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 Oggetto del messaggio: Re: 70. Il torneo di Burraco
MessaggioInviato: 17/12/2018, 10:28 
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Il torneo si svolse a cavallo di ferragosto, sfruttando il tendone messo a disposizione da Gianni Togni in occasione del tradizionale raduno natalizio degli AgL.
Gli invitati però notarono che mancavano le patatine fritte e s'incazzarono notevolmente, dato che avevano pagato per un menù completo, comprensivo di: preaperitivo, aperitivo, cannelloni, lasagne, spaghetti alla puttanesca, arrosti misti, cacciagione, cavedani fritti, insalate di Baobab, zampette di panda, scorpioni fritti, julienne di unghie di pecora nera e patate fritte.
Ma le patate mancavano e questa tragica dimenticanza fu causa di uno spiacevole evento.
Gli invitati iniziarono prima a lamentarsi e fare formali lamentele, come per esempio scrivere a mano libera al direttore del giornale Vittorio Feltri. Poi iniziarono ad intonare: "ma vaffanzum zum zum".
Ad un certo punto Carlo Oddone prese coscienza della situazione ed iniziò a dare indicazioni ai suoi scagnozzi per risolvere questo increscioso incidente diplomatico.
Mandò ad ammazzare dieci Gloucester Old Spot e prelevarne il grasso per la produzione in quantità industriale di strutto.
Mise un calderone pieno di strutto sul fuoco, fino a che non raggiunse l'ebollizione e vi gettò 64 Patate Vitelotte. Attese qualche istante e convocò Lele Mora per usarlo come ingrediente segreto, ma lui oppose resistenza e chiamò in soccorso Fonso Signo che, con estrema calma e lentezza, si avvicinò al calderone.
Osservò attentamente il contenuto, ne annusò il profumo, poi s'infilò una mano nei pantaloni e tirò una scoreggia dicendo:
"Queste patate sono acerbe, fanno veramente schifo, peggio di

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 Oggetto del messaggio: Re: 70. Il torneo di Burraco
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Il torneo si svolse a cavallo di ferragosto, sfruttando il tendone messo a disposizione da Gianni Togni in occasione del tradizionale raduno natalizio degli AgL.
Gli invitati però notarono che mancavano le patatine fritte e s'incazzarono notevolmente, dato che avevano pagato per un menù completo, comprensivo di: preaperitivo, aperitivo, cannelloni, lasagne, spaghetti alla puttanesca, arrosti misti, cacciagione, cavedani fritti, insalate di Baobab, zampette di panda, scorpioni fritti, julienne di unghie di pecora nera e patate fritte.
Ma le patate mancavano e questa tragica dimenticanza fu causa di uno spiacevole evento.
Gli invitati iniziarono prima a lamentarsi e fare formali lamentele, come per esempio scrivere a mano libera al direttore del giornale Vittorio Feltri. Poi iniziarono ad intonare: "ma vaffanzum zum zum".
Ad un certo punto Carlo Oddone prese coscienza della situazione ed iniziò a dare indicazioni ai suoi scagnozzi per risolvere questo increscioso incidente diplomatico.
Mandò ad ammazzare dieci Gloucester Old Spot e prelevarne il grasso per la produzione in quantità industriale di strutto.
Mise un calderone pieno di strutto sul fuoco, fino a che non raggiunse l'ebollizione e vi gettò 64 Patate Vitelotte. Attese qualche istante e convocò Lele Mora per usarlo come ingrediente segreto, ma lui oppose resistenza e chiamò in soccorso Fonso Signo che, con estrema calma e lentezza, si avvicinò al calderone.
Osservò attentamente il contenuto, ne annusò il profumo, poi s'infilò una mano nei pantaloni e tirò una scoreggia dicendo:
"Queste patate sono acerbe, fanno veramente schifo, peggio di quando le cucinò Malgioio!"

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 Oggetto del messaggio: Re: 70. Il torneo di Burraco
MessaggioInviato: 18/12/2018, 12:41 
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Il torneo si svolse a cavallo di ferragosto, sfruttando il tendone messo a disposizione da Gianni Togni in occasione del tradizionale raduno natalizio degli AgL.
Gli invitati però notarono che mancavano le patatine fritte e s'incazzarono notevolmente, dato che avevano pagato per un menù completo, comprensivo di: preaperitivo, aperitivo, cannelloni, lasagne, spaghetti alla puttanesca, arrosti misti, cacciagione, cavedani fritti, insalate di Baobab, zampette di panda, scorpioni fritti, julienne di unghie di pecora nera e patate fritte.
Ma le patate mancavano e questa tragica dimenticanza fu causa di uno spiacevole evento.
Gli invitati iniziarono prima a lamentarsi e fare formali lamentele, come per esempio scrivere a mano libera al direttore del giornale Vittorio Feltri. Poi iniziarono ad intonare: "ma vaffanzum zum zum".
Ad un certo punto Carlo Oddone prese coscienza della situazione ed iniziò a dare indicazioni ai suoi scagnozzi per risolvere questo increscioso incidente diplomatico.
Mandò ad ammazzare dieci Gloucester Old Spot e prelevarne il grasso per la produzione in quantità industriale di strutto.
Mise un calderone pieno di strutto sul fuoco, fino a che non raggiunse l'ebollizione e vi gettò 64 Patate Vitelotte. Attese qualche istante e convocò Lele Mora per usarlo come ingrediente segreto, ma lui oppose resistenza e chiamò in soccorso Fonso Signo che, con estrema calma e lentezza, si avvicinò al calderone.
Osservò attentamente il contenuto, ne annusò il profumo, poi s'infilò una mano nei pantaloni e tirò una scoreggia dicendo:
"Queste patate sono acerbe, fanno veramente schifo, peggio di quando le cucinò Malgioio!"
Tolse la mano dai

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 Oggetto del messaggio: Re: 70. Il torneo di Burraco
MessaggioInviato: 18/12/2018, 18:01 
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Il torneo si svolse a cavallo di ferragosto, sfruttando il tendone messo a disposizione da Gianni Togni in occasione del tradizionale raduno natalizio degli AgL.
Gli invitati però notarono che mancavano le patatine fritte e s'incazzarono notevolmente, dato che avevano pagato per un menù completo, comprensivo di: preaperitivo, aperitivo, cannelloni, lasagne, spaghetti alla puttanesca, arrosti misti, cacciagione, cavedani fritti, insalate di Baobab, zampette di panda, scorpioni fritti, julienne di unghie di pecora nera e patate fritte.
Ma le patate mancavano e questa tragica dimenticanza fu causa di uno spiacevole evento.
Gli invitati iniziarono prima a lamentarsi e fare formali lamentele, come per esempio scrivere a mano libera al direttore del giornale Vittorio Feltri. Poi iniziarono ad intonare: "ma vaffanzum zum zum".
Ad un certo punto Carlo Oddone prese coscienza della situazione ed iniziò a dare indicazioni ai suoi scagnozzi per risolvere questo increscioso incidente diplomatico.
Mandò ad ammazzare dieci Gloucester Old Spot e prelevarne il grasso per la produzione in quantità industriale di strutto.
Mise un calderone pieno di strutto sul fuoco, fino a che non raggiunse l'ebollizione e vi gettò 64 Patate Vitelotte. Attese qualche istante e convocò Lele Mora per usarlo come ingrediente segreto, ma lui oppose resistenza e chiamò in soccorso Fonso Signo che, con estrema calma e lentezza, si avvicinò al calderone.
Osservò attentamente il contenuto, ne annusò il profumo, poi s'infilò una mano nei pantaloni e tirò una scoreggia dicendo:
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Tolse la mano dai pantaloni e prese quella

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 Oggetto del messaggio: Re: 70. Il torneo di Burraco
MessaggioInviato: 19/12/2018, 12:36 
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Il torneo si svolse a cavallo di ferragosto, sfruttando il tendone messo a disposizione da Gianni Togni in occasione del tradizionale raduno natalizio degli AgL.
Gli invitati però notarono che mancavano le patatine fritte e s'incazzarono notevolmente, dato che avevano pagato per un menù completo, comprensivo di: preaperitivo, aperitivo, cannelloni, lasagne, spaghetti alla puttanesca, arrosti misti, cacciagione, cavedani fritti, insalate di Baobab, zampette di panda, scorpioni fritti, julienne di unghie di pecora nera e patate fritte.
Ma le patate mancavano e questa tragica dimenticanza fu causa di uno spiacevole evento.
Gli invitati iniziarono prima a lamentarsi e fare formali lamentele, come per esempio scrivere a mano libera al direttore del giornale Vittorio Feltri. Poi iniziarono ad intonare: "ma vaffanzum zum zum".
Ad un certo punto Carlo Oddone prese coscienza della situazione ed iniziò a dare indicazioni ai suoi scagnozzi per risolvere questo increscioso incidente diplomatico.
Mandò ad ammazzare dieci Gloucester Old Spot e prelevarne il grasso per la produzione in quantità industriale di strutto.
Mise un calderone pieno di strutto sul fuoco, fino a che non raggiunse l'ebollizione e vi gettò 64 Patate Vitelotte. Attese qualche istante e convocò Lele Mora per usarlo come ingrediente segreto, ma lui oppose resistenza e chiamò in soccorso Fonso Signo che, con estrema calma e lentezza, si avvicinò al calderone.
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<<"Queste patate sono acerbe, fanno veramente schifo, peggio di quando le cucinò Malgioio!">>
Tolse la mano dai pantaloni e l'annusò, poi prese a dire :
<<"quella

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<<"quella della befana puzzava meno

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Mise un calderone pieno di strutto sul fuoco, fino a che non raggiunse l'ebollizione e vi gettò 64 Patate Vitelotte. Attese qualche istante e convocò Lele Mora per usarlo come ingrediente segreto, ma lui oppose resistenza e chiamò in soccorso Fonso Signo che, con estrema calma e lentezza, si avvicinò al calderone.
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<<"Queste patate sono acerbe, fanno veramente schifo, peggio di quando le cucinò Malgioio!">>
Tolse la mano dai pantaloni e l'annusò, poi prese a dire :
<<"quella della befana puzzava meno">>
Alla fine sentenziò: <<"buttate

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<<"quella della befana puzzava meno">>
Alla fine sentenziò: <<"buttate tutte le patate dentro

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Ma le patate mancavano e questa tragica dimenticanza fu causa di uno spiacevole evento.
Gli invitati iniziarono prima a lamentarsi e fare formali lamentele, come per esempio scrivere a mano libera al direttore del giornale Vittorio Feltri. Poi iniziarono ad intonare: "ma vaffanzum zum zum".
Ad un certo punto Carlo Oddone prese coscienza della situazione ed iniziò a dare indicazioni ai suoi scagnozzi per risolvere questo increscioso incidente diplomatico.
Mandò ad ammazzare dieci Gloucester Old Spot e prelevarne il grasso per la produzione in quantità industriale di strutto.
Mise un calderone pieno di strutto sul fuoco, fino a che non raggiunse l'ebollizione e vi gettò 64 Patate Vitelotte. Attese qualche istante e convocò Lele Mora per usarlo come ingrediente segreto, ma lui oppose resistenza e chiamò in soccorso Fonso Signo che, con estrema calma e lentezza, si avvicinò al calderone.
Osservò attentamente il contenuto, ne annusò il profumo, poi s'infilò una mano nei pantaloni e tirò una scoreggia dicendo:
<<"Queste patate sono acerbe, fanno veramente schifo, peggio di quando le cucinò Malgioio!">>
Tolse la mano dai pantaloni e l'annusò, poi prese a dire :
<<"quella della befana puzzava meno">>
Alla fine sentenziò: <<"buttate tutte le patate dentro quella cariola le daremo

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Mise un calderone pieno di strutto sul fuoco, fino a che non raggiunse l'ebollizione e vi gettò 64 Patate Vitelotte. Attese qualche istante e convocò Lele Mora per usarlo come ingrediente segreto, ma lui oppose resistenza e chiamò in soccorso Fonso Signo che, con estrema calma e lentezza, si avvicinò al calderone.
Osservò attentamente il contenuto, ne annusò il profumo, poi s'infilò una mano nei pantaloni e tirò una scoreggia dicendo:
<<"Queste patate sono acerbe, fanno veramente schifo, peggio di quando le cucinò Malgioio!">>
Tolse la mano dai pantaloni e l'annusò, poi prese a dire :
<<"quella della befana puzzava meno">>
Alla fine sentenziò: <<"Buttate tutte le patate dentro quella cariola. Le daremo in pasto ai proci">>.

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