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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 44 - L'orchestra del circo Togni
MessaggioInviato: 14/09/2010, 11:23 
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Il resto dell'orchestra era composta da:
- alla batteria uno Sphynx
- al sax un polipo contento
- alla chitarra una donna di facili costumi
- 12 Pygmy Marmoset ai cori
- ed un moschettiere francese come direttore.
I concerti, tenuti completamente al buio, erano allestiti in un cono vulcanico ormai spento (o quasi), questa particolare Location permetteva alle chitarre solforose di diventare solforescenti e brillare indicando le variazioni musicali: così nacque GUITAR HERO nella versione per omosessuali.
Tutti gli orchestrali erano estimatori del pecorino abruzzese in quanto la leggenda voleva che le violoncelliste dovessero puzzare per poter suonare, quando emanavano un nauseante fetore la loro musica somigliava a quella di Gigi Dalmazzi, noto cantautore di "Belsedere Trequanda" vicino Siena,tanto che gli spettatori si strappavano i capelli e fumavano erba spagna e prezzemolo secco.
Nei posti sulle rotaie crescevano erbacce e radicchio ma questo non c'interessa....
... invece la cosa fondamentale era riuscire a capire perchè gli elefanti barrivano quando defecavano disturbando i concerti, le ranocchie "gracchiavano" al suono dello xilofono e per non dire delle dromedarie che, quando sentivano la glassarmonica, cominciavano a galoppare e sudavano di nascosto dietro le curve.
Intanto le "mugnivacche" cominciavano a dare il La usando un Diapason alto... tanto alto quanto il la.
Il concerto iniziò durante la notte di luna piena precedente il de gustibus fielis party; quando cominciò si sentiva profumo d'innovazione e contemporaneamente una puzza di poliziotto armeno di origini franco-argentine, infatti Tony Baretta s'aggirava quasi indisturbato sfruttando un travestimento da Bersagliere che non correva, ma la penna sul cappello lo tradì (era di

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"La conoscenza è sapere che un pomodoro è un frutto; la saggezza è sapere di non doverlo mettere in una macedonia di frutta." Brian O'Driscoll


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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 44 - L'orchestra del circo Togni
MessaggioInviato: 14/09/2010, 16:52 
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Tutti gli orchestrali erano estimatori del pecorino abruzzese in quanto la leggenda voleva che le violoncelliste dovessero puzzare per poter suonare, quando emanavano un nauseante fetore la loro musica somigliava a quella di Gigi Dalmazzi, noto cantautore di "Belsedere Trequanda" vicino Siena,tanto che gli spettatori si strappavano i capelli e fumavano erba spagna e prezzemolo secco.
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... invece la cosa fondamentale era riuscire a capire perchè gli elefanti barrivano quando defecavano disturbando i concerti, le ranocchie "gracchiavano" al suono dello xilofono e per non dire delle dromedarie che, quando sentivano la glassarmonica, cominciavano a galoppare e sudavano di nascosto dietro le curve.
Intanto le "mugnivacche" cominciavano a dare il La usando un Diapason alto... tanto alto quanto il la.
Il concerto iniziò durante la notte di luna piena precedente il de gustibus fielis party; quando cominciò si sentiva profumo d'innovazione e contemporaneamente una puzza di poliziotto armeno di origini franco-argentine, infatti Tony Baretta s'aggirava quasi indisturbato sfruttando un travestimento da Bersagliere che non correva, ma la penna sul cappello lo tradì (era di Pavone) tutti così s'accorsero

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MessaggioInviato: 14/09/2010, 17:14 
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MessaggioInviato: 14/09/2010, 23:18 
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"La pappa col pomodoro"

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... invece la cosa fondamentale era riuscire a capire perchè gli elefanti barrivano quando defecavano disturbando i concerti, le ranocchie "gracchiavano" al suono dello xilofono e per non dire delle dromedarie che, quando sentivano la glassarmonica, cominciavano a galoppare e sudavano di nascosto dietro le curve.
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"La pappa col pomodoro" suonata con il Claviorgano

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