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 Oggetto del messaggio: Re: Sviluppo pagina 7 - il risveglio dei brucoliti
MessaggioInviato: 22/05/2008, 17:16 
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A furia di picconare rocce per erigere opere sempre più imponenti , le tre tribù finirono per risvegliare i Brucolidi, strane creature cadute in letargo durante la prima era glaciale.
I Brucolidi erano animaletti piccoli, brutti e neri ,simili a feci di pecora, apparentemente innocui viste leloro ridotte dimensioni, ma pericolosissimi per le bolle gigantesche che riuscivano ad emettere soffiando dentro dei cerchi di fuoco, creando così le palle delle streghe che riuscivano ad incendiare e a fondere anche i marracci piu' affilati e taglienti.
I Brucolidi erano ricoperti di melma ignifuga, per cosa servisse non si è mai capito, mentre i Brucomela avevano sedili biposto. Il giorno del loro risveglio i magnapatate provarono a sedersi sopra la tana Brucolidiana e gli insetti si scatenarono in uno sciame immenso, tale da sembrare un'unica creatura !
Intanto, nel mezzo del cammino verso la salvezza, i Magnapatate e i Magnacastagne cercavano d'inventare l'insetticida mentre i Brucolidi si stavano organizzando in gruppi a strati compatti e densi come un grosso tiramisù pronti all'occorrenza a sciogliersi ed attacare il malcapitato, Insinuandosi dentro gli indumenti creando piaghe ai profonde un dito. Unico rimedio alla piaga era quello di lavarsi accuratamente, in particolare i genitali, con aceto di vino tenendoli in ammollo per 3 giorni di fila.
Questo indusse le tribù a concepire un'arma chimica D.D.T. acronimo di Dentici Da Taglio antibrucoliti!
il DDT si basava, appunto, su alcuni dentici accuratamente levigati tramite strofinamento ed inbevuti di ferormoni per attirare i fastidiosi insetti e messi come trappole in ogni angolo.
Quando uno sciame veniva all'attacco attirato dai ferormoni , i dentici iniziavano a roteare vorticosamente creando un ipnotico gioco di riflessi che risucchiava verso una oscura cavità il nugolo. Questa cavità, (detta volgarmente "buciodeciul" per la somiglianza anatomica con lo scuro deretano) , in realtà era un profondo buco contenente pece formato da pelli arrotolate a mo di cono.
Ogni capanna, inoltre, era munita di arcaiche insettiere realizzate con reti di crine equino cementate con catarro di lama e sperma di mulo, gli abitanti pero' accusarono un'allergia a quest'ultimo manifestatasi sottoforma di grosse infezioni oculari.
Gli occhi ingiallivano e diventavano più gonfi delle tette di BIGTITTS matrona del villaggio.
Il problema dei Brucoliti si risolse di colpo durante l'alluvione del 4252 AC, quando Tritazuma GURU dei Magnapatatelesse, distrusse tutti gli insetti con un colpo solo: utilizzando il fetido alito carico d'aglio e peperoni in fiale spray. Dei poveri brucoliti non si seppe più nulla se non nella leggenda. Grande fù la felicità e per onorare la ritrovata libertà si piantò

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 Oggetto del messaggio: Re: Sviluppo pagina 7 - il risveglio dei brucoliti
MessaggioInviato: 24/05/2008, 1:20 
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A furia di picconare rocce per erigere opere sempre più imponenti , le tre tribù finirono per risvegliare i Brucolidi, strane creature cadute in letargo durante la prima era glaciale.
I Brucolidi erano animaletti piccoli, brutti e neri ,simili a feci di pecora, apparentemente innocui viste leloro ridotte dimensioni, ma pericolosissimi per le bolle gigantesche che riuscivano ad emettere soffiando dentro dei cerchi di fuoco, creando così le palle delle streghe che riuscivano ad incendiare e a fondere anche i marracci piu' affilati e taglienti.
I Brucolidi erano ricoperti di melma ignifuga, per cosa servisse non si è mai capito, mentre i Brucomela avevano sedili biposto. Il giorno del loro risveglio i magnapatate provarono a sedersi sopra la tana Brucolidiana e gli insetti si scatenarono in uno sciame immenso, tale da sembrare un'unica creatura !
Intanto, nel mezzo del cammino verso la salvezza, i Magnapatate e i Magnacastagne cercavano d'inventare l'insetticida mentre i Brucolidi si stavano organizzando in gruppi a strati compatti e densi come un grosso tiramisù pronti all'occorrenza a sciogliersi ed attacare il malcapitato, Insinuandosi dentro gli indumenti creando piaghe ai profonde un dito. Unico rimedio alla piaga era quello di lavarsi accuratamente, in particolare i genitali, con aceto di vino tenendoli in ammollo per 3 giorni di fila.
Questo indusse le tribù a concepire un'arma chimica D.D.T. acronimo di Dentici Da Taglio antibrucoliti!
il DDT si basava, appunto, su alcuni dentici accuratamente levigati tramite strofinamento ed inbevuti di ferormoni per attirare i fastidiosi insetti e messi come trappole in ogni angolo.
Quando uno sciame veniva all'attacco attirato dai ferormoni , i dentici iniziavano a roteare vorticosamente creando un ipnotico gioco di riflessi che risucchiava verso una oscura cavità il nugolo. Questa cavità, (detta volgarmente "buciodeciul" per la somiglianza anatomica con lo scuro deretano) , in realtà era un profondo buco contenente pece formato da pelli arrotolate a mo di cono.
Ogni capanna, inoltre, era munita di arcaiche insettiere realizzate con reti di crine equino cementate con catarro di lama e sperma di mulo, gli abitanti pero' accusarono un'allergia a quest'ultimo manifestatasi sottoforma di grosse infezioni oculari.
Gli occhi ingiallivano e diventavano più gonfi delle tette di BIGTITTS matrona del villaggio.
Il problema dei Brucoliti si risolse di colpo durante l'alluvione del 4252 AC, quando Tritazuma GURU dei Magnapatatelesse, distrusse tutti gli insetti con un colpo solo: utilizzando il fetido alito carico d'aglio e peperoni in fiale spray. Dei poveri brucoliti non si seppe più nulla se non nella leggenda. Grande fù la felicità e per onorare la ritrovata libertà si piantò un campo di papaveri

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... o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo ....


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 Oggetto del messaggio: Re: Sviluppo pagina 7 - il risveglio dei brucoliti
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I Brucolidi erano animaletti piccoli, brutti e neri ,simili a feci di pecora, apparentemente innocui viste leloro ridotte dimensioni, ma pericolosissimi per le bolle gigantesche che riuscivano ad emettere soffiando dentro dei cerchi di fuoco, creando così le palle delle streghe che riuscivano ad incendiare e a fondere anche i marracci piu' affilati e taglienti.
I Brucolidi erano ricoperti di melma ignifuga, per cosa servisse non si è mai capito, mentre i Brucomela avevano sedili biposto. Il giorno del loro risveglio i magnapatate provarono a sedersi sopra la tana Brucolidiana e gli insetti si scatenarono in uno sciame immenso, tale da sembrare un'unica creatura !
Intanto, nel mezzo del cammino verso la salvezza, i Magnapatate e i Magnacastagne cercavano d'inventare l'insetticida mentre i Brucolidi si stavano organizzando in gruppi a strati compatti e densi come un grosso tiramisù pronti all'occorrenza a sciogliersi ed attacare il malcapitato, Insinuandosi dentro gli indumenti creando piaghe ai profonde un dito. Unico rimedio alla piaga era quello di lavarsi accuratamente, in particolare i genitali, con aceto di vino tenendoli in ammollo per 3 giorni di fila.
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Quando uno sciame veniva all'attacco attirato dai ferormoni , i dentici iniziavano a roteare vorticosamente creando un ipnotico gioco di riflessi che risucchiava verso una oscura cavità il nugolo. Questa cavità, (detta volgarmente "buciodeciul" per la somiglianza anatomica con lo scuro deretano) , in realtà era un profondo buco contenente pece formato da pelli arrotolate a mo di cono.
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......"Solo perché non capite certe cose non significa che siano sbagliate"......


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I Brucolidi erano ricoperti di melma ignifuga, per cosa servisse non si è mai capito, mentre i Brucomela avevano sedili biposto. Il giorno del loro risveglio i magnapatate provarono a sedersi sopra la tana Brucolidiana e gli insetti si scatenarono in uno sciame immenso, tale da sembrare un'unica creatura !
Intanto, nel mezzo del cammino verso la salvezza, i Magnapatate e i Magnacastagne cercavano d'inventare l'insetticida mentre i Brucolidi si stavano organizzando in gruppi a strati compatti e densi come un grosso tiramisù pronti all'occorrenza a sciogliersi ed attacare il malcapitato, Insinuandosi dentro gli indumenti creando piaghe ai profonde un dito. Unico rimedio alla piaga era quello di lavarsi accuratamente, in particolare i genitali, con aceto di vino tenendoli in ammollo per 3 giorni di fila.
Questo indusse le tribù a concepire un'arma chimica D.D.T. acronimo di Dentici Da Taglio antibrucoliti!
il DDT si basava, appunto, su alcuni dentici accuratamente levigati tramite strofinamento ed inbevuti di ferormoni per attirare i fastidiosi insetti e messi come trappole in ogni angolo.
Quando uno sciame veniva all'attacco attirato dai ferormoni , i dentici iniziavano a roteare vorticosamente creando un ipnotico gioco di riflessi che risucchiava verso una oscura cavità il nugolo. Questa cavità, (detta volgarmente "buciodeciul" per la somiglianza anatomica con lo scuro deretano) , in realtà era un profondo buco contenente pece formato da pelli arrotolate a mo di cono.
Ogni capanna, inoltre, era munita di arcaiche insettiere realizzate con reti di crine equino cementate con catarro di lama e sperma di mulo, gli abitanti pero' accusarono un'allergia a quest'ultimo manifestatasi sottoforma di grosse infezioni oculari.
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Questo indusse le tribù a concepire un'arma chimica D.D.T. acronimo di Dentici Da Taglio antibrucoliti!
il DDT si basava, appunto, su alcuni dentici accuratamente levigati tramite strofinamento ed inbevuti di ferormoni per attirare i fastidiosi insetti e messi come trappole in ogni angolo.
Quando uno sciame veniva all'attacco attirato dai ferormoni , i dentici iniziavano a roteare vorticosamente creando un ipnotico gioco di riflessi che risucchiava verso una oscura cavità il nugolo. Questa cavità, (detta volgarmente "buciodeciul" per la somiglianza anatomica con lo scuro deretano) , in realtà era un profondo buco contenente pece formato da pelli arrotolate a mo di cono.
Ogni capanna, inoltre, era munita di arcaiche insettiere realizzate con reti di crine equino cementate con catarro di lama e sperma di mulo, gli abitanti pero' accusarono un'allergia a quest'ultimo manifestatasi sottoforma di grosse infezioni oculari.
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Intanto, nel mezzo del cammino verso la salvezza, i Magnapatate e i Magnacastagne cercavano d'inventare l'insetticida mentre i Brucolidi si stavano organizzando in gruppi a strati compatti e densi come un grosso tiramisù pronti all'occorrenza a sciogliersi ed attacare il malcapitato, Insinuandosi dentro gli indumenti creando piaghe ai profonde un dito. Unico rimedio alla piaga era quello di lavarsi accuratamente, in particolare i genitali, con aceto di vino tenendoli in ammollo per 3 giorni di fila.
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Quando uno sciame veniva all'attacco attirato dai ferormoni , i dentici iniziavano a roteare vorticosamente creando un ipnotico gioco di riflessi che risucchiava verso una oscura cavità il nugolo. Questa cavità, (detta volgarmente "buciodeciul" per la somiglianza anatomica con lo scuro deretano) , in realtà era un profondo buco contenente pece formato da pelli arrotolate a mo di cono.
Ogni capanna, inoltre, era munita di arcaiche insettiere realizzate con reti di crine equino cementate con catarro di lama e sperma di mulo, gli abitanti pero' accusarono un'allergia a quest'ultimo manifestatasi sottoforma di grosse infezioni oculari.
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Questo indusse le tribù a concepire un'arma chimica D.D.T. acronimo di Dentici Da Taglio antibrucoliti!
il DDT si basava, appunto, su alcuni dentici accuratamente levigati tramite strofinamento ed inbevuti di ferormoni per attirare i fastidiosi insetti e messi come trappole in ogni angolo.
Quando uno sciame veniva all'attacco attirato dai ferormoni , i dentici iniziavano a roteare vorticosamente creando un ipnotico gioco di riflessi che risucchiava verso una oscura cavità il nugolo. Questa cavità, (detta volgarmente "buciodeciul" per la somiglianza anatomica con lo scuro deretano) , in realtà era un profondo buco contenente pece formato da pelli arrotolate a mo di cono.
Ogni capanna, inoltre, era munita di arcaiche insettiere realizzate con reti di crine equino cementate con catarro di lama e sperma di mulo, gli abitanti pero' accusarono un'allergia a quest'ultimo manifestatasi sottoforma di grosse infezioni oculari.
Gli occhi ingiallivano e diventavano più gonfi delle tette di BIGTITTS matrona del villaggio.
Il problema dei Brucoliti si risolse di colpo durante l'alluvione del 4252 AC, quando Tritazuma GURU dei Magnapatatelesse, distrusse tutti gli insetti con un colpo solo: utilizzando il fetido alito carico d'aglio e peperoni in fiale spray. Dei poveri brucoliti non si seppe più nulla se non nella leggenda. Grande fù la felicità e per onorare la ritrovata libertà si piantò un campo di papaveri rossi provenienti dal vietnam, importati dal nomade Kiukonida, fiero capo in esilio assieme ai suoi 300, batteva sul raccordo anulare... in attesa di Serse...

e della sua comitiva...

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 Oggetto del messaggio: Re: Sviluppo pagina 7 - il risveglio dei brucoliti
MessaggioInviato: 24/05/2008, 23:56 
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A furia di picconare rocce per erigere opere sempre più imponenti , le tre tribù finirono per risvegliare i Brucolidi, strane creature cadute in letargo durante la prima era glaciale.
I Brucolidi erano animaletti piccoli, brutti e neri ,simili a feci di pecora, apparentemente innocui viste leloro ridotte dimensioni, ma pericolosissimi per le bolle gigantesche che riuscivano ad emettere soffiando dentro dei cerchi di fuoco, creando così le palle delle streghe che riuscivano ad incendiare e a fondere anche i marracci piu' affilati e taglienti.
I Brucolidi erano ricoperti di melma ignifuga, per cosa servisse non si è mai capito, mentre i Brucomela avevano sedili biposto. Il giorno del loro risveglio i magnapatate provarono a sedersi sopra la tana Brucolidiana e gli insetti si scatenarono in uno sciame immenso, tale da sembrare un'unica creatura !
Intanto, nel mezzo del cammino verso la salvezza, i Magnapatate e i Magnacastagne cercavano d'inventare l'insetticida mentre i Brucolidi si stavano organizzando in gruppi a strati compatti e densi come un grosso tiramisù pronti all'occorrenza a sciogliersi ed attacare il malcapitato, Insinuandosi dentro gli indumenti creando piaghe ai profonde un dito. Unico rimedio alla piaga era quello di lavarsi accuratamente, in particolare i genitali, con aceto di vino tenendoli in ammollo per 3 giorni di fila.
Questo indusse le tribù a concepire un'arma chimica D.D.T. acronimo di Dentici Da Taglio antibrucoliti!
il DDT si basava, appunto, su alcuni dentici accuratamente levigati tramite strofinamento ed inbevuti di ferormoni per attirare i fastidiosi insetti e messi come trappole in ogni angolo.
Quando uno sciame veniva all'attacco attirato dai ferormoni , i dentici iniziavano a roteare vorticosamente creando un ipnotico gioco di riflessi che risucchiava verso una oscura cavità il nugolo. Questa cavità, (detta volgarmente "buciodeciul" per la somiglianza anatomica con lo scuro deretano) , in realtà era un profondo buco contenente pece formato da pelli arrotolate a mo di cono.
Ogni capanna, inoltre, era munita di arcaiche insettiere realizzate con reti di crine equino cementate con catarro di lama e sperma di mulo, gli abitanti pero' accusarono un'allergia a quest'ultimo manifestatasi sottoforma di grosse infezioni oculari.
Gli occhi ingiallivano e diventavano più gonfi delle tette di BIGTITTS matrona del villaggio.
Il problema dei Brucoliti si risolse di colpo durante l'alluvione del 4252 AC, quando Tritazuma GURU dei Magnapatatelesse, distrusse tutti gli insetti con un colpo solo: utilizzando il fetido alito carico d'aglio e peperoni in fiale spray. Dei poveri brucoliti non si seppe più nulla se non nella leggenda. Grande fù la felicità e per onorare la ritrovata libertà si piantò un campo di papaveri rossi provenienti dal vietnam, importati dal nomade Kiukonida, fiero capo in esilio assieme ai suoi 300, batteva sul raccordo anulare in attesa di Serse e della sua comitiva: i super temibili sdrumafossi.

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