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 Oggetto del messaggio: Re: 90- La teoria del whathever it takes.
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La teoria del whathever it takes in pratica consisteva semplicemente nel creare ricchezza dal nulla. Bastava spostare poche risorse strategiche da un conto all'altro e trasformarle in Bitcoin, per creare un capitale monetario che cresceva esponenzialmente da solo senza fare niente altro.
Ai magnate non restava che consumare i beni futili che avevano ordinato su Amazon, ma Bartolini tardava le stime di crescita sugli investimenti nel settore della produzione di grilli secchi, perdendo tempo prezioso che sarebbe potuto essere impiegato per una scalata bancaria.
La teoria dunque andava dal fare poco, al non fare niente proprio, comprese tutte le figure di mmmerda fatte dagli analisti finanziari durante le molte manifestazioni organizzate.
La più eclatante fu quando dichiararono che tutto il denaro contante in tasca degli analisti, era andato a finire in una banca di Malta, dove un luminare della finanza fece sparire le tracce della truffa, distruggendo ogni ben di D.io!
Non tutti furono felici, infatti i dipendenti della SparkasseBank, scesero in piazza lanciando insulti [/color]poco eleganti.
Davanti tutti c'era n-dru, uomo ignaro delle possibili conseguenze causate dalla marea umana formatasi alle sue spalle.
Giuseppe Pellizza da Volpedo dipinse la scena ma ricevette l'insulto piu' grave - peraltro in mondovisione - dal grandissimo critico Vittorio Sgarbi, che gli gridò: "CAPRA!" per ben diciassette volte!
Poi alla fine, in piena trance agonistica, decise che 17 erano sufficienti, così cambiò insulto iniziando dal più comune degli insulti : STRONZO ripetendolo per ulteriori 17 volte, fino a quando non gli prese la laringite alle corde vocali, perdendo definitivamente quella poca intelligenza verbale, ma acquisendo un innato istinto di sopravvivenza.
Nel municipio di Sutri cominciavano ad essere stufi del loro sindaco "urlatore", sempre presente in televevisione, sempre assente in consiglio.
Di contro però, il vantaggio di avere un personaggio simile come sindaco, portava dei grossi benefici, tra cui tanti turisti.
Lo staff di GuruWalk stava ricevendo innumerevoli richieste per guide turistiche specializzate, per il: "cammino di Sgarbi Vittorio"; itinerario che prevedeva varie poste presso alcuni Bar di proprietà del comitato olimpico delle Maremme.
Basile, ignaro di tutto ciò, si trovava sdraiato, dato che il piede ingessato non gli consentiva di fare niente... scrivere al computer sarebbe stato possibile, ma era talmente scazzato che aveva deciso di dormire tutto il giorno.
Il piede guariva, ma il girovita cresceva e la cintura tirava. In compenso, il morale cominciava a rialzarsi, a differenza del pisello.
L'appuntamento con l'ortopedico era sempre più vicino. Basile era visibilmente emozionato, al punto che l'intestino collassò e lo sfintere si irrigidì.
Gli prese anche l'herpes labiale da stress. La sua bocca diventò tipo quelle di Ornella Vanoni e Alba Parietti, ma con un bubbone giallo. Tra le chiappe aveva chiare escoriazioni dovute agli elastici delle mutande che si erano deformati

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 Oggetto del messaggio: Re: 90- La teoria del whathever it takes.
MessaggioInviato: 18/11/2022, 16:32 
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La teoria del whathever it takes in pratica consisteva semplicemente nel creare ricchezza dal nulla. Bastava spostare poche risorse strategiche da un conto all'altro e trasformarle in Bitcoin, per creare un capitale monetario che cresceva esponenzialmente da solo senza fare niente altro.
Ai magnate non restava che consumare i beni futili che avevano ordinato su Amazon, ma Bartolini tardava le stime di crescita sugli investimenti nel settore della produzione di grilli secchi, perdendo tempo prezioso che sarebbe potuto essere impiegato per una scalata bancaria.
La teoria dunque andava dal fare poco, al non fare niente proprio, comprese tutte le figure di mmmerda fatte dagli analisti finanziari durante le molte manifestazioni organizzate.
La più eclatante fu quando dichiararono che tutto il denaro contante in tasca degli analisti, era andato a finire in una banca di Malta, dove un luminare della finanza fece sparire le tracce della truffa, distruggendo ogni ben di D.io!
Non tutti furono felici, infatti i dipendenti della SparkasseBank, scesero in piazza lanciando insulti [/color]poco eleganti.
Davanti tutti c'era n-dru, uomo ignaro delle possibili conseguenze causate dalla marea umana formatasi alle sue spalle.
Giuseppe Pellizza da Volpedo dipinse la scena ma ricevette l'insulto piu' grave - peraltro in mondovisione - dal grandissimo critico Vittorio Sgarbi, che gli gridò: "CAPRA!" per ben diciassette volte!
Poi alla fine, in piena trance agonistica, decise che 17 erano sufficienti, così cambiò insulto iniziando dal più comune degli insulti : STRONZO ripetendolo per ulteriori 17 volte, fino a quando non gli prese la laringite alle corde vocali, perdendo definitivamente quella poca intelligenza verbale, ma acquisendo un innato istinto di sopravvivenza.
Nel municipio di Sutri cominciavano ad essere stufi del loro sindaco "urlatore", sempre presente in televevisione, sempre assente in consiglio.
Di contro però, il vantaggio di avere un personaggio simile come sindaco, portava dei grossi benefici, tra cui tanti turisti.
Lo staff di GuruWalk stava ricevendo innumerevoli richieste per guide turistiche specializzate, per il: "cammino di Sgarbi Vittorio"; itinerario che prevedeva varie poste presso alcuni Bar di proprietà del comitato olimpico delle Maremme.
Basile, ignaro di tutto ciò, si trovava sdraiato, dato che il piede ingessato non gli consentiva di fare niente... scrivere al computer sarebbe stato possibile, ma era talmente scazzato che aveva deciso di dormire tutto il giorno.
Il piede guariva, ma il girovita cresceva e la cintura tirava. In compenso, il morale cominciava a rialzarsi, a differenza del pisello.
L'appuntamento con l'ortopedico era sempre più vicino. Basile era visibilmente emozionato, al punto che l'intestino collassò e lo sfintere si irrigidì.
Gli prese anche l'herpes labiale da stress. La sua bocca diventò tipo quelle di Ornella Vanoni e Alba Parietti, ma con un bubbone giallo. Tra le chiappe aveva chiare escoriazioni dovute agli elastici delle mutande che si erano deformati. Stava provando a sgranchirsi

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 Oggetto del messaggio: Re: 90- La teoria del whathever it takes.
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La teoria del whathever it takes in pratica consisteva semplicemente nel creare ricchezza dal nulla. Bastava spostare poche risorse strategiche da un conto all'altro e trasformarle in Bitcoin, per creare un capitale monetario che cresceva esponenzialmente da solo senza fare niente altro.
Ai magnate non restava che consumare i beni futili che avevano ordinato su Amazon, ma Bartolini tardava le stime di crescita sugli investimenti nel settore della produzione di grilli secchi, perdendo tempo prezioso che sarebbe potuto essere impiegato per una scalata bancaria.
La teoria dunque andava dal fare poco, al non fare niente proprio, comprese tutte le figure di mmmerda fatte dagli analisti finanziari durante le molte manifestazioni organizzate.
La più eclatante fu quando dichiararono che tutto il denaro contante in tasca degli analisti, era andato a finire in una banca di Malta, dove un luminare della finanza fece sparire le tracce della truffa, distruggendo ogni ben di D.io!
Non tutti furono felici, infatti i dipendenti della SparkasseBank, scesero in piazza lanciando insulti [/color]poco eleganti.
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Giuseppe Pellizza da Volpedo dipinse la scena ma ricevette l'insulto piu' grave - peraltro in mondovisione - dal grandissimo critico Vittorio Sgarbi, che gli gridò: "CAPRA!" per ben diciassette volte!
Poi alla fine, in piena trance agonistica, decise che 17 erano sufficienti, così cambiò insulto iniziando dal più comune degli insulti : STRONZO ripetendolo per ulteriori 17 volte, fino a quando non gli prese la laringite alle corde vocali, perdendo definitivamente quella poca intelligenza verbale, ma acquisendo un innato istinto di sopravvivenza.
Nel municipio di Sutri cominciavano ad essere stufi del loro sindaco "urlatore", sempre presente in televevisione, sempre assente in consiglio.
Di contro però, il vantaggio di avere un personaggio simile come sindaco, portava dei grossi benefici, tra cui tanti turisti.
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La teoria dunque andava dal fare poco, al non fare niente proprio, comprese tutte le figure di mmmerda fatte dagli analisti finanziari durante le molte manifestazioni organizzate.
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Giuseppe Pellizza da Volpedo dipinse la scena ma ricevette l'insulto piu' grave - peraltro in mondovisione - dal grandissimo critico Vittorio Sgarbi, che gli gridò: "CAPRA!" per ben diciassette volte!
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Basile, ignaro di tutto ciò, si trovava sdraiato, dato che il piede ingessato non gli consentiva di fare niente... scrivere al computer sarebbe stato possibile, ma era talmente scazzato che aveva deciso di dormire tutto il giorno.
Il piede guariva, ma il girovita cresceva e la cintura tirava. In compenso, il morale cominciava a rialzarsi, a differenza del pisello.
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La più eclatante fu quando dichiararono che tutto il denaro contante in tasca degli analisti, era andato a finire in una banca di Malta, dove un luminare della finanza fece sparire le tracce della truffa, distruggendo ogni ben di D.io!
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La teoria dunque andava dal fare poco, al non fare niente proprio, comprese tutte le figure di mmmerda fatte dagli analisti finanziari durante le molte manifestazioni organizzate.
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Giuseppe Pellizza da Volpedo dipinse la scena ma ricevette l'insulto piu' grave - peraltro in mondovisione - dal grandissimo critico Vittorio Sgarbi, che gli gridò: "CAPRA!" per ben diciassette volte!
Poi alla fine, in piena trance agonistica, decise che 17 erano sufficienti, così cambiò insulto iniziando dal più comune degli insulti : STRONZO ripetendolo per ulteriori 17 volte, fino a quando non gli prese la laringite alle corde vocali, perdendo definitivamente quella poca intelligenza verbale, ma acquisendo un innato istinto di sopravvivenza.
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La teoria dunque andava dal fare poco, al non fare niente proprio, comprese tutte le figure di mmmerda fatte dagli analisti finanziari durante le molte manifestazioni organizzate.
La più eclatante fu quando dichiararono che tutto il denaro contante in tasca degli analisti, era andato a finire in una banca di Malta, dove un luminare della finanza fece sparire le tracce della truffa, distruggendo ogni ben di D.io!
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Davanti tutti c'era n-dru, uomo ignaro delle possibili conseguenze causate dalla marea umana formatasi alle sue spalle.
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Nel municipio di Sutri cominciavano ad essere stufi del loro sindaco "urlatore", sempre presente in televevisione, sempre assente in consiglio.
Di contro però, il vantaggio di avere un personaggio simile come sindaco, portava dei grossi benefici, tra cui tanti turisti.
Lo staff di GuruWalk stava ricevendo innumerevoli richieste per guide turistiche specializzate, per il: "cammino di Sgarbi Vittorio"; itinerario che prevedeva varie poste presso alcuni Bar di proprietà del comitato olimpico delle Maremme.
Basile, ignaro di tutto ciò, si trovava sdraiato, dato che il piede ingessato non gli consentiva di fare niente... scrivere al computer sarebbe stato possibile, ma era talmente scazzato che aveva deciso di dormire tutto il giorno.
Il piede guariva, ma il girovita cresceva e la cintura tirava. In compenso, il morale cominciava a rialzarsi, a differenza del pisello.
L'appuntamento con l'ortopedico era sempre più vicino. Basile era visibilmente emozionato, al punto che l'intestino collassò e lo sfintere si irrigidì.
Gli prese anche l'herpes labiale da stress. La sua bocca diventò tipo quelle di Ornella Vanoni e Alba Parietti, ma con un bubbone giallo. Tra le chiappe aveva chiare escoriazioni dovute agli elastici delle mutande che si erano deformati. Stava provando a sgranchirsi quando le mutante scesero fino sotto i ginocchi. Colpa delle sgommate più pesanti delle scoregge, quelle che lasciano segni indelebili anche sul sedile dell'auto, talmente potenti da gonfiare

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 Oggetto del messaggio: Re: 90- La teoria del whathever it takes.
MessaggioInviato: 23/11/2022, 11:39 
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La teoria del whathever it takes in pratica consisteva semplicemente nel creare ricchezza dal nulla. Bastava spostare poche risorse strategiche da un conto all'altro e trasformarle in Bitcoin, per creare un capitale monetario che cresceva esponenzialmente da solo senza fare niente altro.
Ai magnate non restava che consumare i beni futili che avevano ordinato su Amazon, ma Bartolini tardava le stime di crescita sugli investimenti nel settore della produzione di grilli secchi, perdendo tempo prezioso che sarebbe potuto essere impiegato per una scalata bancaria.
La teoria dunque andava dal fare poco, al non fare niente proprio, comprese tutte le figure di mmmerda fatte dagli analisti finanziari durante le molte manifestazioni organizzate.
La più eclatante fu quando dichiararono che tutto il denaro contante in tasca degli analisti, era andato a finire in una banca di Malta, dove un luminare della finanza fece sparire le tracce della truffa, distruggendo ogni ben di D.io!
Non tutti furono felici, infatti i dipendenti della SparkasseBank, scesero in piazza lanciando insulti [/color]poco eleganti.
Davanti tutti c'era n-dru, uomo ignaro delle possibili conseguenze causate dalla marea umana formatasi alle sue spalle.
Giuseppe Pellizza da Volpedo dipinse la scena ma ricevette l'insulto piu' grave - peraltro in mondovisione - dal grandissimo critico Vittorio Sgarbi, che gli gridò: "CAPRA!" per ben diciassette volte!
Poi alla fine, in piena trance agonistica, decise che 17 erano sufficienti, così cambiò insulto iniziando dal più comune degli insulti : STRONZO ripetendolo per ulteriori 17 volte, fino a quando non gli prese la laringite alle corde vocali, perdendo definitivamente quella poca intelligenza verbale, ma acquisendo un innato istinto di sopravvivenza.
Nel municipio di Sutri cominciavano ad essere stufi del loro sindaco "urlatore", sempre presente in televevisione, sempre assente in consiglio.
Di contro però, il vantaggio di avere un personaggio simile come sindaco, portava dei grossi benefici, tra cui tanti turisti.
Lo staff di GuruWalk stava ricevendo innumerevoli richieste per guide turistiche specializzate, per il: "cammino di Sgarbi Vittorio"; itinerario che prevedeva varie poste presso alcuni Bar di proprietà del comitato olimpico delle Maremme.
Basile, ignaro di tutto ciò, si trovava sdraiato, dato che il piede ingessato non gli consentiva di fare niente... scrivere al computer sarebbe stato possibile, ma era talmente scazzato che aveva deciso di dormire tutto il giorno.
Il piede guariva, ma il girovita cresceva e la cintura tirava. In compenso, il morale cominciava a rialzarsi, a differenza del pisello.
L'appuntamento con l'ortopedico era sempre più vicino. Basile era visibilmente emozionato, al punto che l'intestino collassò e lo sfintere si irrigidì.
Gli prese anche l'herpes labiale da stress. La sua bocca diventò tipo quelle di Ornella Vanoni e Alba Parietti, ma con un bubbone giallo. Tra le chiappe aveva chiare escoriazioni dovute agli elastici delle mutande che si erano deformati. Stava provando a sgranchirsi quando le mutante scesero fino sotto i ginocchi. Colpa delle sgommate più pesanti delle scoregge, quelle che lasciano segni indelebili anche sul sedile dell'auto, talmente potenti da gonfiare gli airbag posti sotto

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