La cacca di piccione emulsionata era molto richiesta per le sue proprietà di attirare gli zombie, veniva utilizzata prevalentemente dai necromanti di tradizione aristomantica come esca. Posizionando la cacca sopra il capezzolo di una vacca morta, si poteva attirare le mosche albine provenienti dalle isole Kermadec, riuscendo così a ricavare dalla vescica della bile, prelevata dalla vacca morta, una sostanza molto preziosa. Ciòlculdrit distillò la bile di trenta vacche morte, riempiendo la sua ampolla, poi prese lo scooter e si diresse verso Montecitorio, ma sbagliò strada e finì nella piazza rossa di Mosca, dove Putin lo vide passare con aria sospetta e decise di indagare. Tuttavia Ciòlculdrit, sprezzante del pericolo, proseguì fino allo Stadio Lužniki, dove si stavano svolgendo le semifinali del campionato dei mondiali di calcio. Giunto al campo decise di godersi la partita, dimenticandosi completamente del motivo per cui era partito, fino al momento che non fischiarono un rigore inesistente a favore della squadra di casa. Allora gli spettatori avversari si incazzarono a tal punto da invadere il campo armati di spranghe e cavatappi. Fu così che arrivò il triplice fischio. I tifosi ospiti sbraitarono insulti, bestemmie e scagliarono le loro bandiere contro le transenne, colpendo per errore anche Ciolculdrit. Successe che gli cadde l'ampolla piena di distillato, che venne calpestato dai tifosi. Il terrore si sparse ovunque: dalle loro scarpe cominciarono a spuntare dei vermi gialli e verdi che crebbero a dismisura dato che, essendo ermafroditi, si riproducevano autofecondandosi e cibandosi del sudore dei piedi dei tifosi accalorati. Putin venne informato dei fatti mentre interrogava, torturandola, una spia Uzbeka, che esclamò: -"il momento è giunto!" Puntin rispose: -"E' giunto cosa? Che sta succedendo?" All' improviso la porta si spalancò ed il famigerato Ciolculdrit entrò, tenendo il bastone con la mano. In tasca aveva un verme verde e nero con i peli del pube bianchi. Lo tirò fuori dalla tasca, lo posò sul tavolo e ci sputò sopra. Il verme iniziò a crescere a dismisura e la spia uzbeka cominció a pronunciare frasi mistiche. Il cielo si scurì, lampi e tuoni si abbatterono sopra il Cremlino facendo cadere l'antenna di comunicazione con la Casa Bianca, interrompendo la telefonata tra il ministro della difesa anti flatulenza e Donald Mc Donald Trump. Nel frattempo il verme cominciò a contare fino a 10, lasciando presupporre qualcosa di terribilmente nefasto. Al termine del Countdown la spia uzbeka urlò: nefasti fraidi maledetti, dovete morire tutti! Il verme le sputò in faccia e di sua iniziativa iniziò ad insultare la stessa spia uzbeca, che leccò lo sputo giunto dentro l'orecchio del presidente arrecandogli disturbo. La spia gustò il sapore e notò che non aveva il solito gusto di catarro. Di tutt'altro sapeva, come di semola. Fù così che si adirò contro il verme, con ferocia e destrezza azzannò l'orecchio di Putin con i suoi denti, ingoiandolo dopo averlo staccato. Lo strazio di Putin la eccitò e divenne sempre più duro e lui la colpì forte con un calcio sui gomiti. Ingiuriandolo lei maledì tutta la sua congregazione
_________________ ......"Solo perché non capite certe cose non significa che siano sbagliate"......
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