Lois Joanne Lane, nota anche come Superwoman, era una giornalista della rivista Novella 2000, cresciuta con la convinzione che Vladimir Luxuria fosse l'amante segreta di un politico di centrodestra che non avrebbe rivelato mai la sua vera identità. La sua natura di rettiliano abruzzese infatti lo portava ad essere un infido personaggio, schivo e riservato, che difficilmente si sarebbe mostrato alla vista dei paparazzi. D'altronde, a San Valentino in Abruzzo Citeriore, le cicorie vengono solitamente raccolte quando si sciolgono le nevi ma, essendo ancora presto, potevi non dare nell'occhio se andavi in un pezzo di terra popolato va visoni e ti nascondevi tra loro. Iniziò così la caccia per scovare il politico nascosto. Lo stagno si era ripopolato di trote, e il sole splendeva in cielo. Per attrarre il politico e paparazzarlo finalmente, usarono delle esche per visone. I visoni erano animali noti per essere molto ghiotto di Weta giganti. Il caso volle che la giornalista Lois Lane volle provare a mangiare uno di questi grossi insetti ma si prese una forte congestione nasale. Il dottore che la visitò imputò la rinite alle zampette del Weta che mentre tentavi di mangiarli si difendevano infilandoti le zampete su per le narici e da quelle secernevano un liquido irritante per le mucose, provocando delle pustole orrende. Comunque continuò decise di tapparsi il naso con una molletta e continuò l'assaggio. Nel frattempo prese una pentola e, per scaramanzia, inizio ad intonare un brano di Carl Orff precisamente Carmina Burana. Il canto venne udito da un tedesco dalle mille risorse, con in serbo una sorpresa, che telefonò a Superman, invitandolo alla tradizionale festa della liberazione delle pecore sarde e di presentarsi rigorosamente in costume tradizionale con le mutande sopra i pantaloni. Ogni anno il 4 luglio, in Sardegna si festeggiava la festa d'indipendenza ovina, una gran baldoria dalla sera fino alla mattina, senza possibilità d'interruzione da parte di tutti i partecipanti. Superman arrivò puntuale alle ore 16:00 per dare una mano a preparare tutti gli ovini. Il tedesco lo mise solo in guardia sulle possibili problematiche relative ai montoni. Questi erano in calore e nel periodo più "caloroso", erano pronti a tutto... ma lui era Superman e non avrebbe mai avuto paura di quattro montoni pronti a violare le sue parti intime, poichè le mutande rosse sopra i pantaloni realizzate in tessuto idrorepellente avrebbero resistito all'impatto e non si sarebbero nemmeno macchiate. Tutti gli ovini cominciarono a belare a squarciagola, un rumore così assordante che un caprone s'imbizzarrì esclamando: "ma che è 'sto casino? Adesso basta!!!" Tuttavia, essendo l'unica capra che si lamentava tra centinaia di pecore, non creò nessun problema, venne semplicemente mandata al macello. Ne furono recuperati soltanto pelle e corna. Le prime utili per farci un tamburo, le seconde per realizzare utili strumenti per grattarsi il didietro. Iniziò l'epoca dei Guelfi e dei Ghibellini.... ah! No! Scherzavo! Iniziò l'epoca Dantesca, uno, due, tre.... via !!! Dante, nel suo immenso sapere, in quei giorni si trovava a passeggiare vicino Colmollaro, in compagnia di "un tedesco dalle mille risorse", di cui abbiamo scritto in vecchi testi risalenti al 1350, in
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