.
Decisero allora di comprare un indurente per renderle piu` robuste, ed un detonatore cosi da poter farle esplodere a distanza.
Armati di telecomando iniziarono a tirare le caccole dentro le insenature e gli anfratti rocciosi camuffandole con il muschio ed alcuni cespugli, a talpunto che le caccole sembravano dei ghiotti bocconi per i cani affamati della zona. Ben presto il burrone si riempi` di caccole e divenne possibile l'attraversamento.
Il mostro che viveva nel burrone fu talmente irritato dal baccano creatosi che, ancora mezzo addormentato, esclamò in tono di sfida: "ma come puzzate di arrosto con le patate e di frittate con gli asparagi .... quasi quasi Vi magno tutti quanti!".
Si alzò ritto, maestoso, con la panza strabuzzante, stiracchiandosi le braccia e accavallando le gambe in segno d'indifferenza, con aria superba e molto orgoglioso sbattendo la coda arrogantemente.
Quest'atteggiamento da Snob infastidì i capi delle tribu`che iniziarono ad impartire ordini ai vari legionari, del tipo: "sputategli in un occhio..... spuntategli la coda ..... infilategli un palissandro nell' orecchio..... mordetegli in massa l'alluce.... vogliamo vederlo in ginocchio!!!"
Ma la bestiaccia sentendosi minacciata disse una cazzata: 'Ci facciamo due spaghetti? Afferrò quindi un pentolone, ci mise dello zabaione, un filo d'olio d'oliva, un riccio di margarina, un po' di pepe e sale quanto basta, due colpi di frusta per amalgamare il tutto e poi l'ingrediente principale: un saporoso pezzo di fegato di racanaccio toscano !!!
Inorriditi i due capi stavano per abbandonare il campo, ma il mostro

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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 27 - La battaglia delle caccole
MessaggioInviato: 28/02/2009, 18:23 
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Tutto era pronto per l'attacco quando un evento imprevisto placò il desiderio belligerante dei contendenti. Un brontolio si propagò e dal fondo del burrone emerse una creatura mostruosa di incredibili dimensioni e tutti esclamaro "Ma maremma rospa o cos'è?"
In realtà si trattava solo di un rigurgito maleodorante proveniente dal mostro sottostante!!! Il quale stava digerendo, i quintali di caccole ingurgitati, completamente ignaro di ciò che le due tribù stavano facendo sopra la sua testa. Infatti lanciavano da parte a parte caccole arricchite al vinavil per mantenerne la compattezza, ma purtroppo questo impediva alle caccole di deframmentarsi.
Decisero allora di comprare un indurente per renderle piu` robuste, ed un detonatore cosi da poter farle esplodere a distanza.
Armati di telecomando iniziarono a tirare le caccole dentro le insenature e gli anfratti rocciosi camuffandole con il muschio ed alcuni cespugli, a talpunto che le caccole sembravano dei ghiotti bocconi per i cani affamati della zona. Ben presto il burrone si riempi` di caccole e divenne possibile l'attraversamento.
Il mostro che viveva nel burrone fu talmente irritato dal baccano creatosi che, ancora mezzo addormentato, esclamò in tono di sfida: "ma come puzzate di arrosto con le patate e di frittate con gli asparagi .... quasi quasi Vi magno tutti quanti!".
Si alzò ritto, maestoso, con la panza strabuzzante, stiracchiandosi le braccia e accavallando le gambe in segno d'indifferenza, con aria superba e molto orgoglioso sbattendo la coda arrogantemente.
Quest'atteggiamento da Snob infastidì i capi delle tribu`che iniziarono ad impartire ordini ai vari legionari, del tipo: "sputategli in un occhio..... spuntategli la coda ..... infilategli un palissandro nell' orecchio..... mordetegli in massa l'alluce.... vogliamo vederlo in ginocchio!!!"
Ma la bestiaccia sentendosi minacciata disse una cazzata: 'Ci facciamo due spaghetti? Afferrò quindi un pentolone, ci mise dello zabaione, un filo d'olio d'oliva, un riccio di margarina, un po' di pepe e sale quanto basta, due colpi di frusta per amalgamare il tutto e poi l'ingrediente principale: un saporoso pezzo di fegato di racanaccio toscano !!!
Inorriditi i due capi stavano per abbandonare il campo, ma il mostro esclamo`, 'Ao.. Ma 'ndo


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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 27 - La battaglia delle caccole
MessaggioInviato: 28/02/2009, 18:26 
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Tutto era pronto per l'attacco quando un evento imprevisto placò il desiderio belligerante dei contendenti. Un brontolio si propagò e dal fondo del burrone emerse una creatura mostruosa di incredibili dimensioni e tutti esclamaro "Ma maremma rospa o cos'è?"
In realtà si trattava solo di un rigurgito maleodorante proveniente dal mostro sottostante!!! Il quale stava digerendo, i quintali di caccole ingurgitati, completamente ignaro di ciò che le due tribù stavano facendo sopra la sua testa. Infatti lanciavano da parte a parte caccole arricchite al vinavil per mantenerne la compattezza, ma purtroppo questo impediva alle caccole di deframmentarsi.
Decisero allora di comprare un indurente per renderle piu` robuste, ed un detonatore cosi da poter farle esplodere a distanza.
Armati di telecomando iniziarono a tirare le caccole dentro le insenature e gli anfratti rocciosi camuffandole con il muschio ed alcuni cespugli, a talpunto che le caccole sembravano dei ghiotti bocconi per i cani affamati della zona. Ben presto il burrone si riempi` di caccole e divenne possibile l'attraversamento.
Il mostro che viveva nel burrone fu talmente irritato dal baccano creatosi che, ancora mezzo addormentato, esclamò in tono di sfida: "ma come puzzate di arrosto con le patate e di frittate con gli asparagi .... quasi quasi Vi magno tutti quanti!".
Si alzò ritto, maestoso, con la panza strabuzzante, stiracchiandosi le braccia e accavallando le gambe in segno d'indifferenza, con aria superba e molto orgoglioso sbattendo la coda arrogantemente.
Quest'atteggiamento da Snob infastidì i capi delle tribu`che iniziarono ad impartire ordini ai vari legionari, del tipo: "sputategli in un occhio..... spuntategli la coda ..... infilategli un palissandro nell' orecchio..... mordetegli in massa l'alluce.... vogliamo vederlo in ginocchio!!!"
Ma la bestiaccia sentendosi minacciata disse una cazzata: 'Ci facciamo due spaghetti? Afferrò quindi un pentolone, ci mise dello zabaione, un filo d'olio d'oliva, un riccio di margarina, un po' di pepe e sale quanto basta, due colpi di frusta per amalgamare il tutto e poi l'ingrediente principale: un saporoso pezzo di fegato di racanaccio toscano !!!
Inorriditi i due capi stavano per abbandonare il campo, ma il mostro esclamo`:
"Aaoooo.. Ma 'ndo c***o pensate de annààà ???"

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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 27 - La battaglia delle caccole
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In realtà si trattava solo di un rigurgito maleodorante proveniente dal mostro sottostante!!! Il quale stava digerendo, i quintali di caccole ingurgitati, completamente ignaro di ciò che le due tribù stavano facendo sopra la sua testa. Infatti lanciavano da parte a parte caccole arricchite al vinavil per mantenerne la compattezza, ma purtroppo questo impediva alle caccole di deframmentarsi.
Decisero allora di comprare un indurente per renderle piu` robuste, ed un detonatore cosi da poter farle esplodere a distanza.
Armati di telecomando iniziarono a tirare le caccole dentro le insenature e gli anfratti rocciosi camuffandole con il muschio ed alcuni cespugli, a talpunto che le caccole sembravano dei ghiotti bocconi per i cani affamati della zona. Ben presto il burrone si riempi` di caccole e divenne possibile l'attraversamento.
Il mostro che viveva nel burrone fu talmente irritato dal baccano creatosi che, ancora mezzo addormentato, esclamò in tono di sfida: "ma come puzzate di arrosto con le patate e di frittate con gli asparagi .... quasi quasi Vi magno tutti quanti!".
Si alzò ritto, maestoso, con la panza strabuzzante, stiracchiandosi le braccia e accavallando le gambe in segno d'indifferenza, con aria superba e molto orgoglioso sbattendo la coda arrogantemente.
Quest'atteggiamento da Snob infastidì i capi delle tribu`che iniziarono ad impartire ordini ai vari legionari, del tipo: "sputategli in un occhio..... spuntategli la coda ..... infilategli un palissandro nell' orecchio..... mordetegli in massa l'alluce.... vogliamo vederlo in ginocchio!!!"
Ma la bestiaccia sentendosi minacciata disse una cazzata: 'Ci facciamo due spaghetti? Afferrò quindi un pentolone, ci mise dello zabaione, un filo d'olio d'oliva, un riccio di margarina, un po' di pepe e sale quanto basta, due colpi di frusta per amalgamare il tutto e poi l'ingrediente principale: un saporoso pezzo di fegato di racanaccio toscano !!!
Inorriditi i due capi stavano per abbandonare il campo, ma il mostro esclamo`:
"Aaoooo.. Ma 'ndo c***o pensate de annààà ? Mo che ce divertimo!

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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 27 - La battaglia delle caccole
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Tutto era pronto per l'attacco quando un evento imprevisto placò il desiderio belligerante dei contendenti. Un brontolio si propagò e dal fondo del burrone da dove emerse una creatura mostruosa di incredibili dimensioni; e tutti esclamaro "Ma maremma rospa..... o cos'è?"
In realtà erasoltanto il rigurgito maleodorante proveniente dal mostro sottostante che quindi era molto più grosso!!!
In pratica stava soltanto digerendo, i quintali di caccole ingurgitati trovati sul fondo della valle, completamente ignaro di ciò che le due tribù stavano facendo sopra la sua testa.
Infatti lanciavano da parte a parte caccole arricchite al vinavil per mantenerne la compattezza.
Questo componente però impediva alle caccole di deframmentarsi.
Decisero allora di comprare un indurente per renderle piu` cristalline, ed un detonatore cosi da poter farle esplodere a distanza.
Armati di telecomando iniziarono a tirare le caccole dentro le insenature e gli anfratti rocciosi camuffandole con il muschio ed alcuni cespugli, a talpunto che le caccole sembravano dei ghiotti bocconi per i cani affamati della zona. Ben presto il burrone si riempi` di queste palle e divenne possibile l'attraversamento.
Il mostro che viveva nel burrone però fu talmente irritato dal baccano creatosi che, ancora mezzo addormentato, esclamò in tono di sfida: "ma come puzzate di arrosto con le patate e di frittate con gli asparagi .... quasi quasi Vi magno tutti quanti!".
Si alzò ritto, maestoso, con la panza strabuzzante, stiracchiandosi le braccia e accavallando le gambe in segno d'indifferenza, con aria superba e molto orgoglioso sbattendo la coda arrogantemente.
Quest'atteggiamento da Snob infastidì i capi delle tribu`che iniziarono ad impartire ordini ai vari legionari, del tipo: "sputategli in un occhio..... spuntategli la coda ..... infilategli un palissandro nell' orecchio..... mordetegli in massa l'alluce.... vogliamo vederlo in ginocchio!!!"
Ma la bestiaccia sentendosi minacciata disse una cazzata: "Ci facciamo due spaghetti?"
Afferrò quindi un pentolone, ci mise dello zabaione, un filo d'olio d'oliva, un riccio di margarina, un po' di pepe e sale quanto basta, due colpi di frusta per amalgamare il tutto e poi l'ingrediente principale: un saporoso pezzo di fegato di racanaccio toscano !!!
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Il linguaggio prettamente Romanesco

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MessaggioInviato: 28/02/2009, 22:15 
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In realtà erasoltanto il rigurgito maleodorante proveniente dal mostro sottostante che quindi era molto più grosso!!!
In pratica stava soltanto digerendo, i quintali di caccole ingurgitati trovati sul fondo della valle, completamente ignaro di ciò che le due tribù stavano facendo sopra la sua testa.
Infatti lanciavano da parte a parte caccole arricchite al vinavil per mantenerne la compattezza.
Questo componente però impediva alle caccole di deframmentarsi.
Decisero allora di comprare un indurente per renderle piu` cristalline, ed un detonatore cosi da poter farle esplodere a distanza.
Armati di telecomando iniziarono a tirare le caccole dentro le insenature e gli anfratti rocciosi camuffandole con il muschio ed alcuni cespugli, a talpunto che le caccole sembravano dei ghiotti bocconi per i cani affamati della zona. Ben presto il burrone si riempi` di queste palle e divenne possibile l'attraversamento.
Il mostro che viveva nel burrone però fu talmente irritato dal baccano creatosi che, ancora mezzo addormentato, esclamò in tono di sfida: "ma come puzzate di arrosto con le patate e di frittate con gli asparagi .... quasi quasi Vi magno tutti quanti!".
Si alzò ritto, maestoso, con la panza strabuzzante, stiracchiandosi le braccia e accavallando le gambe in segno d'indifferenza, con aria superba e molto orgoglioso sbattendo la coda arrogantemente.
Quest'atteggiamento da Snob infastidì i capi delle tribu`che iniziarono ad impartire ordini ai vari legionari, del tipo: "sputategli in un occhio..... spuntategli la coda ..... infilategli un palissandro nell' orecchio..... mordetegli in massa l'alluce.... vogliamo vederlo in ginocchio!!!"
Ma la bestiaccia sentendosi minacciata disse una cazzata: "Ci facciamo due spaghetti?"
Afferrò quindi un pentolone, ci mise dello zabaione, un filo d'olio d'oliva, un riccio di margarina, un po' di pepe e sale quanto basta, due colpi di frusta per amalgamare il tutto e poi l'ingrediente principale: un saporoso pezzo di fegato di racanaccio toscano !!!
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Il linguaggio prettamente Romanesco suggeriva il fatto che

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In realtà erasoltanto il rigurgito maleodorante proveniente dal mostro sottostante che quindi era molto più grosso!!!
In pratica stava soltanto digerendo, i quintali di caccole ingurgitati trovati sul fondo della valle, completamente ignaro di ciò che le due tribù stavano facendo sopra la sua testa.
Infatti lanciavano da parte a parte caccole arricchite al vinavil per mantenerne la compattezza.
Questo componente però impediva alle caccole di deframmentarsi.
Decisero allora di comprare un indurente per renderle piu` cristalline, ed un detonatore cosi da poter farle esplodere a distanza.
Armati di telecomando iniziarono a tirare le caccole dentro le insenature e gli anfratti rocciosi camuffandole con il muschio ed alcuni cespugli, a talpunto che le caccole sembravano dei ghiotti bocconi per i cani affamati della zona. Ben presto il burrone si riempi` di queste palle e divenne possibile l'attraversamento.
Il mostro che viveva nel burrone però fu talmente irritato dal baccano creatosi che, ancora mezzo addormentato, esclamò in tono di sfida: "ma come puzzate di arrosto con le patate e di frittate con gli asparagi .... quasi quasi Vi magno tutti quanti!".
Si alzò ritto, maestoso, con la panza strabuzzante, stiracchiandosi le braccia e accavallando le gambe in segno d'indifferenza, con aria superba e molto orgoglioso sbattendo la coda arrogantemente.
Quest'atteggiamento da Snob infastidì i capi delle tribu`che iniziarono ad impartire ordini ai vari legionari, del tipo: "sputategli in un occhio..... spuntategli la coda ..... infilategli un palissandro nell' orecchio..... mordetegli in massa l'alluce.... vogliamo vederlo in ginocchio!!!"
Ma la bestiaccia sentendosi minacciata disse una cazzata: "Ci facciamo due spaghetti?"
Afferrò quindi un pentolone, ci mise dello zabaione, un filo d'olio d'oliva, un riccio di margarina, un po' di pepe e sale quanto basta, due colpi di frusta per amalgamare il tutto e poi l'ingrediente principale: un saporoso pezzo di fegato di racanaccio toscano !!!
Inorriditi i due capi stavano per abbandonare il campo, ma il mostro esclamo`:
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Il linguaggio prettamente Romanesco suggeriva il fatto che fosse stato a letto con

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In realtà erasoltanto il rigurgito maleodorante proveniente dal mostro sottostante che quindi era molto più grosso!!!
In pratica stava soltanto digerendo, i quintali di caccole ingurgitati trovati sul fondo della valle, completamente ignaro di ciò che le due tribù stavano facendo sopra la sua testa.
Infatti lanciavano da parte a parte caccole arricchite al vinavil per mantenerne la compattezza.
Questo componente però impediva alle caccole di deframmentarsi.
Decisero allora di comprare un indurente per renderle piu` cristalline, ed un detonatore cosi da poter farle esplodere a distanza.
Armati di telecomando iniziarono a tirare le caccole dentro le insenature e gli anfratti rocciosi camuffandole con il muschio ed alcuni cespugli, a talpunto che le caccole sembravano dei ghiotti bocconi per i cani affamati della zona. Ben presto il burrone si riempi` di queste palle e divenne possibile l'attraversamento.
Il mostro che viveva nel burrone però fu talmente irritato dal baccano creatosi che, ancora mezzo addormentato, esclamò in tono di sfida: "ma come puzzate di arrosto con le patate e di frittate con gli asparagi .... quasi quasi Vi magno tutti quanti!".
Si alzò ritto, maestoso, con la panza strabuzzante, stiracchiandosi le braccia e accavallando le gambe in segno d'indifferenza, con aria superba e molto orgoglioso sbattendo la coda arrogantemente.
Quest'atteggiamento da Snob infastidì i capi delle tribu`che iniziarono ad impartire ordini ai vari legionari, del tipo: "sputategli in un occhio..... spuntategli la coda ..... infilategli un palissandro nell' orecchio..... mordetegli in massa l'alluce.... vogliamo vederlo in ginocchio!!!"
Ma la bestiaccia sentendosi minacciata disse una cazzata: "Ci facciamo due spaghetti?"
Afferrò quindi un pentolone, ci mise dello zabaione, un filo d'olio d'oliva, un riccio di margarina, un po' di pepe e sale quanto basta, due colpi di frusta per amalgamare il tutto e poi l'ingrediente principale: un saporoso pezzo di fegato di racanaccio toscano !!!
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Si alzò ritto, maestoso, con la panza strabuzzante, stiracchiandosi le braccia e accavallando le gambe in segno d'indifferenza, con aria superba e molto orgoglioso sbattendo la coda arrogantemente.
Quest'atteggiamento da Snob infastidì i capi delle tribu`che iniziarono ad impartire ordini ai vari legionari, del tipo: "sputategli in un occhio..... spuntategli la coda ..... infilategli un palissandro nell' orecchio..... mordetegli in massa l'alluce.... vogliamo vederlo in ginocchio!!!"
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In realtà erasoltanto il rigurgito maleodorante proveniente dal mostro sottostante che quindi era molto più grosso!!!
In pratica stava soltanto digerendo, i quintali di caccole ingurgitati trovati sul fondo della valle, completamente ignaro di ciò che le due tribù stavano facendo sopra la sua testa.
Infatti lanciavano da parte a parte caccole arricchite al vinavil per mantenerne la compattezza.
Questo componente però impediva alle caccole di deframmentarsi.
Decisero allora di comprare un indurente per renderle piu` cristalline, ed un detonatore cosi da poter farle esplodere a distanza.
Armati di telecomando iniziarono a tirare le caccole dentro le insenature e gli anfratti rocciosi camuffandole con il muschio ed alcuni cespugli, a talpunto che le caccole sembravano dei ghiotti bocconi per i cani affamati della zona. Ben presto il burrone si riempi` di queste palle e divenne possibile l'attraversamento.
Il mostro che viveva nel burrone però fu talmente irritato dal baccano creatosi che, ancora mezzo addormentato, esclamò in tono di sfida: "ma come puzzate di arrosto con le patate e di frittate con gli asparagi .... quasi quasi Vi magno tutti quanti!".
Si alzò ritto, maestoso, con la panza strabuzzante, stiracchiandosi le braccia e accavallando le gambe in segno d'indifferenza, con aria superba e molto orgoglioso sbattendo la coda arrogantemente.
Quest'atteggiamento da Snob infastidì i capi delle tribu`che iniziarono ad impartire ordini ai vari legionari, del tipo: "sputategli in un occhio..... spuntategli la coda ..... infilategli un palissandro nell' orecchio..... mordetegli in massa l'alluce.... vogliamo vederlo in ginocchio!!!"
Ma la bestiaccia sentendosi minacciata disse una cazzata: "Ci facciamo due spaghetti?"
Afferrò quindi un pentolone, ci mise dello zabaione, un filo d'olio d'oliva, un riccio di margarina, un po' di pepe e sale quanto basta, due colpi di frusta per amalgamare il tutto e poi l'ingrediente principale: un saporoso pezzo di fegato di racanaccio toscano !!!
Inorriditi i due capi stavano per abbandonare il campo, ma il mostro esclamo`:
"Aaoooo.. Ma 'ndo c***o pensate de annààà ? Mo che ce divertimo!"
Il linguaggio prettamente Romanesco suggeriva il fatto che fosse stato a letto con Califano (vedi capitolo Pirati) oppure con Er Vitellozzo noto Romano de Roma

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... o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo ....


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