Home Forum
Oggi è 22/12/2024, 8:37


Regole del forum


  1. Non si possono postare due messaggi consecutivi
  2. Bisogna inserire 4 parole (sono comprese anche articoli, preposizioni etc.. sono esclusi i segni di punteggiatura)
  3. Non bisogna inserire né MENO né PIU' di 4 parole!!!!!
  4. Date libero sfogo alla vostra fantasia
  5. Si copia il testo del messaggio formandone uno nuovo, aggiungendo in fondo le 4 nuove parole...



Apri un nuovo argomento Questo argomento è bloccato, non puoi modificare o inviare ulteriori messaggi.  [ 120 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 7, 8, 9, 10, 11, 12  Prossimo
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 45 - La Barboncella
MessaggioInviato: 11/11/2010, 16:18 
Avatar utente
Livello Arma - OldGun
Livello Arma - OldGun
Non connesso

Iscritto il: 22/05/2009, 16:30
Messaggi: 7028
li scontri per accaparrarsi le grazie di Zambriella (detta anche "La Barboncella") continuarono per anni.
Il più accanito dei contendenti era Mexsimo Decimo Meridio detto "L' Uruk Hai" o anche "er pacioso de noantri". Questo individuo capeggiava un'orda di calcitristi trans che sporadicamente si trovavano a coniare monete false da due soldi fondendo ferracci vecchi forniti dalla AREVA T&D.
Queste monete emanavano raggi gamma e neutroni.
Intanto nelle vicine valli Zabriella metteva in mostra le "lune della felicità" prendendo il sole seminuda sotto gli occhi di un'arrapato Giorgio Nastrota, felice di riportargli il reggiseno dimenticato a casa sua durante la seduta per il collaudo Eminflex, che era andato male inquanto i due decisero di utilizzare la lavatrice anzichè il materasso...della serie "famolo strano".
Fu allora che entrò, senza bussare, il "gatto delle nevi" dotato di pelliccia grigia, bermuda rosa e infradito, che inorridito dalla presenza del Nastrota esclamò :
" Ma da quando hai avuto accesso a questo luogo, non hai già fatto abbastanza danni?"
Nel frattempo, in altre zone n-dimensionali, lo spazio-tempo fluttuava per i caszi suoi senza rispettare la parità CPT, quindi succedeva sovente che la barboncella viaggiava in controtendenza rispetto ai desideri della popolazione indigena che avrebbe voluto vederla svestirsi su richiesta del loro capo UrukHai.
Quest'atteggiamento offese gli elfi che stavano installando un turbogas per surriscaldare l'ambiente in modo da far denudare tutte, ma la tenace Barboncella , inaspettatamente, battè le altre sul tempo calandosi il perizoma altezza ginocchia; la reazione dei boscimani, noti sostenitori del pudismo, furono ambigue, infatti stapparono una busta di Tavernello per innaffiare la cicoria , accesero un compressore e soffiarono aria per raffreddare i bollenti ardori delle provocanti donzelle.
Ma la Barboncella insistette, superò il comune senso del pudore attirando gli uomini con balli di gruppo che prevedevano l'uso di un fortissimo allucinogeno che potenziava il desiderio di 12 volte..
Fu proprio allora che Artemisia intervenne consegnando 3 damiginane di Ayahuasca, aromatizzata al finocchio eugubino, da vaporizzare tramite Canadair sugli asili infantili per prevenire l'affezione da desiderio.
Artemisia era la soprintendente che non s'intendeva di niente, mentre la direttrice persecutrice, si chiamava Beatrice Chiappadoro ed esaudiva i desideri di chiunque si fosse presentato con un ventilatore a 52 lame.
Queste signore perseguitavano i calciatori dell'Inter seguendoli all'allenamento fin dentro le docce, per spegnergli la caldaia ed aspettare

_________________
"La conoscenza è sapere che un pomodoro è un frutto; la saggezza è sapere di non doverlo mettere in una macedonia di frutta." Brian O'Driscoll


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 45 - La Barboncella
MessaggioInviato: 11/11/2010, 19:03 
Avatar utente
Livello Arma - OldGun
Livello Arma - OldGun
Non connesso

Iscritto il: 01/08/2008, 10:33
Messaggi: 5604
li scontri per accaparrarsi le grazie di Zambriella (detta anche "La Barboncella") continuarono per anni.
Il più accanito dei contendenti era Mexsimo Decimo Meridio detto "L' Uruk Hai" o anche "er pacioso de noantri". Questo individuo capeggiava un'orda di calcitristi trans che sporadicamente si trovavano a coniare monete false da due soldi fondendo ferracci vecchi forniti dalla AREVA T&D.
Queste monete emanavano raggi gamma e neutroni.
Intanto nelle vicine valli Zabriella metteva in mostra le "lune della felicità" prendendo il sole seminuda sotto gli occhi di un'arrapato Giorgio Nastrota, felice di riportargli il reggiseno dimenticato a casa sua durante la seduta per il collaudo Eminflex, che era andato male inquanto i due decisero di utilizzare la lavatrice anzichè il materasso...della serie "famolo strano".
Fu allora che entrò, senza bussare, il "gatto delle nevi" dotato di pelliccia grigia, bermuda rosa e infradito, che inorridito dalla presenza del Nastrota esclamò :
" Ma da quando hai avuto accesso a questo luogo, non hai già fatto abbastanza danni?"
Nel frattempo, in altre zone n-dimensionali, lo spazio-tempo fluttuava per i caszi suoi senza rispettare la parità CPT, quindi succedeva sovente che la barboncella viaggiava in controtendenza rispetto ai desideri della popolazione indigena che avrebbe voluto vederla svestirsi su richiesta del loro capo UrukHai.
Quest'atteggiamento offese gli elfi che stavano installando un turbogas per surriscaldare l'ambiente in modo da far denudare tutte, ma la tenace Barboncella , inaspettatamente, battè le altre sul tempo calandosi il perizoma altezza ginocchia; la reazione dei boscimani, noti sostenitori del pudismo, furono ambigue, infatti stapparono una busta di Tavernello per innaffiare la cicoria , accesero un compressore e soffiarono aria per raffreddare i bollenti ardori delle provocanti donzelle.
Ma la Barboncella insistette, superò il comune senso del pudore attirando gli uomini con balli di gruppo che prevedevano l'uso di un fortissimo allucinogeno che potenziava il desiderio di 12 volte..
Fu proprio allora che Artemisia intervenne consegnando 3 damiginane di Ayahuasca, aromatizzata al finocchio eugubino, da vaporizzare tramite Canadair sugli asili infantili per prevenire l'affezione da desiderio.
Artemisia era la soprintendente che non s'intendeva di niente, mentre la direttrice persecutrice, si chiamava Beatrice Chiappadoro ed esaudiva i desideri di chiunque si fosse presentato con un ventilatore a 52 lame.
Queste signore perseguitavano i calciatori dell'Inter seguendoli all'allenamento fin dentro le docce, per spegnergli la caldaia ed aspettare che i capezzoli di Benitez


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 45 - La Barboncella
MessaggioInviato: 11/11/2010, 19:28 
Avatar utente
Livello arma - MARRACCIO
Livello arma - MARRACCIO
Non connesso

Iscritto il: 16/05/2008, 21:32
Messaggi: 3695
li scontri per accaparrarsi le grazie di Zambriella (detta anche "La Barboncella") continuarono per anni.
Il più accanito dei contendenti era Mexsimo Decimo Meridio detto "L' Uruk Hai" o anche "er pacioso de noantri". Questo individuo capeggiava un'orda di calcitristi trans che sporadicamente si trovavano a coniare monete false da due soldi fondendo ferracci vecchi forniti dalla AREVA T&D.
Queste monete emanavano raggi gamma e neutroni.
Intanto nelle vicine valli Zabriella metteva in mostra le "lune della felicità" prendendo il sole seminuda sotto gli occhi di un'arrapato Giorgio Nastrota, felice di riportargli il reggiseno dimenticato a casa sua durante la seduta per il collaudo Eminflex, che era andato male inquanto i due decisero di utilizzare la lavatrice anzichè il materasso...della serie "famolo strano".
Fu allora che entrò, senza bussare, il "gatto delle nevi" dotato di pelliccia grigia, bermuda rosa e infradito, che inorridito dalla presenza del Nastrota esclamò :
" Ma da quando hai avuto accesso a questo luogo, non hai già fatto abbastanza danni?"
Nel frattempo, in altre zone n-dimensionali, lo spazio-tempo fluttuava per i caszi suoi senza rispettare la parità CPT, quindi succedeva sovente che la barboncella viaggiava in controtendenza rispetto ai desideri della popolazione indigena che avrebbe voluto vederla svestirsi su richiesta del loro capo UrukHai.
Quest'atteggiamento offese gli elfi che stavano installando un turbogas per surriscaldare l'ambiente in modo da far denudare tutte, ma la tenace Barboncella , inaspettatamente, battè le altre sul tempo calandosi il perizoma altezza ginocchia; la reazione dei boscimani, noti sostenitori del pudismo, furono ambigue, infatti stapparono una busta di Tavernello per innaffiare la cicoria , accesero un compressore e soffiarono aria per raffreddare i bollenti ardori delle provocanti donzelle.
Ma la Barboncella insistette, superò il comune senso del pudore attirando gli uomini con balli di gruppo che prevedevano l'uso di un fortissimo allucinogeno che potenziava il desiderio di 12 volte..
Fu proprio allora che Artemisia intervenne consegnando 3 damiginane di Ayahuasca, aromatizzata al finocchio eugubino, da vaporizzare tramite Canadair sugli asili infantili per prevenire l'affezione da desiderio.
Artemisia era la soprintendente che non s'intendeva di niente, mentre la direttrice persecutrice, si chiamava Beatrice Chiappadoro ed esaudiva i desideri di chiunque si fosse presentato con un ventilatore a 52 lame.
Queste signore perseguitavano i calciatori dell'Inter seguendoli all'allenamento fin dentro le docce, per spegnergli la caldaia ed aspettare che i capezzoli di Benitez diventassero grossi come pandori

_________________
Immagine


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 45 - La Barboncella
MessaggioInviato: 11/11/2010, 23:36 
Avatar utente
Livello Arma - OldGun
Livello Arma - OldGun
Non connesso

Iscritto il: 13/05/2008, 11:44
Messaggi: 6513
Località: "Il paesello"
li scontri per accaparrarsi le grazie di Zambriella (detta anche "La Barboncella") continuarono per anni.
Il più accanito dei contendenti era Mexsimo Decimo Meridio detto "L' Uruk Hai" o anche "er pacioso de noantri". Questo individuo capeggiava un'orda di calcitristi trans che sporadicamente si trovavano a coniare monete false da due soldi fondendo ferracci vecchi forniti dalla AREVA T&D.
Queste monete emanavano raggi gamma e neutroni.
Intanto nelle vicine valli Zabriella metteva in mostra le "lune della felicità" prendendo il sole seminuda sotto gli occhi di un'arrapato Giorgio Nastrota, felice di riportargli il reggiseno dimenticato a casa sua durante la seduta per il collaudo Eminflex, che era andato male inquanto i due decisero di utilizzare la lavatrice anzichè il materasso...della serie "famolo strano".
Fu allora che entrò, senza bussare, il "gatto delle nevi" dotato di pelliccia grigia, bermuda rosa e infradito, che inorridito dalla presenza del Nastrota esclamò :
" Ma da quando hai avuto accesso a questo luogo, non hai già fatto abbastanza danni?"
Nel frattempo, in altre zone n-dimensionali, lo spazio-tempo fluttuava per i caszi suoi senza rispettare la parità CPT, quindi succedeva sovente che la barboncella viaggiava in controtendenza rispetto ai desideri della popolazione indigena che avrebbe voluto vederla svestirsi su richiesta del loro capo UrukHai.
Quest'atteggiamento offese gli elfi che stavano installando un turbogas per surriscaldare l'ambiente in modo da far denudare tutte, ma la tenace Barboncella , inaspettatamente, battè le altre sul tempo calandosi il perizoma altezza ginocchia; la reazione dei boscimani, noti sostenitori del pudismo, furono ambigue, infatti stapparono una busta di Tavernello per innaffiare la cicoria , accesero un compressore e soffiarono aria per raffreddare i bollenti ardori delle provocanti donzelle.
Ma la Barboncella insistette, superò il comune senso del pudore attirando gli uomini con balli di gruppo che prevedevano l'uso di un fortissimo allucinogeno che potenziava il desiderio di 12 volte..
Fu proprio allora che Artemisia intervenne consegnando 3 damiginane di Ayahuasca, aromatizzata al finocchio eugubino, da vaporizzare tramite Canadair sugli asili infantili per prevenire l'affezione da desiderio.
Artemisia era la soprintendente che non s'intendeva di niente, mentre la direttrice persecutrice, si chiamava Beatrice Chiappadoro ed esaudiva i desideri di chiunque si fosse presentato con un ventilatore a 52 lame.
Queste signore perseguitavano i calciatori dell'Inter seguendoli all'allenamento fin dentro le docce, per spegnergli la caldaia ed aspettare che i capezzoli di Benitez diventassero grossi come pandori per poi applicargli dei fori

_________________
Immagine


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 45 - La Barboncella
MessaggioInviato: 12/11/2010, 0:47 
Avatar utente
SuperStar
SuperStar
Non connesso

Iscritto il: 29/04/2008, 2:45
Messaggi: 28301
li scontri per accaparrarsi le grazie di Zambriella (detta anche "La Barboncella") continuarono per anni.
Il più accanito dei contendenti era Mexsimo Decimo Meridio detto "L' Uruk Hai" o anche "er pacioso de noantri". Questo individuo capeggiava un'orda di calcitristi trans che sporadicamente si trovavano a coniare monete false da due soldi fondendo ferracci vecchi forniti dalla AREVA T&D.
Queste monete emanavano raggi gamma e neutroni.
Intanto nelle vicine valli Zabriella metteva in mostra le "lune della felicità" prendendo il sole seminuda sotto gli occhi di un'arrapato Giorgio Nastrota, felice di riportargli il reggiseno dimenticato a casa sua durante la seduta per il collaudo Eminflex, che era andato male inquanto i due decisero di utilizzare la lavatrice anzichè il materasso...della serie "famolo strano".
Fu allora che entrò, senza bussare, il "gatto delle nevi" dotato di pelliccia grigia, bermuda rosa e infradito, che inorridito dalla presenza del Nastrota esclamò :
" Ma da quando hai avuto accesso a questo luogo, non hai già fatto abbastanza danni?"
Nel frattempo, in altre zone n-dimensionali, lo spazio-tempo fluttuava per i caszi suoi senza rispettare la parità CPT, quindi succedeva sovente che la barboncella viaggiava in controtendenza rispetto ai desideri della popolazione indigena che avrebbe voluto vederla svestirsi su richiesta del loro capo UrukHai.
Quest'atteggiamento offese gli elfi che stavano installando un turbogas per surriscaldare l'ambiente in modo da far denudare tutte, ma la tenace Barboncella , inaspettatamente, battè le altre sul tempo calandosi il perizoma altezza ginocchia; la reazione dei boscimani, noti sostenitori del pudismo, furono ambigue, infatti stapparono una busta di Tavernello per innaffiare la cicoria , accesero un compressore e soffiarono aria per raffreddare i bollenti ardori delle provocanti donzelle.
Ma la Barboncella insistette, superò il comune senso del pudore attirando gli uomini con balli di gruppo che prevedevano l'uso di un fortissimo allucinogeno che potenziava il desiderio di 12 volte..
Fu proprio allora che Artemisia intervenne consegnando 3 damiginane di Ayahuasca, aromatizzata al finocchio eugubino, da vaporizzare tramite Canadair sugli asili infantili per prevenire l'affezione da desiderio.
Artemisia era la soprintendente che non s'intendeva di niente, mentre la direttrice persecutrice, si chiamava Beatrice Chiappadoro ed esaudiva i desideri di chiunque si fosse presentato con un ventilatore a 52 lame.
Queste signore perseguitavano i calciatori dell'Inter seguendoli all'allenamento fin dentro le docce, per spegnergli la caldaia ed aspettare che i capezzoli di Benitez diventassero grossi come pandori per poi applicargli ,con dei fori, due campanacci tirolesi !!!

_________________
... o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo ....


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 45 - La Barboncella
MessaggioInviato: 12/11/2010, 0:48 
Avatar utente
Livello Arma - OldGun
Livello Arma - OldGun
Non connesso

Iscritto il: 13/05/2008, 11:44
Messaggi: 6513
Località: "Il paesello"
li scontri per accaparrarsi le grazie di Zambriella (detta anche "La Barboncella") continuarono per anni.
Il più accanito dei contendenti era Mexsimo Decimo Meridio detto "L' Uruk Hai" o anche "er pacioso de noantri". Questo individuo capeggiava un'orda di calcitristi trans che sporadicamente si trovavano a coniare monete false da due soldi fondendo ferracci vecchi forniti dalla AREVA T&D.
Queste monete emanavano raggi gamma e neutroni.
Intanto nelle vicine valli Zabriella metteva in mostra le "lune della felicità" prendendo il sole seminuda sotto gli occhi di un'arrapato Giorgio Nastrota, felice di riportargli il reggiseno dimenticato a casa sua durante la seduta per il collaudo Eminflex, che era andato male inquanto i due decisero di utilizzare la lavatrice anzichè il materasso...della serie "famolo strano".
Fu allora che entrò, senza bussare, il "gatto delle nevi" dotato di pelliccia grigia, bermuda rosa e infradito, che inorridito dalla presenza del Nastrota esclamò :
" Ma da quando hai avuto accesso a questo luogo, non hai già fatto abbastanza danni?"
Nel frattempo, in altre zone n-dimensionali, lo spazio-tempo fluttuava per i caszi suoi senza rispettare la parità CPT, quindi succedeva sovente che la barboncella viaggiava in controtendenza rispetto ai desideri della popolazione indigena che avrebbe voluto vederla svestirsi su richiesta del loro capo UrukHai.
Quest'atteggiamento offese gli elfi che stavano installando un turbogas per surriscaldare l'ambiente in modo da far denudare tutte, ma la tenace Barboncella , inaspettatamente, battè le altre sul tempo calandosi il perizoma altezza ginocchia; la reazione dei boscimani, noti sostenitori del pudismo, furono ambigue, infatti stapparono una busta di Tavernello per innaffiare la cicoria , accesero un compressore e soffiarono aria per raffreddare i bollenti ardori delle provocanti donzelle.
Ma la Barboncella insistette, superò il comune senso del pudore attirando gli uomini con balli di gruppo che prevedevano l'uso di un fortissimo allucinogeno che potenziava il desiderio di 12 volte..
Fu proprio allora che Artemisia intervenne consegnando 3 damiginane di Ayahuasca, aromatizzata al finocchio eugubino, da vaporizzare tramite Canadair sugli asili infantili per prevenire l'affezione da desiderio.
Artemisia era la soprintendente che non s'intendeva di niente, mentre la direttrice persecutrice, si chiamava Beatrice Chiappadoro ed esaudiva i desideri di chiunque si fosse presentato con un ventilatore a 52 lame.
Queste signore perseguitavano i calciatori dell'Inter seguendoli all'allenamento fin dentro le docce, per spegnergli la caldaia ed aspettare che i capezzoli di Benitez diventassero grossi come pandori per poi applicargli ,con dei fori, due campanacci tirolesi che rimanevan sempre appesi!!!

_________________
Immagine


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 45 - La Barboncella
MessaggioInviato: 12/11/2010, 0:55 
Avatar utente
SuperStar
SuperStar
Non connesso

Iscritto il: 29/04/2008, 2:45
Messaggi: 28301
li scontri per accaparrarsi le grazie di Zambriella (detta anche "La Barboncella") continuarono per anni.
Il più accanito dei contendenti era Mexsimo Decimo Meridio detto "L' Uruk Hai" o anche "er pacioso de noantri". Questo individuo capeggiava un'orda di calcitristi trans che sporadicamente si trovavano a coniare monete false da due soldi fondendo ferracci vecchi forniti dalla AREVA T&D.
Queste monete emanavano raggi gamma e neutroni.
Intanto nelle vicine valli Zabriella metteva in mostra le "lune della felicità" prendendo il sole seminuda sotto gli occhi di un'arrapato Giorgio Nastrota, felice di riportargli il reggiseno dimenticato a casa sua durante la seduta per il collaudo Eminflex, che era andato male inquanto i due decisero di utilizzare la lavatrice anzichè il materasso...della serie "famolo strano".
Fu allora che entrò, senza bussare, il "gatto delle nevi" dotato di pelliccia grigia, bermuda rosa e infradito, che inorridito dalla presenza del Nastrota esclamò :
" Ma da quando hai avuto accesso a questo luogo, non hai già fatto abbastanza danni?"
Nel frattempo, in altre zone n-dimensionali, lo spazio-tempo fluttuava per i caszi suoi senza rispettare la parità CPT, quindi succedeva sovente che la barboncella viaggiava in controtendenza rispetto ai desideri della popolazione indigena che avrebbe voluto vederla svestirsi su richiesta del loro capo UrukHai.
Quest'atteggiamento offese gli elfi che stavano installando un turbogas per surriscaldare l'ambiente in modo da far denudare tutte, ma la tenace Barboncella , inaspettatamente, battè le altre sul tempo calandosi il perizoma altezza ginocchia; la reazione dei boscimani, noti sostenitori del pudismo, furono ambigue, infatti stapparono una busta di Tavernello per innaffiare la cicoria , accesero un compressore e soffiarono aria per raffreddare i bollenti ardori delle provocanti donzelle.
Ma la Barboncella insistette, superò il comune senso del pudore attirando gli uomini con balli di gruppo che prevedevano l'uso di un fortissimo allucinogeno che potenziava il desiderio di 12 volte..
Fu proprio allora che Artemisia intervenne consegnando 3 damiginane di Ayahuasca, aromatizzata al finocchio eugubino, da vaporizzare tramite Canadair sugli asili infantili per prevenire l'affezione da desiderio.
Artemisia era la soprintendente che non s'intendeva di niente, mentre la direttrice persecutrice, si chiamava Beatrice Chiappadoro ed esaudiva i desideri di chiunque si fosse presentato con un ventilatore a 52 lame.
Queste signore perseguitavano i calciatori dell'Inter seguendoli all'allenamento fin dentro le docce, per spegnergli la caldaia ed aspettare che i capezzoli di Benitez diventassero grossi come pandori per poi applicargli ,con dei fori, due campanacci tirolesi che rimanevan sempre appesi!!!
Così conciato il Mister

_________________
... o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo ....


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 45 - La Barboncella
MessaggioInviato: 12/11/2010, 0:58 
Avatar utente
Livello Arma - OldGun
Livello Arma - OldGun
Non connesso

Iscritto il: 13/05/2008, 11:44
Messaggi: 6513
Località: "Il paesello"
li scontri per accaparrarsi le grazie di Zambriella (detta anche "La Barboncella") continuarono per anni.
Il più accanito dei contendenti era Mexsimo Decimo Meridio detto "L' Uruk Hai" o anche "er pacioso de noantri". Questo individuo capeggiava un'orda di calcitristi trans che sporadicamente si trovavano a coniare monete false da due soldi fondendo ferracci vecchi forniti dalla AREVA T&D.
Queste monete emanavano raggi gamma e neutroni.
Intanto nelle vicine valli Zabriella metteva in mostra le "lune della felicità" prendendo il sole seminuda sotto gli occhi di un'arrapato Giorgio Nastrota, felice di riportargli il reggiseno dimenticato a casa sua durante la seduta per il collaudo Eminflex, che era andato male inquanto i due decisero di utilizzare la lavatrice anzichè il materasso...della serie "famolo strano".
Fu allora che entrò, senza bussare, il "gatto delle nevi" dotato di pelliccia grigia, bermuda rosa e infradito, che inorridito dalla presenza del Nastrota esclamò :
" Ma da quando hai avuto accesso a questo luogo, non hai già fatto abbastanza danni?"
Nel frattempo, in altre zone n-dimensionali, lo spazio-tempo fluttuava per i caszi suoi senza rispettare la parità CPT, quindi succedeva sovente che la barboncella viaggiava in controtendenza rispetto ai desideri della popolazione indigena che avrebbe voluto vederla svestirsi su richiesta del loro capo UrukHai.
Quest'atteggiamento offese gli elfi che stavano installando un turbogas per surriscaldare l'ambiente in modo da far denudare tutte, ma la tenace Barboncella , inaspettatamente, battè le altre sul tempo calandosi il perizoma altezza ginocchia; la reazione dei boscimani, noti sostenitori del pudismo, furono ambigue, infatti stapparono una busta di Tavernello per innaffiare la cicoria , accesero un compressore e soffiarono aria per raffreddare i bollenti ardori delle provocanti donzelle.
Ma la Barboncella insistette, superò il comune senso del pudore attirando gli uomini con balli di gruppo che prevedevano l'uso di un fortissimo allucinogeno che potenziava il desiderio di 12 volte..
Fu proprio allora che Artemisia intervenne consegnando 3 damiginane di Ayahuasca, aromatizzata al finocchio eugubino, da vaporizzare tramite Canadair sugli asili infantili per prevenire l'affezione da desiderio.
Artemisia era la soprintendente che non s'intendeva di niente, mentre la direttrice persecutrice, si chiamava Beatrice Chiappadoro ed esaudiva i desideri di chiunque si fosse presentato con un ventilatore a 52 lame.
Queste signore perseguitavano i calciatori dell'Inter seguendoli all'allenamento fin dentro le docce, per spegnergli la caldaia ed aspettare che i capezzoli di Benitez diventassero grossi come pandori per poi applicargli ,con dei fori, due campanacci tirolesi che rimanevan sempre appesi!!!
Così conciato il Mister Benitez somigliava a Nunez

_________________
Immagine


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 45 - La Barboncella
MessaggioInviato: 12/11/2010, 1:01 
Avatar utente
SuperStar
SuperStar
Non connesso

Iscritto il: 29/04/2008, 2:45
Messaggi: 28301
li scontri per accaparrarsi le grazie di Zambriella (detta anche "La Barboncella") continuarono per anni.
Il più accanito dei contendenti era Mexsimo Decimo Meridio detto "L' Uruk Hai" o anche "er pacioso de noantri". Questo individuo capeggiava un'orda di calcitristi trans che sporadicamente si trovavano a coniare monete false da due soldi fondendo ferracci vecchi forniti dalla AREVA T&D.
Queste monete emanavano raggi gamma e neutroni.
Intanto nelle vicine valli Zabriella metteva in mostra le "lune della felicità" prendendo il sole seminuda sotto gli occhi di un'arrapato Giorgio Nastrota, felice di riportargli il reggiseno dimenticato a casa sua durante la seduta per il collaudo Eminflex, che era andato male inquanto i due decisero di utilizzare la lavatrice anzichè il materasso...della serie "famolo strano".
Fu allora che entrò, senza bussare, il "gatto delle nevi" dotato di pelliccia grigia, bermuda rosa e infradito, che inorridito dalla presenza del Nastrota esclamò :
" Ma da quando hai avuto accesso a questo luogo, non hai già fatto abbastanza danni?"
Nel frattempo, in altre zone n-dimensionali, lo spazio-tempo fluttuava per i caszi suoi senza rispettare la parità CPT, quindi succedeva sovente che la barboncella viaggiava in controtendenza rispetto ai desideri della popolazione indigena che avrebbe voluto vederla svestirsi su richiesta del loro capo UrukHai.
Quest'atteggiamento offese gli elfi che stavano installando un turbogas per surriscaldare l'ambiente in modo da far denudare tutte, ma la tenace Barboncella , inaspettatamente, battè le altre sul tempo calandosi il perizoma altezza ginocchia; la reazione dei boscimani, noti sostenitori del pudismo, furono ambigue, infatti stapparono una busta di Tavernello per innaffiare la cicoria , accesero un compressore e soffiarono aria per raffreddare i bollenti ardori delle provocanti donzelle.
Ma la Barboncella insistette, superò il comune senso del pudore attirando gli uomini con balli di gruppo che prevedevano l'uso di un fortissimo allucinogeno che potenziava il desiderio di 12 volte..
Fu proprio allora che Artemisia intervenne consegnando 3 damiginane di Ayahuasca, aromatizzata al finocchio eugubino, da vaporizzare tramite Canadair sugli asili infantili per prevenire l'affezione da desiderio.
Artemisia era la soprintendente che non s'intendeva di niente, mentre la direttrice persecutrice, si chiamava Beatrice Chiappadoro ed esaudiva i desideri di chiunque si fosse presentato con un ventilatore a 52 lame.
Queste signore perseguitavano i calciatori dell'Inter seguendoli all'allenamento fin dentro le docce, per spegnergli la caldaia ed aspettare che i capezzoli di Benitez diventassero grossi come pandori per poi applicargli ,con dei fori, due campanacci tirolesi che rimanevan sempre appesi!!!
Così conciato il Mister Benitez somigliava più a Belen Rodriguez che a Nunez

_________________
... o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo ....


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 45 - La Barboncella
MessaggioInviato: 12/11/2010, 1:04 
Avatar utente
Livello Arma - OldGun
Livello Arma - OldGun
Non connesso

Iscritto il: 13/05/2008, 11:44
Messaggi: 6513
Località: "Il paesello"
li scontri per accaparrarsi le grazie di Zambriella (detta anche "La Barboncella") continuarono per anni.
Il più accanito dei contendenti era Mexsimo Decimo Meridio detto "L' Uruk Hai" o anche "er pacioso de noantri". Questo individuo capeggiava un'orda di calcitristi trans che sporadicamente si trovavano a coniare monete false da due soldi fondendo ferracci vecchi forniti dalla AREVA T&D.
Queste monete emanavano raggi gamma e neutroni.
Intanto nelle vicine valli Zabriella metteva in mostra le "lune della felicità" prendendo il sole seminuda sotto gli occhi di un'arrapato Giorgio Nastrota, felice di riportargli il reggiseno dimenticato a casa sua durante la seduta per il collaudo Eminflex, che era andato male inquanto i due decisero di utilizzare la lavatrice anzichè il materasso...della serie "famolo strano".
Fu allora che entrò, senza bussare, il "gatto delle nevi" dotato di pelliccia grigia, bermuda rosa e infradito, che inorridito dalla presenza del Nastrota esclamò :
" Ma da quando hai avuto accesso a questo luogo, non hai già fatto abbastanza danni?"
Nel frattempo, in altre zone n-dimensionali, lo spazio-tempo fluttuava per i caszi suoi senza rispettare la parità CPT, quindi succedeva sovente che la barboncella viaggiava in controtendenza rispetto ai desideri della popolazione indigena che avrebbe voluto vederla svestirsi su richiesta del loro capo UrukHai.
Quest'atteggiamento offese gli elfi che stavano installando un turbogas per surriscaldare l'ambiente in modo da far denudare tutte, ma la tenace Barboncella , inaspettatamente, battè le altre sul tempo calandosi il perizoma altezza ginocchia; la reazione dei boscimani, noti sostenitori del pudismo, furono ambigue, infatti stapparono una busta di Tavernello per innaffiare la cicoria , accesero un compressore e soffiarono aria per raffreddare i bollenti ardori delle provocanti donzelle.
Ma la Barboncella insistette, superò il comune senso del pudore attirando gli uomini con balli di gruppo che prevedevano l'uso di un fortissimo allucinogeno che potenziava il desiderio di 12 volte..
Fu proprio allora che Artemisia intervenne consegnando 3 damiginane di Ayahuasca, aromatizzata al finocchio eugubino, da vaporizzare tramite Canadair sugli asili infantili per prevenire l'affezione da desiderio.
Artemisia era la soprintendente che non s'intendeva di niente, mentre la direttrice persecutrice, si chiamava Beatrice Chiappadoro ed esaudiva i desideri di chiunque si fosse presentato con un ventilatore a 52 lame.
Queste signore perseguitavano i calciatori dell'Inter seguendoli all'allenamento fin dentro le docce, per spegnergli la caldaia ed aspettare che i capezzoli di Benitez diventassero grossi come pandori per poi applicargli ,con dei fori, due campanacci tirolesi che rimanevan sempre appesi!!!
Così conciato il Mister Benitez somigliava più a Belen Rodriguez che a un maialino con il pizzo

_________________
Immagine


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Questo argomento è bloccato, non puoi modificare o inviare ulteriori messaggi.  [ 120 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 7, 8, 9, 10, 11, 12  Prossimo


Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 8 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  


Template based on WoWMaevahEmpire • Modded by Marcio, Graphic by Tritaz
Powered by phpBB © 2000, 2002, 2005, 2007 phpBB Group
Traduzione Italiana phpBB.it

© 2002-2013 AgriLan
[ Time : 0.363s | 16 Queries | GZIP : Off ]



AntiCheatAlliance