Fu così che la leggenda di Kiukonidà arrivo agli orecchi dei Magnapatate che, galvanizzati dalle storie narrate, decisero di mettersi in cammino per tentare di unirsi al leggendario. Viverne e Kookaburra erano facenti parte del gruppo, utilizzati come animali da soma, per trasportare armi magliette a pois e cappellini utili nel caso s'incotrassero, lungo la strada, un raduno del tipo gayparty. Il loro intento era disorientare i gay nemici confondendosi come se fossero magnacci pronti a tutto pur di alzare ll loro livello sociale. Dal canto loro i Magnacastagne avevano passato periodi migliori, pioggia, fulmini, neve , grandine avevano devastato i loro raccolti, ed un'invasione di locuste je s'era magnato il rimanente, ettari di castagneti completamente distrutti dalla voracità degli insetti, tanto che i maroni non erano più sui castagni , ma erano gonfi come dei muffin glassati tra le gambe dei cittadini. Nacquero così i Maron Glacè! Entrambi i popoli quindi furono costretti ad emigrare e rimasero soli senza un riferimento, vagavando nelle lande sconfinate, rimpiangendo i loro fasti. Ma nuove gloriose avventure attendevano i nostri eroi, che finlmente si erano uniti, a coppie di due ai valorosi e unici rivali. Magnapatate e Magnacastagne furono le prime coppie gheis nella storia dell'umanità riconosciute ufficialmente dalla massa e dall'UNESCO come la prima testimonianza di viados homus recchionazzus parabellum più semplicemente detti "rikkioni". Il primo matrimonio Gheys tra due noti magnacastagne, che erano abituati a consumare il rapporto clandestinamente, avvenne nella "cappella" di Vaccherialand il giorno di carnevale, perchè erano travesta al naturale. La cerimonia fu presidiata da un corteo di protesta, in molti sostenevano che c'è vita su marte, ed i Marziani non sono omini verdi , ma blu come i Magnapatate , l'incertezza regnò fino a che il primo degli omini decise di vederci chiaro, e si mise gli occhiali griffati D&G da 800€ più chiaro di così ! Tuttavia la cerimonia non ebbe inizio fino a quando il corteo non raggiuse il palazzo. Gheionida, cugino del noto kiukonida eroico re defunto alle tettopoli era un grade difensore del gheis Bubbonio di san Bubbio. Bubbonio e Gheionida erano compagni di giochi intimi: gicavano ad "allenta il bullone e infilaci la chiave" oppure "metti le mani sul sedere senno te lo fanno rosso come na scimmia" oppure "nascondi il tuo vero sesso". Questi innocenti giochini presto divennero una religione tra i magnacastagne e i loro storici nemici, tanto che marciavano a “trenino" e cantavano "è qui il marsupio" con indosso un gonnellino di banane e le collanine di fiori! Sul capo inserivano piume di struzzo rosa ed orecchie di coniglio e un pomodoro ciliegino sul naso, dimenticando gli antichi rancori, abbracciandosi stretti stretti, forte forte! Questo modo di vivere placò l'istinto guerriero e selvaggio delle due etnie creando un unica compagine chiamata MagnaBistecche. Andarono dal macellaro per spoilare una mannaia adatta al taglio della "fiorentina", poi cacciarono il "mucco", ne trovarono uno sotto la balsa de "vaccheria" chiamata il Tidone. Quel luogo impervio, infestato di bracconieri,
_________________
|