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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 23 - Il ritorno dei Trinkavino e dei Trinkabirra
MessaggioInviato: 16/01/2009, 22:24 
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Richiamati dal dall'odore emanato dalle carni arrostite di Asimov, l'esercioto dei Trinkavino e quello dei Trinkabirra riemersero dalle tenebre che li avvolgeva da secoli per completare la battaglia interrotta, 800 anni prima, da Benozzo Gozzoli detto "mitragliazzo", figlio del leggendario guerriero Cazzolino Giuseppe detto "Er Cotechino Birichino" a causa del suo zampone destro.
I Trinkavino erano soldati di fama mondiale, abili nella tecnica bellica "ruzzola la puzzola urlando a squarciagola".
Questa tecnica consisteva nel catturare una puzzola di quelle schifose, infastidirla fino a farle emanare la più fetida esalazione, arrotolarla nello spago come un salame e lanciarla il piu' lontano possibile nelle schiere di soldati nemici, urlando un 'vaffa' a tutti e poi fuggire.
Dal canto loro i TrinkaBirra erano piu noti per la tecnica del "rutto cantato in elfico antico caricato a Birra Doppiomalto".
La tecnica consisteva nell'ingozzarsi velocemente di ettolitri per poi usare la FiatataAlcolica per irrorare una torcia generando 10000 kilowattora di energia capace di sciogliere l'antartide in circa sette secondi.
Con tale tecnica avrebbero potuto dominare il mondo ma ben presto la cirrosi cominciò a mietere vittime nella tribù dei trinkabirra, i loro fegati si degradavano, dopo pochi giorni il colore della loro pelle diventava verde oliva, il giallo dei loro occhi brillante come l'oro, la prontezza della loro arte bellica sbiadiva.
Decisero allora di attaccare lanciando Fichi Maturi verso l'accampamento dei Trinkavino. Intanto
questi si erano preparati per bene, coprendo il capo con fette di pecorino e così scoprirono di avere gusto negli abbinameti e concepirono l'alta moda, altra miniera d'oro che copriva le spese ingienti della guerra contro gli odiati nemici. Mentre i vulcani eruttavano furiosamente i Trinkavino partirono al contrattacco lanciando palloncini di fiele che pesavano all'incirca 10 kg, il fetore lasciava senza doti canore il povero Merlocan, che si rifiutò di cantare l'inno di guerra dei Trinkabirra.
Ma la furia inquieta della sua dannata anima fece riemergere i Trinkavino dalla palude dei Boddoni.
Le due tribù si diedero appuntamento sulle colline delle Troie Vecchie, dove giocarono con le bilie per gran parte della giornata.
Poi, la sera con le dita ringrinzite a furia di tirare cazzotti contro i vincitori, si accorsero di aver finito Birra e Vino

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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 23 - Il ritorno dei Trinkavino e dei Trinkabirra
MessaggioInviato: 16/01/2009, 22:25 
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Richiamati dal dall'odore emanato dalle carni arrostite di Asimov, l'esercioto dei Trinkavino e quello dei Trinkabirra riemersero dalle tenebre che li avvolgeva da secoli per completare la battaglia interrotta, 800 anni prima, da Benozzo Gozzoli detto "mitragliazzo", figlio del leggendario guerriero Cazzolino Giuseppe detto "Er Cotechino Birichino" a causa del suo zampone destro.
I Trinkavino erano soldati di fama mondiale, abili nella tecnica bellica "ruzzola la puzzola urlando a squarciagola".
Questa tecnica consisteva nel catturare una puzzola di quelle schifose, infastidirla fino a farle emanare la più fetida esalazione, arrotolarla nello spago come un salame e lanciarla il piu' lontano possibile nelle schiere di soldati nemici, urlando un 'vaffa' a tutti e poi fuggire.
Dal canto loro i TrinkaBirra erano piu noti per la tecnica del "rutto cantato in elfico antico caricato a Birra Doppiomalto".
La tecnica consisteva nell'ingozzarsi velocemente di ettolitri per poi usare la FiatataAlcolica per irrorare una torcia generando 10000 kilowattora di energia capace di sciogliere l'antartide in circa sette secondi.
Con tale tecnica avrebbero potuto dominare il mondo ma ben presto la cirrosi cominciò a mietere vittime nella tribù dei trinkabirra, i loro fegati si degradavano, dopo pochi giorni il colore della loro pelle diventava verde oliva, il giallo dei loro occhi brillante come l'oro, la prontezza della loro arte bellica sbiadiva.
Decisero allora di attaccare lanciando Fichi Maturi verso l'accampamento dei Trinkavino. Intanto
questi si erano preparati per bene, coprendo il capo con fette di pecorino e così scoprirono di avere gusto negli abbinameti e concepirono l'alta moda, altra miniera d'oro che copriva le spese ingienti della guerra contro gli odiati nemici. Mentre i vulcani eruttavano furiosamente i Trinkavino partirono al contrattacco lanciando palloncini di fiele che pesavano all'incirca 10 kg, il fetore lasciava senza doti canore il povero Merlocan, che si rifiutò di cantare l'inno di guerra dei Trinkabirra.
Ma la furia inquieta della sua dannata anima fece riemergere i Trinkavino dalla palude dei Boddoni.
Le due tribù si diedero appuntamento sulle colline delle Troie Vecchie, dove giocarono con le bilie per gran parte della giornata.
Poi, la sera con le dita ringrinzite a furia di tirare cazzotti contro i vincitori, si accorsero di aver finito Birra e Vino e dovettero arrangarsi con


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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 23 - Il ritorno dei Trinkavino e dei Trinkabirra
MessaggioInviato: 16/01/2009, 22:27 
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Richiamati dal dall'odore emanato dalle carni arrostite di Asimov, l'esercioto dei Trinkavino e quello dei Trinkabirra riemersero dalle tenebre che li avvolgeva da secoli per completare la battaglia interrotta, 800 anni prima, da Benozzo Gozzoli detto "mitragliazzo", figlio del leggendario guerriero Cazzolino Giuseppe detto "Er Cotechino Birichino" a causa del suo zampone destro.
I Trinkavino erano soldati di fama mondiale, abili nella tecnica bellica "ruzzola la puzzola urlando a squarciagola".
Questa tecnica consisteva nel catturare una puzzola di quelle schifose, infastidirla fino a farle emanare la più fetida esalazione, arrotolarla nello spago come un salame e lanciarla il piu' lontano possibile nelle schiere di soldati nemici, urlando un 'vaffa' a tutti e poi fuggire.
Dal canto loro i TrinkaBirra erano piu noti per la tecnica del "rutto cantato in elfico antico caricato a Birra Doppiomalto".
La tecnica consisteva nell'ingozzarsi velocemente di ettolitri per poi usare la FiatataAlcolica per irrorare una torcia generando 10000 kilowattora di energia capace di sciogliere l'antartide in circa sette secondi.
Con tale tecnica avrebbero potuto dominare il mondo ma ben presto la cirrosi cominciò a mietere vittime nella tribù dei trinkabirra, i loro fegati si degradavano, dopo pochi giorni il colore della loro pelle diventava verde oliva, il giallo dei loro occhi brillante come l'oro, la prontezza della loro arte bellica sbiadiva.
Decisero allora di attaccare lanciando Fichi Maturi verso l'accampamento dei Trinkavino. Intanto
questi si erano preparati per bene, coprendo il capo con fette di pecorino e così scoprirono di avere gusto negli abbinameti e concepirono l'alta moda, altra miniera d'oro che copriva le spese ingienti della guerra contro gli odiati nemici. Mentre i vulcani eruttavano furiosamente i Trinkavino partirono al contrattacco lanciando palloncini di fiele che pesavano all'incirca 10 kg, il fetore lasciava senza doti canore il povero Merlocan, che si rifiutò di cantare l'inno di guerra dei Trinkabirra.
Ma la furia inquieta della sua dannata anima fece riemergere i Trinkavino dalla palude dei Boddoni.
Le due tribù si diedero appuntamento sulle colline delle Troie Vecchie, dove giocarono con le bilie per gran parte della giornata.
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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 23 - Il ritorno dei Trinkavino e dei Trinkabirra
MessaggioInviato: 16/01/2009, 22:35 
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I Trinkavino erano soldati di fama mondiale, abili nella tecnica bellica "ruzzola la puzzola urlando a squarciagola".
Questa tecnica consisteva nel catturare una puzzola di quelle schifose, infastidirla fino a farle emanare la più fetida esalazione, arrotolarla nello spago come un salame e lanciarla il piu' lontano possibile nelle schiere di soldati nemici, urlando un 'vaffa' a tutti e poi fuggire.
Dal canto loro i TrinkaBirra erano piu noti per la tecnica del "rutto cantato in elfico antico caricato a Birra Doppiomalto".
La tecnica consisteva nell'ingozzarsi velocemente di ettolitri per poi usare la FiatataAlcolica per irrorare una torcia generando 10000 kilowattora di energia capace di sciogliere l'antartide in circa sette secondi.
Con tale tecnica avrebbero potuto dominare il mondo ma ben presto la cirrosi cominciò a mietere vittime nella tribù dei trinkabirra, i loro fegati si degradavano, dopo pochi giorni il colore della loro pelle diventava verde oliva, il giallo dei loro occhi brillante come l'oro, la prontezza della loro arte bellica sbiadiva.
Decisero allora di attaccare lanciando Fichi Maturi verso l'accampamento dei Trinkavino. Intanto
questi si erano preparati per bene, coprendo il capo con fette di pecorino e così scoprirono di avere gusto negli abbinameti e concepirono l'alta moda, altra miniera d'oro che copriva le spese ingienti della guerra contro gli odiati nemici. Mentre i vulcani eruttavano furiosamente i Trinkavino partirono al contrattacco lanciando palloncini di fiele che pesavano all'incirca 10 kg, il fetore lasciava senza doti canore il povero Merlocan, che si rifiutò di cantare l'inno di guerra dei Trinkabirra.
Ma la furia inquieta della sua dannata anima fece riemergere i Trinkavino dalla palude dei Boddoni.
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Poi, la sera con le dita ringrinzite a furia di tirare cazzotti contro i vincitori, si accorsero di aver finito Birra e Vino e dovettero arrangarsi con l'acquaragia mischiata all'alcool distillato. Fu` cosi che


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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 23 - Il ritorno dei Trinkavino e dei Trinkabirra
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I Trinkavino erano soldati di fama mondiale, abili nella tecnica bellica "ruzzola la puzzola urlando a squarciagola".
Questa tecnica consisteva nel catturare una puzzola di quelle schifose, infastidirla fino a farle emanare la più fetida esalazione, arrotolarla nello spago come un salame e lanciarla il piu' lontano possibile nelle schiere di soldati nemici, urlando un 'vaffa' a tutti e poi fuggire.
Dal canto loro i TrinkaBirra erano piu noti per la tecnica del "rutto cantato in elfico antico caricato a Birra Doppiomalto".
La tecnica consisteva nell'ingozzarsi velocemente di ettolitri per poi usare la FiatataAlcolica per irrorare una torcia generando 10000 kilowattora di energia capace di sciogliere l'antartide in circa sette secondi.
Con tale tecnica avrebbero potuto dominare il mondo ma ben presto la cirrosi cominciò a mietere vittime nella tribù dei trinkabirra, i loro fegati si degradavano, dopo pochi giorni il colore della loro pelle diventava verde oliva, il giallo dei loro occhi brillante come l'oro, la prontezza della loro arte bellica sbiadiva.
Decisero allora di attaccare lanciando Fichi Maturi verso l'accampamento dei Trinkavino. Intanto
questi si erano preparati per bene, coprendo il capo con fette di pecorino e così scoprirono di avere gusto negli abbinameti e concepirono l'alta moda, altra miniera d'oro che copriva le spese ingienti della guerra contro gli odiati nemici. Mentre i vulcani eruttavano furiosamente i Trinkavino partirono al contrattacco lanciando palloncini di fiele che pesavano all'incirca 10 kg, il fetore lasciava senza doti canore il povero Merlocan, che si rifiutò di cantare l'inno di guerra dei Trinkabirra.
Ma la furia inquieta della sua dannata anima fece riemergere i Trinkavino dalla palude dei Boddoni.
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Fu` cosi che nacque il primo energydrink

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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 23 - Il ritorno dei Trinkavino e dei Trinkabirra
MessaggioInviato: 17/01/2009, 0:18 
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I Trinkavino erano soldati di fama mondiale, abili nella tecnica bellica "ruzzola la puzzola urlando a squarciagola".
Questa tecnica consisteva nel catturare una puzzola di quelle schifose, infastidirla fino a farle emanare la più fetida esalazione, arrotolarla nello spago come un salame e lanciarla il piu' lontano possibile nelle schiere di soldati nemici, urlando un 'vaffa' a tutti e poi fuggire.
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La tecnica consisteva nell'ingozzarsi velocemente di ettolitri per poi usare la FiatataAlcolica per irrorare una torcia generando 10000 kilowattora di energia capace di sciogliere l'antartide in circa sette secondi.
Con tale tecnica avrebbero potuto dominare il mondo ma ben presto la cirrosi cominciò a mietere vittime nella tribù dei trinkabirra, i loro fegati si degradavano, dopo pochi giorni il colore della loro pelle diventava verde oliva, il giallo dei loro occhi brillante come l'oro, la prontezza della loro arte bellica sbiadiva.
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questi si erano preparati per bene, coprendo il capo con fette di pecorino e così scoprirono di avere gusto negli abbinameti e concepirono l'alta moda, altra miniera d'oro che copriva le spese ingienti della guerra contro gli odiati nemici. Mentre i vulcani eruttavano furiosamente i Trinkavino partirono al contrattacco lanciando palloncini di fiele che pesavano all'incirca 10 kg, il fetore lasciava senza doti canore il povero Merlocan, che si rifiutò di cantare l'inno di guerra dei Trinkabirra.
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Fu` cosi che nacque il primo energydrink; dal nome accativante: Orgasmade


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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 23 - Il ritorno dei Trinkavino e dei Trinkabirra
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I Trinkavino erano soldati di fama mondiale, abili nella tecnica bellica "ruzzola la puzzola urlando a squarciagola".
Questa tecnica consisteva nel catturare una puzzola di quelle schifose, infastidirla fino a farle emanare la più fetida esalazione, arrotolarla nello spago come un salame e lanciarla il piu' lontano possibile nelle schiere di soldati nemici, urlando un 'vaffa' a tutti e poi fuggire.
Dal canto loro i TrinkaBirra erano piu noti per la tecnica del "rutto cantato in elfico antico caricato a Birra Doppiomalto".
La tecnica consisteva nell'ingozzarsi velocemente di ettolitri per poi usare la FiatataAlcolica per irrorare una torcia generando 10000 kilowattora di energia capace di sciogliere l'antartide in circa sette secondi.
Con tale tecnica avrebbero potuto dominare il mondo ma ben presto la cirrosi cominciò a mietere vittime nella tribù dei trinkabirra, i loro fegati si degradavano, dopo pochi giorni il colore della loro pelle diventava verde oliva, il giallo dei loro occhi brillante come l'oro, la prontezza della loro arte bellica sbiadiva.
Decisero allora di attaccare lanciando Fichi Maturi verso l'accampamento dei Trinkavino. Intanto
questi si erano preparati per bene, coprendo il capo con fette di pecorino e così scoprirono di avere gusto negli abbinameti e concepirono l'alta moda, altra miniera d'oro che copriva le spese ingienti della guerra contro gli odiati nemici. Mentre i vulcani eruttavano furiosamente i Trinkavino partirono al contrattacco lanciando palloncini di fiele che pesavano all'incirca 10 kg, il fetore lasciava senza doti canore il povero Merlocan, che si rifiutò di cantare l'inno di guerra dei Trinkabirra.
Ma la furia inquieta della sua dannata anima fece riemergere i Trinkavino dalla palude dei Boddoni.
Le due tribù si diedero appuntamento sulle colline delle Troie Vecchie, dove giocarono con le bilie per gran parte della giornata.
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Poi, la sera con le dita ringrinzite a furia di tirare cazzotti contro i vincitori, si accorsero di aver finito Birra e Vino e dovettero arrangarsi con l'acquaragia mischiata all'alcool distillato.
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Dopo avere ingerito ettolitri

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Questa tecnica consisteva nel catturare una puzzola di quelle schifose, infastidirla fino a farle emanare la più fetida esalazione, arrotolarla nello spago come un salame e lanciarla il piu' lontano possibile nelle schiere di soldati nemici, urlando un 'vaffa' a tutti e poi fuggire.
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La tecnica consisteva nell'ingozzarsi velocemente di ettolitri per poi usare la FiatataAlcolica per irrorare una torcia generando 10000 kilowattora di energia capace di sciogliere l'antartide in circa sette secondi.
Con tale tecnica avrebbero potuto dominare il mondo ma ben presto la cirrosi cominciò a mietere vittime nella tribù dei trinkabirra, i loro fegati si degradavano, dopo pochi giorni il colore della loro pelle diventava verde oliva, il giallo dei loro occhi brillante come l'oro, la prontezza della loro arte bellica sbiadiva.
Decisero allora di attaccare lanciando Fichi Maturi verso l'accampamento dei Trinkavino. Intanto
questi si erano preparati per bene, coprendo il capo con fette di pecorino e così scoprirono di avere gusto negli abbinameti e concepirono l'alta moda, altra miniera d'oro che copriva le spese ingienti della guerra contro gli odiati nemici. Mentre i vulcani eruttavano furiosamente i Trinkavino partirono al contrattacco lanciando palloncini di fiele che pesavano all'incirca 10 kg, il fetore lasciava senza doti canore il povero Merlocan, che si rifiutò di cantare l'inno di guerra dei Trinkabirra.
Ma la furia inquieta della sua dannata anima fece riemergere i Trinkavino dalla palude dei Boddoni.
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Poi, la sera con le dita ringrinzite a furia di tirare cazzotti contro i vincitori, si accorsero di aver finito Birra e Vino e dovettero arrangarsi con l'acquaragia mischiata all'alcool distillato.
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Dopo avere ingerito ettolitri della suddetta bevanda, si


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Dal canto loro i TrinkaBirra erano piu noti per la tecnica del "rutto cantato in elfico antico caricato a Birra Doppiomalto".
La tecnica consisteva nell'ingozzarsi velocemente di ettolitri per poi usare la FiatataAlcolica per irrorare una torcia generando 10000 kilowattora di energia capace di sciogliere l'antartide in circa sette secondi.
Con tale tecnica avrebbero potuto dominare il mondo ma ben presto la cirrosi cominciò a mietere vittime nella tribù dei trinkabirra, i loro fegati si degradavano, dopo pochi giorni il colore della loro pelle diventava verde oliva, il giallo dei loro occhi brillante come l'oro, la prontezza della loro arte bellica sbiadiva.
Decisero allora di attaccare lanciando Fichi Maturi verso l'accampamento dei Trinkavino. Intanto
questi si erano preparati per bene, coprendo il capo con fette di pecorino e così scoprirono di avere gusto negli abbinameti e concepirono l'alta moda, altra miniera d'oro che copriva le spese ingienti della guerra contro gli odiati nemici. Mentre i vulcani eruttavano furiosamente i Trinkavino partirono al contrattacco lanciando palloncini di fiele che pesavano all'incirca 10 kg, il fetore lasciava senza doti canore il povero Merlocan, che si rifiutò di cantare l'inno di guerra dei Trinkabirra.
Ma la furia inquieta della sua dannata anima fece riemergere i Trinkavino dalla palude dei Boddoni.
Le due tribù si diedero appuntamento sulle colline delle Troie Vecchie, dove giocarono con le bilie per gran parte della giornata.
Poi, la sera con le dita ringrinzite a furia di tirare cazzotti contro i vincitori, si accorsero di aver finito Birra e Vino e dovettero arrangarsi con l'acquaragia mischiata all'alcool distillato.
Fu` cosi che nacque il primo energydrink; dal nome accativante: Orgasmade ti rende più vivace!
Dopo avere ingerito ettolitri della suddetta bevanda, si
accorsero di avere punti


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