Mirta Merlino e Belzebù si recarono in India, terra nota per la Samosa, il Pollo Tandoori e le teste di lucertola fritte. Durante il tragitto incontrarono le "anime del purgatorio", ma non quello di Dante, bensì quelle del casello autostradale di Busto Arsizio. Si accodarono in fila indiana come il resto degli autisti, bestemmiando, strombazzando il clacson ed ascoltando Radio Maria. Andavano talmente piano che qualcuno scese e calciò un pallone, facendo nascere una partita in segno di disprezzo per le lunghe attese, creando il torneo scapoli contro coppie di fatto, ma nessuno era intenzionato a partecipare. Verso le 14.30 Belzebù, innervosito per il caldo, prese iniziativa. Caricò sulle sue spalle la Mirta, mise in un sacco di juta un marraccio, beni di prima necessità e cominciò a camminare. Dato che l'India distava qualche migliaia di chilometri, a occhio e croce 8.000, considerarono l'idea di prendere un Boeing 747 a noleggio e si diressero verso il Tempio di Meenakshi, impiegando circa 9 ore. All'atteraggio vennero accolti dal caldo ventoso del Niño profumoso di cardamomo e si eccitarono al pensiero di poter finalmente fare una bella sauna bollente alle terme di Sundareswarar. Per l'occasione acquistarono una lozione balsamica al mentolo, delle babbucce in Kashmir, ed una copia del manuale delle giovani marmotte. La perfetta combinazione di oggetti da portare nell'ambiente delle lanterne rosse, dove li aspettava Augusto Minzolini, completamente nudo, ma con la bibbia nei palmi delle mani ed il pollice alto in segno di gradimento. Belzebù si eccitò, ma inorridì pensando che probabilmente la Bibbia fosse un regalo per distoglierlo dai problemi che lo avevano condotto in quel posto afoso. Mirta invece rimase a bocca aperta, mentre le parti basse del Minzolini scivolarono più in basso fino all'altezza delle ginocchia. Aveva scoperto improvvisamente una vera ed irresistibile attrazione per il succo concentrato di mangostano, che aveva sìa proprietà lassative e curative, ma serviva soprattutto contro i radicali liberi e per alleviare i calli ai testicoli. Minzolini nel frattempo iniziò a recuperare un pò della sua forza per poter compiere la famosa "Maratona Mentana" in vista delle elezioni previste a settembre, ma aveva questo fastidioso disturbo dei calli, che avrebbe potuto risolvere solo grazie al succo di mela marcia e frizionando i testicoli con la buccia di mangostano!!! Così, quando vide Mirta, si sfilò la cinta
_________________ ......"Solo perché non capite certe cose non significa che siano sbagliate"......
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