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95- Il clown di IT
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Pagina 13 di 13

Autore:  Blobay [ 22/11/2023, 12:28 ]
Oggetto del messaggio:  Re: 95- Il clown di IT

Il pagliaccio passeggiava tranquillamente in mezzo ai passanti di Montelaguardia. Nessuno immaginava che fosse il clown di IT, fin quando avvicinò un bambino, con aria terrificante disse:
"lo vuoi un palloncino?".
Il padre, vedendo la scena, capì che non si trattava di un essere normale.
Aveva infatti notato che al posto della testa aveva una grossa maschera a forma di Pitaya, i guanti bianchi, le ciabatte infradito e dietro la testa un lunga coda di cavallo vera.
Ok, era una scena assurda che non si poteva descrivere. Da quanto ne sappiamo, crediamo che non fosse un vero pagliaccio ma semplicemente un mezzo uomo. Fu proprio lui ad autosmascherarsi affermando che la strada per la resurrezione fosse la stessa che fecero i soldati saraceni, cioè la SP204 direzione Pietralunga.
Ma al pagliaccio faceva male la testa quindi, trovò una fascia rossa tipo Rambo, l'avvolse intorno alla testa e cominciò a raccontare la storia della sua vita.
Un gruppetto di turisti cinesi ascoltavano con entusiasmo le storielle raccontate dal pagliaccio, peccato che non capissero un cazzzo di quello che diceva, dato che lui parlava hindi e loro minbei .
Questo siparietto incuriosì un bambino che passava lì vicino, così adesso c'erano due bambini affascinati dallo strano essere.
Questo secondo bambino attaccò la corrente alle prese. Iniziarono dei sobbalzi strani, le luci iniziarono a lampeggiare, le insegne ad esplodere, la terra a sollevarsi e ricadere.
Il pagliaccio iniziò a sghignazzare . sembrava felice, in realtà era incazzato come un canguro quando gli toccano il marsupio.
Gli si prospettò il momento in cui è obbligatorio fare una premessa. Era ormai palese che il pagliaccio era entrato in uno stato di trans psicologico, roteava gli occhi, sbavava dalla bocca e sudava dalle nocche delle dita.
A questo punto digrignando i denti esclamò:
"All'alba dei tempi creasti la luce nuova ed oggi invece noi usiamo questa luce a led mal funzionante!".
I cinesi applaudirono compiaciuti questa nuova espressione filosofica.
Ai bambini venne imposto di esultare manco fosse stato Shakespear. Le donne lo abbracciavano stretto a loro per l'emozione. Un'ovazione giunse anche dal terrazzo del sindaco, che intravide l'opportunità di fare comizio e guadagnare qualche voto, iniziò l'arringa dicendo:
"Popolo! Metteremo la luce nei campi, così potrete lavorare anche di notte!"
I contadini preoccupati si radunarono, il portavoce rispose:
"Ma veramente noi la notte si dorme, oppure si tromba. Quando le forze finiscono beviamo un Biancosarti, anche uno zabaione volendo e ricominciamo anche senza luce."
Cominciarono a spuntare forconi. Le contadine incazzatissime avanzavano gridando:
"la notte vogliamo che i nostri mariti restino nei loro letti e che ci levino le mutante con i denti !!! ".
Subito dopo mostrarono fiere le dentiere rubate ai mariti ,sventolandole come bandiere al vento, come pezzi da trofeo.
Il sindaco controllò la sua dentiera ed era ancora dentro bocca. Riprese il comizio con frasi che Silvio Berluscojoni a confronto sembrava analfabeta. Ululò alla folla :
"ho messo in galera lo sceriffo della città ora comando solo io !!! "
Il silenzio si diffuse tra gli astanti. Ora

Autore:  TritaZ [ 22/11/2023, 15:04 ]
Oggetto del messaggio:  Re: 95- Il clown di IT

Il pagliaccio passeggiava tranquillamente in mezzo ai passanti di Montelaguardia. Nessuno immaginava che fosse il clown di IT, fin quando avvicinò un bambino, con aria terrificante disse:
"lo vuoi un palloncino?".
Il padre, vedendo la scena, capì che non si trattava di un essere normale.
Aveva infatti notato che al posto della testa aveva una grossa maschera a forma di Pitaya, i guanti bianchi, le ciabatte infradito e dietro la testa un lunga coda di cavallo vera.
Ok, era una scena assurda che non si poteva descrivere. Da quanto ne sappiamo, crediamo che non fosse un vero pagliaccio ma semplicemente un mezzo uomo. Fu proprio lui ad autosmascherarsi affermando che la strada per la resurrezione fosse la stessa che fecero i soldati saraceni, cioè la SP204 direzione Pietralunga.
Ma al pagliaccio faceva male la testa quindi, trovò una fascia rossa tipo Rambo, l'avvolse intorno alla testa e cominciò a raccontare la storia della sua vita.
Un gruppetto di turisti cinesi ascoltavano con entusiasmo le storielle raccontate dal pagliaccio, peccato che non capissero un cazzzo di quello che diceva, dato che lui parlava hindi e loro minbei .
Questo siparietto incuriosì un bambino che passava lì vicino, così adesso c'erano due bambini affascinati dallo strano essere.
Questo secondo bambino attaccò la corrente alle prese. Iniziarono dei sobbalzi strani, le luci iniziarono a lampeggiare, le insegne ad esplodere, la terra a sollevarsi e ricadere.
Il pagliaccio iniziò a sghignazzare . sembrava felice, in realtà era incazzato come un canguro quando gli toccano il marsupio.
Gli si prospettò il momento in cui è obbligatorio fare una premessa. Era ormai palese che il pagliaccio era entrato in uno stato di trans psicologico, roteava gli occhi, sbavava dalla bocca e sudava dalle nocche delle dita.
A questo punto digrignando i denti esclamò:
"All'alba dei tempi creasti la luce nuova ed oggi invece noi usiamo questa luce a led mal funzionante!".
I cinesi applaudirono compiaciuti questa nuova espressione filosofica.
Ai bambini venne imposto di esultare manco fosse stato Shakespear. Le donne lo abbracciavano stretto a loro per l'emozione. Un'ovazione giunse anche dal terrazzo del sindaco, che intravide l'opportunità di fare comizio e guadagnare qualche voto, iniziò l'arringa dicendo:
"Popolo! Metteremo la luce nei campi, così potrete lavorare anche di notte!"
I contadini preoccupati si radunarono, il portavoce rispose:
"Ma veramente noi la notte si dorme, oppure si tromba. Quando le forze finiscono beviamo un Biancosarti, anche uno zabaione volendo e ricominciamo anche senza luce."
Cominciarono a spuntare forconi. Le contadine incazzatissime avanzavano gridando:
"la notte vogliamo che i nostri mariti restino nei loro letti e che ci levino le mutante con i denti !!! ".
Subito dopo mostrarono fiere le dentiere rubate ai mariti ,sventolandole come bandiere al vento, come pezzi da trofeo.
Il sindaco controllò la sua dentiera ed era ancora dentro bocca. Riprese il comizio con frasi che Silvio Berluscojoni a confronto sembrava analfabeta. Ululò alla folla :
"ho messo in galera lo sceriffo della città ora comando solo io !!! "
Il silenzio si diffuse tra gli astanti. Ora divenne inevitabile una svolta.

Autore:  Basile [ 22/11/2023, 15:47 ]
Oggetto del messaggio:  Re: 95- Il clown di IT

Il pagliaccio passeggiava tranquillamente in mezzo ai passanti di Montelaguardia. Nessuno immaginava che fosse il clown di IT, fin quando avvicinò un bambino, con aria terrificante disse:
"lo vuoi un palloncino?".
Il padre, vedendo la scena, capì che non si trattava di un essere normale.
Aveva infatti notato che al posto della testa aveva una grossa maschera a forma di Pitaya, i guanti bianchi, le ciabatte infradito e dietro la testa un lunga coda di cavallo vera.
Ok, era una scena assurda che non si poteva descrivere. Da quanto ne sappiamo, crediamo che non fosse un vero pagliaccio ma semplicemente un mezzo uomo. Fu proprio lui ad autosmascherarsi affermando che la strada per la resurrezione fosse la stessa che fecero i soldati saraceni, cioè la SP204 direzione Pietralunga.
Ma al pagliaccio faceva male la testa quindi, trovò una fascia rossa tipo Rambo, l'avvolse intorno alla testa e cominciò a raccontare la storia della sua vita.
Un gruppetto di turisti cinesi ascoltavano con entusiasmo le storielle raccontate dal pagliaccio, peccato che non capissero un cazzzo di quello che diceva, dato che lui parlava hindi e loro minbei .
Questo siparietto incuriosì un bambino che passava lì vicino, così adesso c'erano due bambini affascinati dallo strano essere.
Questo secondo bambino attaccò la corrente alle prese. Iniziarono dei sobbalzi strani, le luci iniziarono a lampeggiare, le insegne ad esplodere, la terra a sollevarsi e ricadere.
Il pagliaccio iniziò a sghignazzare . sembrava felice, in realtà era incazzato come un canguro quando gli toccano il marsupio.
Gli si prospettò il momento in cui è obbligatorio fare una premessa. Era ormai palese che il pagliaccio era entrato in uno stato di trans psicologico, roteava gli occhi, sbavava dalla bocca e sudava dalle nocche delle dita.
A questo punto digrignando i denti esclamò:
"All'alba dei tempi creasti la luce nuova ed oggi invece noi usiamo questa luce a led mal funzionante!".
I cinesi applaudirono compiaciuti questa nuova espressione filosofica.
Ai bambini venne imposto di esultare manco fosse stato Shakespear. Le donne lo abbracciavano stretto a loro per l'emozione. Un'ovazione giunse anche dal terrazzo del sindaco, che intravide l'opportunità di fare comizio e guadagnare qualche voto, iniziò l'arringa dicendo:
"Popolo! Metteremo la luce nei campi, così potrete lavorare anche di notte!"
I contadini preoccupati si radunarono, il portavoce rispose:
"Ma veramente noi la notte si dorme, oppure si tromba. Quando le forze finiscono beviamo un Biancosarti, anche uno zabaione volendo e ricominciamo anche senza luce."
Cominciarono a spuntare forconi. Le contadine incazzatissime avanzavano gridando:
"la notte vogliamo che i nostri mariti restino nei loro letti e che ci levino le mutante con i denti !!! ".
Subito dopo mostrarono fiere le dentiere rubate ai mariti ,sventolandole come bandiere al vento, come pezzi da trofeo.
Il sindaco controllò la sua dentiera ed era ancora dentro bocca. Riprese il comizio con frasi che Silvio Berluscojoni a confronto sembrava analfabeta. Ululò alla folla :
"ho messo in galera lo sceriffo della città ora comando solo io !!! "
Il silenzio si diffuse tra gli astanti. Ora divenne inevitabile una svolta. Il comizio deve essere

Autore:  TritaZ [ 23/11/2023, 8:11 ]
Oggetto del messaggio:  Re: 95- Il clown di IT

Il pagliaccio passeggiava tranquillamente in mezzo ai passanti di Montelaguardia. Nessuno immaginava che fosse il clown di IT, fin quando avvicinò un bambino, con aria terrificante disse:
"lo vuoi un palloncino?".
Il padre, vedendo la scena, capì che non si trattava di un essere normale.
Aveva infatti notato che al posto della testa aveva una grossa maschera a forma di Pitaya, i guanti bianchi, le ciabatte infradito e dietro la testa un lunga coda di cavallo vera.
Ok, era una scena assurda che non si poteva descrivere. Da quanto ne sappiamo, crediamo che non fosse un vero pagliaccio ma semplicemente un mezzo uomo. Fu proprio lui ad autosmascherarsi affermando che la strada per la resurrezione fosse la stessa che fecero i soldati saraceni, cioè la SP204 direzione Pietralunga.
Ma al pagliaccio faceva male la testa quindi, trovò una fascia rossa tipo Rambo, l'avvolse intorno alla testa e cominciò a raccontare la storia della sua vita.
Un gruppetto di turisti cinesi ascoltavano con entusiasmo le storielle raccontate dal pagliaccio, peccato che non capissero un cazzzo di quello che diceva, dato che lui parlava hindi e loro minbei .
Questo siparietto incuriosì un bambino che passava lì vicino, così adesso c'erano due bambini affascinati dallo strano essere.
Questo secondo bambino attaccò la corrente alle prese. Iniziarono dei sobbalzi strani, le luci iniziarono a lampeggiare, le insegne ad esplodere, la terra a sollevarsi e ricadere.
Il pagliaccio iniziò a sghignazzare . sembrava felice, in realtà era incazzato come un canguro quando gli toccano il marsupio.
Gli si prospettò il momento in cui è obbligatorio fare una premessa. Era ormai palese che il pagliaccio era entrato in uno stato di trans psicologico, roteava gli occhi, sbavava dalla bocca e sudava dalle nocche delle dita.
A questo punto digrignando i denti esclamò:
"All'alba dei tempi creasti la luce nuova ed oggi invece noi usiamo questa luce a led mal funzionante!".
I cinesi applaudirono compiaciuti questa nuova espressione filosofica.
Ai bambini venne imposto di esultare manco fosse stato Shakespear. Le donne lo abbracciavano stretto a loro per l'emozione. Un'ovazione giunse anche dal terrazzo del sindaco, che intravide l'opportunità di fare comizio e guadagnare qualche voto, iniziò l'arringa dicendo:
"Popolo! Metteremo la luce nei campi, così potrete lavorare anche di notte!"
I contadini preoccupati si radunarono, il portavoce rispose:
"Ma veramente noi la notte si dorme, oppure si tromba. Quando le forze finiscono beviamo un Biancosarti, anche uno zabaione volendo e ricominciamo anche senza luce."
Cominciarono a spuntare forconi. Le contadine incazzatissime avanzavano gridando:
"la notte vogliamo che i nostri mariti restino nei loro letti e che ci levino le mutante con i denti !!! ".
Subito dopo mostrarono fiere le dentiere rubate ai mariti ,sventolandole come bandiere al vento, come pezzi da trofeo.
Il sindaco controllò la sua dentiera ed era ancora dentro bocca. Riprese il comizio con frasi che Silvio Berluscojoni a confronto sembrava analfabeta. Ululò alla folla :
"ho messo in galera lo sceriffo della città ora comando solo io !!! "
Il silenzio si diffuse tra gli astanti. Ora divenne inevitabile una svolta. Il comizio deve essere stato soltanto una copertura

Autore:  Basile [ 23/11/2023, 16:00 ]
Oggetto del messaggio:  Re: 95- Il clown di IT

Il pagliaccio passeggiava tranquillamente in mezzo ai passanti di Montelaguardia. Nessuno immaginava che fosse il clown di IT, fin quando avvicinò un bambino, con aria terrificante disse:
"lo vuoi un palloncino?".
Il padre, vedendo la scena, capì che non si trattava di un essere normale.
Aveva infatti notato che al posto della testa aveva una grossa maschera a forma di Pitaya, i guanti bianchi, le ciabatte infradito e dietro la testa un lunga coda di cavallo vera.
Ok, era una scena assurda che non si poteva descrivere. Da quanto ne sappiamo, crediamo che non fosse un vero pagliaccio ma semplicemente un mezzo uomo. Fu proprio lui ad autosmascherarsi affermando che la strada per la resurrezione fosse la stessa che fecero i soldati saraceni, cioè la SP204 direzione Pietralunga.
Ma al pagliaccio faceva male la testa quindi, trovò una fascia rossa tipo Rambo, l'avvolse intorno alla testa e cominciò a raccontare la storia della sua vita.
Un gruppetto di turisti cinesi ascoltavano con entusiasmo le storielle raccontate dal pagliaccio, peccato che non capissero un cazzzo di quello che diceva, dato che lui parlava hindi e loro minbei .
Questo siparietto incuriosì un bambino che passava lì vicino, così adesso c'erano due bambini affascinati dallo strano essere.
Questo secondo bambino attaccò la corrente alle prese. Iniziarono dei sobbalzi strani, le luci iniziarono a lampeggiare, le insegne ad esplodere, la terra a sollevarsi e ricadere.
Il pagliaccio iniziò a sghignazzare . sembrava felice, in realtà era incazzato come un canguro quando gli toccano il marsupio.
Gli si prospettò il momento in cui è obbligatorio fare una premessa. Era ormai palese che il pagliaccio era entrato in uno stato di trans psicologico, roteava gli occhi, sbavava dalla bocca e sudava dalle nocche delle dita.
A questo punto digrignando i denti esclamò:
"All'alba dei tempi creasti la luce nuova ed oggi invece noi usiamo questa luce a led mal funzionante!".
I cinesi applaudirono compiaciuti questa nuova espressione filosofica.
Ai bambini venne imposto di esultare manco fosse stato Shakespear. Le donne lo abbracciavano stretto a loro per l'emozione. Un'ovazione giunse anche dal terrazzo del sindaco, che intravide l'opportunità di fare comizio e guadagnare qualche voto, iniziò l'arringa dicendo:
"Popolo! Metteremo la luce nei campi, così potrete lavorare anche di notte!"
I contadini preoccupati si radunarono, il portavoce rispose:
"Ma veramente noi la notte si dorme, oppure si tromba. Quando le forze finiscono beviamo un Biancosarti, anche uno zabaione volendo e ricominciamo anche senza luce."
Cominciarono a spuntare forconi. Le contadine incazzatissime avanzavano gridando:
"la notte vogliamo che i nostri mariti restino nei loro letti e che ci levino le mutante con i denti !!! ".
Subito dopo mostrarono fiere le dentiere rubate ai mariti ,sventolandole come bandiere al vento, come pezzi da trofeo.
Il sindaco controllò la sua dentiera ed era ancora dentro bocca. Riprese il comizio con frasi che Silvio Berluscojoni a confronto sembrava analfabeta. Ululò alla folla :
"ho messo in galera lo sceriffo della città ora comando solo io !!! "
Il silenzio si diffuse tra gli astanti. Ora divenne inevitabile una svolta. Il comizio deve essere stato soltanto una copertura, il suo vero scopo

Autore:  Blobay [ 27/11/2023, 11:50 ]
Oggetto del messaggio:  Re: 95- Il clown di IT

Il pagliaccio passeggiava tranquillamente in mezzo ai passanti di Montelaguardia. Nessuno immaginava che fosse il clown di IT, fin quando avvicinò un bambino, con aria terrificante disse:
"lo vuoi un palloncino?".
Il padre, vedendo la scena, capì che non si trattava di un essere normale.
Aveva infatti notato che al posto della testa aveva una grossa maschera a forma di Pitaya, i guanti bianchi, le ciabatte infradito e dietro la testa un lunga coda di cavallo vera.
Ok, era una scena assurda che non si poteva descrivere. Da quanto ne sappiamo, crediamo che non fosse un vero pagliaccio ma semplicemente un mezzo uomo. Fu proprio lui ad autosmascherarsi affermando che la strada per la resurrezione fosse la stessa che fecero i soldati saraceni, cioè la SP204 direzione Pietralunga.
Ma al pagliaccio faceva male la testa quindi, trovò una fascia rossa tipo Rambo, l'avvolse intorno alla testa e cominciò a raccontare la storia della sua vita.
Un gruppetto di turisti cinesi ascoltavano con entusiasmo le storielle raccontate dal pagliaccio, peccato che non capissero un cazzzo di quello che diceva, dato che lui parlava hindi e loro minbei .
Questo siparietto incuriosì un bambino che passava lì vicino, così adesso c'erano due bambini affascinati dallo strano essere.
Questo secondo bambino attaccò la corrente alle prese. Iniziarono dei sobbalzi strani, le luci iniziarono a lampeggiare, le insegne ad esplodere, la terra a sollevarsi e ricadere.
Il pagliaccio iniziò a sghignazzare . sembrava felice, in realtà era incazzato come un canguro quando gli toccano il marsupio.
Gli si prospettò il momento in cui è obbligatorio fare una premessa. Era ormai palese che il pagliaccio era entrato in uno stato di trans psicologico, roteava gli occhi, sbavava dalla bocca e sudava dalle nocche delle dita.
A questo punto digrignando i denti esclamò:
"All'alba dei tempi creasti la luce nuova ed oggi invece noi usiamo questa luce a led mal funzionante!".
I cinesi applaudirono compiaciuti questa nuova espressione filosofica.
Ai bambini venne imposto di esultare manco fosse stato Shakespear. Le donne lo abbracciavano stretto a loro per l'emozione. Un'ovazione giunse anche dal terrazzo del sindaco, che intravide l'opportunità di fare comizio e guadagnare qualche voto, iniziò l'arringa dicendo:
"Popolo! Metteremo la luce nei campi, così potrete lavorare anche di notte!"
I contadini preoccupati si radunarono, il portavoce rispose:
"Ma veramente noi la notte si dorme, oppure si tromba. Quando le forze finiscono beviamo un Biancosarti, anche uno zabaione volendo e ricominciamo anche senza luce."
Cominciarono a spuntare forconi. Le contadine incazzatissime avanzavano gridando:
"la notte vogliamo che i nostri mariti restino nei loro letti e che ci levino le mutante con i denti !!! ".
Subito dopo mostrarono fiere le dentiere rubate ai mariti ,sventolandole come bandiere al vento, come pezzi da trofeo.
Il sindaco controllò la sua dentiera ed era ancora dentro bocca. Riprese il comizio con frasi che Silvio Berluscojoni a confronto sembrava analfabeta. Ululò alla folla :
"ho messo in galera lo sceriffo della città ora comando solo io !!! "
Il silenzio si diffuse tra gli astanti. Ora divenne inevitabile una svolta. Il comizio deve essere stato soltanto una copertura, il suo vero scopo era un altro: la

Autore:  Basile [ 27/11/2023, 15:14 ]
Oggetto del messaggio:  Re: 95- Il clown di IT

Il pagliaccio passeggiava tranquillamente in mezzo ai passanti di Montelaguardia. Nessuno immaginava che fosse il clown di IT, fin quando avvicinò un bambino, con aria terrificante disse:
"lo vuoi un palloncino?".
Il padre, vedendo la scena, capì che non si trattava di un essere normale.
Aveva infatti notato che al posto della testa aveva una grossa maschera a forma di Pitaya, i guanti bianchi, le ciabatte infradito e dietro la testa un lunga coda di cavallo vera.
Ok, era una scena assurda che non si poteva descrivere. Da quanto ne sappiamo, crediamo che non fosse un vero pagliaccio ma semplicemente un mezzo uomo. Fu proprio lui ad autosmascherarsi affermando che la strada per la resurrezione fosse la stessa che fecero i soldati saraceni, cioè la SP204 direzione Pietralunga.
Ma al pagliaccio faceva male la testa quindi, trovò una fascia rossa tipo Rambo, l'avvolse intorno alla testa e cominciò a raccontare la storia della sua vita.
Un gruppetto di turisti cinesi ascoltavano con entusiasmo le storielle raccontate dal pagliaccio, peccato che non capissero un cazzzo di quello che diceva, dato che lui parlava hindi e loro minbei .
Questo siparietto incuriosì un bambino che passava lì vicino, così adesso c'erano due bambini affascinati dallo strano essere.
Questo secondo bambino attaccò la corrente alle prese. Iniziarono dei sobbalzi strani, le luci iniziarono a lampeggiare, le insegne ad esplodere, la terra a sollevarsi e ricadere.
Il pagliaccio iniziò a sghignazzare . sembrava felice, in realtà era incazzato come un canguro quando gli toccano il marsupio.
Gli si prospettò il momento in cui è obbligatorio fare una premessa. Era ormai palese che il pagliaccio era entrato in uno stato di trans psicologico, roteava gli occhi, sbavava dalla bocca e sudava dalle nocche delle dita.
A questo punto digrignando i denti esclamò:
"All'alba dei tempi creasti la luce nuova ed oggi invece noi usiamo questa luce a led mal funzionante!".
I cinesi applaudirono compiaciuti questa nuova espressione filosofica.
Ai bambini venne imposto di esultare manco fosse stato Shakespear. Le donne lo abbracciavano stretto a loro per l'emozione. Un'ovazione giunse anche dal terrazzo del sindaco, che intravide l'opportunità di fare comizio e guadagnare qualche voto, iniziò l'arringa dicendo:
"Popolo! Metteremo la luce nei campi, così potrete lavorare anche di notte!"
I contadini preoccupati si radunarono, il portavoce rispose:
"Ma veramente noi la notte si dorme, oppure si tromba. Quando le forze finiscono beviamo un Biancosarti, anche uno zabaione volendo e ricominciamo anche senza luce."
Cominciarono a spuntare forconi. Le contadine incazzatissime avanzavano gridando:
"la notte vogliamo che i nostri mariti restino nei loro letti e che ci levino le mutante con i denti !!! ".
Subito dopo mostrarono fiere le dentiere rubate ai mariti ,sventolandole come bandiere al vento, come pezzi da trofeo.
Il sindaco controllò la sua dentiera ed era ancora dentro bocca. Riprese il comizio con frasi che Silvio Berluscojoni a confronto sembrava analfabeta. Ululò alla folla :
"ho messo in galera lo sceriffo della città ora comando solo io !!! "
Il silenzio si diffuse tra gli astanti. Ora divenne inevitabile una svolta. Il comizio deve essere stato soltanto una copertura, il suo vero scopo era un altro: la messa in discussione del

Autore:  TritaZ [ 28/11/2023, 9:32 ]
Oggetto del messaggio:  Re: 95- Il clown di IT

Il pagliaccio passeggiava tranquillamente in mezzo ai passanti di Montelaguardia. Nessuno immaginava che fosse il clown di IT, fin quando avvicinò un bambino, con aria terrificante disse:
"lo vuoi un palloncino?".
Il padre, vedendo la scena, capì che non si trattava di un essere normale.
Aveva infatti notato che al posto della testa aveva una grossa maschera a forma di Pitaya, i guanti bianchi, le ciabatte infradito e dietro la testa un lunga coda di cavallo vera.
Ok, era una scena assurda che non si poteva descrivere. Da quanto ne sappiamo, crediamo che non fosse un vero pagliaccio ma semplicemente un mezzo uomo. Fu proprio lui ad autosmascherarsi affermando che la strada per la resurrezione fosse la stessa che fecero i soldati saraceni, cioè la SP204 direzione Pietralunga.
Ma al pagliaccio faceva male la testa quindi, trovò una fascia rossa tipo Rambo, l'avvolse intorno alla testa e cominciò a raccontare la storia della sua vita.
Un gruppetto di turisti cinesi ascoltavano con entusiasmo le storielle raccontate dal pagliaccio, peccato che non capissero un cazzzo di quello che diceva, dato che lui parlava hindi e loro minbei .
Questo siparietto incuriosì un bambino che passava lì vicino, così adesso c'erano due bambini affascinati dallo strano essere.
Questo secondo bambino attaccò la corrente alle prese. Iniziarono dei sobbalzi strani, le luci iniziarono a lampeggiare, le insegne ad esplodere, la terra a sollevarsi e ricadere.
Il pagliaccio iniziò a sghignazzare . sembrava felice, in realtà era incazzato come un canguro quando gli toccano il marsupio.
Gli si prospettò il momento in cui è obbligatorio fare una premessa. Era ormai palese che il pagliaccio era entrato in uno stato di trans psicologico, roteava gli occhi, sbavava dalla bocca e sudava dalle nocche delle dita.
A questo punto digrignando i denti esclamò:
"All'alba dei tempi creasti la luce nuova ed oggi invece noi usiamo questa luce a led mal funzionante!".
I cinesi applaudirono compiaciuti questa nuova espressione filosofica.
Ai bambini venne imposto di esultare manco fosse stato Shakespear. Le donne lo abbracciavano stretto a loro per l'emozione. Un'ovazione giunse anche dal terrazzo del sindaco, che intravide l'opportunità di fare comizio e guadagnare qualche voto, iniziò l'arringa dicendo:
"Popolo! Metteremo la luce nei campi, così potrete lavorare anche di notte!"
I contadini preoccupati si radunarono, il portavoce rispose:
"Ma veramente noi la notte si dorme, oppure si tromba. Quando le forze finiscono beviamo un Biancosarti, anche uno zabaione volendo e ricominciamo anche senza luce."
Cominciarono a spuntare forconi. Le contadine incazzatissime avanzavano gridando:
"la notte vogliamo che i nostri mariti restino nei loro letti e che ci levino le mutante con i denti !!! ".
Subito dopo mostrarono fiere le dentiere rubate ai mariti ,sventolandole come bandiere al vento, come pezzi da trofeo.
Il sindaco controllò la sua dentiera ed era ancora dentro bocca. Riprese il comizio con frasi che Silvio Berluscojoni a confronto sembrava analfabeta. Ululò alla folla :
"ho messo in galera lo sceriffo della città ora comando solo io !!! "
Il silenzio si diffuse tra gli astanti. Ora divenne inevitabile una svolta. Il comizio deve essere stato soltanto una copertura, il suo vero scopo era un altro: la messa in discussione dell'intera La leggenda di Hokuto

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