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A sei anni Marie-Laure scopre di essere destinata alla cecità per il resto della vita. Quando ne compie dodici i nazisti occupano la sua Parigi, costringendola a scappare col padre a Saint-Malo, nella casa sul mare del prozio. Lontano, in un orfanotrofio della Germania nazista, anche Werner vive la sua oscurità.
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Ma quando scopre di avere un talento naturale nel costruire e riparare lo strumento di guerra più strategico, la radio, si apre per lui un nuovo futuro: riesce ad accedere all’accademia della Gioventù hitleriana per poi partire in missione a localizzare i partigiani.
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Due mesi dopo il D-Day che ha liberato la Francia, ma non ancora la cittadina fortificata di Saint-Malo, i destini opposti di Werner e Marie-Laure convergono e si sfiorano, illuminando di una luce nuova le loro esistenze. Lirico, potente, malinconico, un romanzo sulla follia della guerra e le conseguenze del destino.
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Idea buona , la seconda guerra mondiale vista dal lato di un marconista e dell'importanza che un mezzo come la radio aveva in quel periodo.....
...peccato che sia strutturato come fosse una fiaba per bambini...compreso il "gioiello magico e mistico"