Home Forum
Oggi è 22/12/2024, 12:23


Regole del forum


  1. Non si possono postare due messaggi consecutivi
  2. Bisogna inserire 4 parole (sono comprese anche articoli, preposizioni etc.. sono esclusi i segni di punteggiatura)
  3. Non bisogna inserire né MENO né PIU' di 4 parole!!!!!
  4. Date libero sfogo alla vostra fantasia
  5. Si copia il testo del messaggio formandone uno nuovo, aggiungendo in fondo le 4 nuove parole...



Apri un nuovo argomento Questo argomento è bloccato, non puoi modificare o inviare ulteriori messaggi.  [ 118 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 8, 9, 10, 11, 12
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 60 - Il tuffo nel Bicchiere
MessaggioInviato: 14/03/2013, 10:12 
Avatar utente
Livello Arma - OldGun
Livello Arma - OldGun
Non connesso

Iscritto il: 22/05/2009, 16:30
Messaggi: 7028
In quegli anni, nei bar, andava di moda una strana disciplina: Salire in piedi sul bancone per tentare di tuffarsi dentro ad un bicchiere; di questo sport esisteva una variante chiamata " il salto della quaglia": consisteva nell'aspettare con pazienza che un avventore orinasse in una mangiatoia posizionata perfettamente al centro della piazza di "Briaconeira", avvicinarsi furtivi alle spalle e riuscire a urinare, a nostra volta, addosso o nella tasca posteriore dell'avversario che si trovava a portata di pisello.
A questo punto i componenti della squadra "Corto ma storto" decisero di barare mescolando il chili con molte gocce di Guttalcul, facendo in modo che lo stimolo urinario si confondesse con una miscela di sensazioni ambigue quali : l'ansia che cominciava a salire perchè s'era fatto tardi, l'esaurimento dovuto al troppo sesso autoinflitto, la cecità conseguente, il prurito al terzo metacarpo e la gengivite.
Tuttavia, anche se sottoposti a severi criteri antidoping, i nostri eroi bypassarono i controlli somministrandosi ingenti dosi di tritazoloide: unica controidicazione di tale sostanza l'impossibilta' di 'tenerla' dentro se non tappando definitivamente il foro di uscita con un cavatappi arruginito.
Il giorno di carnevale le squadre però riuscirono a passare il test anti-doping tramite un metodo apparentemente meno doloroso, mascherando il cavatappi precedentemente verniciato con il Flatting, tra le terga della stagista Monica Lewinsky.
Intanto le squadre annusarono a turno le scarpe del millepiedi (era soprannominato così l'arbitro) per capire a quale fragranza assomigliasse il fetore che emanavano, ma non si accorsero che il tempo era finito e così si spensero anche gli ultimi baluardi di quel glorioso sport.
Da quel giorno a Bagnoregio governarono Mario Monti e Luigi Pianura, meglio conosciuti come "duo comico Mammuth" che introdussero la tassa comunale sulla prima moglie equivalente al 69 permille (se ancora vergine) del valore della lavastoviglie meno il costo di manutenzione.
Questa tassa serviva a pagare il debito lasciato da un predecessore, accumulato per comprare i Saltinpadella Findus di cui ne andava matta l'amante Ruby Rubasoldi.
Le elezioni andarono male perchè nel concitato periodo pre elettorale lo spread del BTP ebbe un'impennata stile "erezione mentulagra" (come quelle solite ad Arcore); inoltre, la notizia delle dimissioni del Papa, causò numerosissimi casi di eccessi alcoolici con conseguenti disturbi intestinali.
Dopo il periodo di disintossicazione, Giovanna Del Giudice e Lawrence D'Arabia cominciarono una partita ad una nuova specialità: "il lancio del nano".
Il primo a essere lanciato fù Silvio Berluscazzo, che atterrò sul terrazzo del noto macellaio Piero Marrazzo che affacciandosi sul terrazzo esclamo`: "Cribbio! una testa di caz*** ".
Il gioco prese un andazzo che mise in imbarazzo un vecchio assai pazzo che tirò fuori il biglietto ferroviario per Milazzo, ma con grande sollazzo un suo amico lo fece scendere alla stazione successiva dove c'era molta gente ad aspettare Teseo, figlio di Etra ed Egeo.
Ma quando scese accadde l'imprevedibile: urtò con il manico della scopa un

_________________
"La conoscenza è sapere che un pomodoro è un frutto; la saggezza è sapere di non doverlo mettere in una macedonia di frutta." Brian O'Driscoll


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 60 - Il tuffo nel Bicchiere
MessaggioInviato: 14/03/2013, 13:17 
Avatar utente
SuperStar
SuperStar
Non connesso

Iscritto il: 29/04/2008, 2:45
Messaggi: 28301
In quegli anni, nei bar, andava di moda una strana disciplina: Salire in piedi sul bancone per tentare di tuffarsi dentro ad un bicchiere; di questo sport esisteva una variante chiamata " il salto della quaglia": consisteva nell'aspettare con pazienza che un avventore orinasse in una mangiatoia posizionata perfettamente al centro della piazza di "Briaconeira", avvicinarsi furtivi alle spalle e riuscire a urinare, a nostra volta, addosso o nella tasca posteriore dell'avversario che si trovava a portata di pisello.
A questo punto i componenti della squadra "Corto ma storto" decisero di barare mescolando il chili con molte gocce di Guttalcul, facendo in modo che lo stimolo urinario si confondesse con una miscela di sensazioni ambigue quali : l'ansia che cominciava a salire perchè s'era fatto tardi, l'esaurimento dovuto al troppo sesso autoinflitto, la cecità conseguente, il prurito al terzo metacarpo e la gengivite.
Tuttavia, anche se sottoposti a severi criteri antidoping, i nostri eroi bypassarono i controlli somministrandosi ingenti dosi di tritazoloide: unica controidicazione di tale sostanza l'impossibilta' di 'tenerla' dentro se non tappando definitivamente il foro di uscita con un cavatappi arruginito.
Il giorno di carnevale le squadre però riuscirono a passare il test anti-doping tramite un metodo apparentemente meno doloroso, mascherando il cavatappi precedentemente verniciato con il Flatting, tra le terga della stagista Monica Lewinsky.
Intanto le squadre annusarono a turno le scarpe del millepiedi (era soprannominato così l'arbitro) per capire a quale fragranza assomigliasse il fetore che emanavano, ma non si accorsero che il tempo era finito e così si spensero anche gli ultimi baluardi di quel glorioso sport.
Da quel giorno a Bagnoregio governarono Mario Monti e Luigi Pianura, meglio conosciuti come "duo comico Mammuth" che introdussero la tassa comunale sulla prima moglie equivalente al 69 permille (se ancora vergine) del valore della lavastoviglie meno il costo di manutenzione.
Questa tassa serviva a pagare il debito lasciato da un predecessore, accumulato per comprare i Saltinpadella Findus di cui ne andava matta l'amante Ruby Rubasoldi.
Le elezioni andarono male perchè nel concitato periodo pre elettorale lo spread del BTP ebbe un'impennata stile "erezione mentulagra" (come quelle solite ad Arcore); inoltre, la notizia delle dimissioni del Papa, causò numerosissimi casi di eccessi alcoolici con conseguenti disturbi intestinali.
Dopo il periodo di disintossicazione, Giovanna Del Giudice e Lawrence D'Arabia cominciarono una partita ad una nuova specialità: "il lancio del nano".
Il primo a essere lanciato fù Silvio Berluscazzo, che atterrò sul terrazzo del noto macellaio Piero Marrazzo che affacciandosi sul terrazzo esclamo`: "Cribbio! una testa di caz*** ".
Il gioco prese un andazzo che mise in imbarazzo un vecchio assai pazzo che tirò fuori il biglietto ferroviario per Milazzo, ma con grande sollazzo un suo amico lo fece scendere alla stazione successiva dove c'era molta gente ad aspettare Teseo, figlio di Etra ed Egeo.
Ma quando scese accadde l'imprevedibile: urtò con il manico della scopa un passante che inciampando finì

_________________
... o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo ....


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 60 - Il tuffo nel Bicchiere
MessaggioInviato: 14/03/2013, 20:03 
Avatar utente
Livello Arma - OldGun
Livello Arma - OldGun
Non connesso

Iscritto il: 01/08/2008, 10:33
Messaggi: 5604
In quegli anni, nei bar, andava di moda una strana disciplina: Salire in piedi sul bancone per tentare di tuffarsi dentro ad un bicchiere; di questo sport esisteva una variante chiamata " il salto della quaglia": consisteva nell'aspettare con pazienza che un avventore orinasse in una mangiatoia posizionata perfettamente al centro della piazza di "Briaconeira", avvicinarsi furtivi alle spalle e riuscire a urinare, a nostra volta, addosso o nella tasca posteriore dell'avversario che si trovava a portata di pisello.
A questo punto i componenti della squadra "Corto ma storto" decisero di barare mescolando il chili con molte gocce di Guttalcul, facendo in modo che lo stimolo urinario si confondesse con una miscela di sensazioni ambigue quali : l'ansia che cominciava a salire perchè s'era fatto tardi, l'esaurimento dovuto al troppo sesso autoinflitto, la cecità conseguente, il prurito al terzo metacarpo e la gengivite.
Tuttavia, anche se sottoposti a severi criteri antidoping, i nostri eroi bypassarono i controlli somministrandosi ingenti dosi di tritazoloide: unica controidicazione di tale sostanza l'impossibilta' di 'tenerla' dentro se non tappando definitivamente il foro di uscita con un cavatappi arruginito.
Il giorno di carnevale le squadre però riuscirono a passare il test anti-doping tramite un metodo apparentemente meno doloroso, mascherando il cavatappi precedentemente verniciato con il Flatting, tra le terga della stagista Monica Lewinsky.
Intanto le squadre annusarono a turno le scarpe del millepiedi (era soprannominato così l'arbitro) per capire a quale fragranza assomigliasse il fetore che emanavano, ma non si accorsero che il tempo era finito e così si spensero anche gli ultimi baluardi di quel glorioso sport.
Da quel giorno a Bagnoregio governarono Mario Monti e Luigi Pianura, meglio conosciuti come "duo comico Mammuth" che introdussero la tassa comunale sulla prima moglie equivalente al 69 permille (se ancora vergine) del valore della lavastoviglie meno il costo di manutenzione.
Questa tassa serviva a pagare il debito lasciato da un predecessore, accumulato per comprare i Saltinpadella Findus di cui ne andava matta l'amante Ruby Rubasoldi.
Le elezioni andarono male perchè nel concitato periodo pre elettorale lo spread del BTP ebbe un'impennata stile "erezione mentulagra" (come quelle solite ad Arcore); inoltre, la notizia delle dimissioni del Papa, causò numerosissimi casi di eccessi alcoolici con conseguenti disturbi intestinali.
Dopo il periodo di disintossicazione, Giovanna Del Giudice e Lawrence D'Arabia cominciarono una partita ad una nuova specialità: "il lancio del nano".
Il primo a essere lanciato fù Silvio Berluscazzo, che atterrò sul terrazzo del noto macellaio Piero Marrazzo che affacciandosi sul terrazzo esclamo`: "Cribbio! una testa di caz*** ".
Il gioco prese un andazzo che mise in imbarazzo un vecchio assai pazzo che tirò fuori il biglietto ferroviario per Milazzo, ma con grande sollazzo un suo amico lo fece scendere alla stazione successiva dove c'era molta gente ad aspettare Teseo, figlio di Etra ed Egeo.
Ma quando scese accadde l'imprevedibile: urtò con il manico della scopa un passante che inciampando finì sulla linea ferroviaria. Incredibilmente


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 60 - Il tuffo nel Bicchiere
MessaggioInviato: 14/03/2013, 20:11 
Avatar utente
SuperStar
SuperStar
Non connesso

Iscritto il: 29/04/2008, 2:45
Messaggi: 28301
In quegli anni, nei bar, andava di moda una strana disciplina: Salire in piedi sul bancone per tentare di tuffarsi dentro ad un bicchiere; di questo sport esisteva una variante chiamata " il salto della quaglia": consisteva nell'aspettare con pazienza che un avventore orinasse in una mangiatoia posizionata perfettamente al centro della piazza di "Briaconeira", avvicinarsi furtivi alle spalle e riuscire a urinare, a nostra volta, addosso o nella tasca posteriore dell'avversario che si trovava a portata di pisello.
A questo punto i componenti della squadra "Corto ma storto" decisero di barare mescolando il chili con molte gocce di Guttalcul, facendo in modo che lo stimolo urinario si confondesse con una miscela di sensazioni ambigue quali : l'ansia che cominciava a salire perchè s'era fatto tardi, l'esaurimento dovuto al troppo sesso autoinflitto, la cecità conseguente, il prurito al terzo metacarpo e la gengivite.
Tuttavia, anche se sottoposti a severi criteri antidoping, i nostri eroi bypassarono i controlli somministrandosi ingenti dosi di tritazoloide: unica controidicazione di tale sostanza l'impossibilta' di 'tenerla' dentro se non tappando definitivamente il foro di uscita con un cavatappi arruginito.
Il giorno di carnevale le squadre però riuscirono a passare il test anti-doping tramite un metodo apparentemente meno doloroso, mascherando il cavatappi precedentemente verniciato con il Flatting, tra le terga della stagista Monica Lewinsky.
Intanto le squadre annusarono a turno le scarpe del millepiedi (era soprannominato così l'arbitro) per capire a quale fragranza assomigliasse il fetore che emanavano, ma non si accorsero che il tempo era finito e così si spensero anche gli ultimi baluardi di quel glorioso sport.
Da quel giorno a Bagnoregio governarono Mario Monti e Luigi Pianura, meglio conosciuti come "duo comico Mammuth" che introdussero la tassa comunale sulla prima moglie equivalente al 69 permille (se ancora vergine) del valore della lavastoviglie meno il costo di manutenzione.
Questa tassa serviva a pagare il debito lasciato da un predecessore, accumulato per comprare i Saltinpadella Findus di cui ne andava matta l'amante Ruby Rubasoldi.
Le elezioni andarono male perchè nel concitato periodo pre elettorale lo spread del BTP ebbe un'impennata stile "erezione mentulagra" (come quelle solite ad Arcore); inoltre, la notizia delle dimissioni del Papa, causò numerosissimi casi di eccessi alcoolici con conseguenti disturbi intestinali.
Dopo il periodo di disintossicazione, Giovanna Del Giudice e Lawrence D'Arabia cominciarono una partita ad una nuova specialità: "il lancio del nano".
Il primo a essere lanciato fù Silvio Berluscazzo, che atterrò sul terrazzo del noto macellaio Piero Marrazzo che affacciandosi sul terrazzo esclamo`: "Cribbio! una testa di caz*** ".
Il gioco prese un andazzo che mise in imbarazzo un vecchio assai pazzo che tirò fuori il biglietto ferroviario per Milazzo, ma con grande sollazzo un suo amico lo fece scendere alla stazione successiva dove c'era molta gente ad aspettare Teseo, figlio di Etra ed Egeo.
Ma quando scese accadde l'imprevedibile: urtò con il manico della scopa un passante che inciampando finì sulla linea ferroviaria.
Incredibilmente pero' apparve dal nulla

_________________
... o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo ....


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 60 - Il tuffo nel Bicchiere
MessaggioInviato: 14/03/2013, 21:07 
Avatar utente
Livello Arma - OldGun
Livello Arma - OldGun
Non connesso

Iscritto il: 01/08/2008, 10:33
Messaggi: 5604
In quegli anni, nei bar, andava di moda una strana disciplina: Salire in piedi sul bancone per tentare di tuffarsi dentro ad un bicchiere; di questo sport esisteva una variante chiamata " il salto della quaglia": consisteva nell'aspettare con pazienza che un avventore orinasse in una mangiatoia posizionata perfettamente al centro della piazza di "Briaconeira", avvicinarsi furtivi alle spalle e riuscire a urinare, a nostra volta, addosso o nella tasca posteriore dell'avversario che si trovava a portata di pisello.
A questo punto i componenti della squadra "Corto ma storto" decisero di barare mescolando il chili con molte gocce di Guttalcul, facendo in modo che lo stimolo urinario si confondesse con una miscela di sensazioni ambigue quali : l'ansia che cominciava a salire perchè s'era fatto tardi, l'esaurimento dovuto al troppo sesso autoinflitto, la cecità conseguente, il prurito al terzo metacarpo e la gengivite.
Tuttavia, anche se sottoposti a severi criteri antidoping, i nostri eroi bypassarono i controlli somministrandosi ingenti dosi di tritazoloide: unica controidicazione di tale sostanza l'impossibilta' di 'tenerla' dentro se non tappando definitivamente il foro di uscita con un cavatappi arruginito.
Il giorno di carnevale le squadre però riuscirono a passare il test anti-doping tramite un metodo apparentemente meno doloroso, mascherando il cavatappi precedentemente verniciato con il Flatting, tra le terga della stagista Monica Lewinsky.
Intanto le squadre annusarono a turno le scarpe del millepiedi (era soprannominato così l'arbitro) per capire a quale fragranza assomigliasse il fetore che emanavano, ma non si accorsero che il tempo era finito e così si spensero anche gli ultimi baluardi di quel glorioso sport.
Da quel giorno a Bagnoregio governarono Mario Monti e Luigi Pianura, meglio conosciuti come "duo comico Mammuth" che introdussero la tassa comunale sulla prima moglie equivalente al 69 permille (se ancora vergine) del valore della lavastoviglie meno il costo di manutenzione.
Questa tassa serviva a pagare il debito lasciato da un predecessore, accumulato per comprare i Saltinpadella Findus di cui ne andava matta l'amante Ruby Rubasoldi.
Le elezioni andarono male perchè nel concitato periodo pre elettorale lo spread del BTP ebbe un'impennata stile "erezione mentulagra" (come quelle solite ad Arcore); inoltre, la notizia delle dimissioni del Papa, causò numerosissimi casi di eccessi alcoolici con conseguenti disturbi intestinali.
Dopo il periodo di disintossicazione, Giovanna Del Giudice e Lawrence D'Arabia cominciarono una partita ad una nuova specialità: "il lancio del nano".
Il primo a essere lanciato fù Silvio Berluscazzo, che atterrò sul terrazzo del noto macellaio Piero Marrazzo che affacciandosi sul terrazzo esclamo`: "Cribbio! una testa di caz*** ".
Il gioco prese un andazzo che mise in imbarazzo un vecchio assai pazzo che tirò fuori il biglietto ferroviario per Milazzo, ma con grande sollazzo un suo amico lo fece scendere alla stazione successiva dove c'era molta gente ad aspettare Teseo, figlio di Etra ed Egeo.
Ma quando scese accadde l'imprevedibile: urtò con il manico della scopa un passante che inciampando finì sulla linea ferroviaria.
Incredibilmente pero' apparve dal nulla il fantasma Maurizio Mosca


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 60 - Il tuffo nel Bicchiere
MessaggioInviato: 14/03/2013, 21:21 
Avatar utente
SuperStar
SuperStar
Non connesso

Iscritto il: 29/04/2008, 2:45
Messaggi: 28301
In quegli anni, nei bar, andava di moda una strana disciplina: Salire in piedi sul bancone per tentare di tuffarsi dentro ad un bicchiere; di questo sport esisteva una variante chiamata " il salto della quaglia": consisteva nell'aspettare con pazienza che un avventore orinasse in una mangiatoia posizionata perfettamente al centro della piazza di "Briaconeira", avvicinarsi furtivi alle spalle e riuscire a urinare, a nostra volta, addosso o nella tasca posteriore dell'avversario che si trovava a portata di pisello.
A questo punto i componenti della squadra "Corto ma storto" decisero di barare mescolando il chili con molte gocce di Guttalcul, facendo in modo che lo stimolo urinario si confondesse con una miscela di sensazioni ambigue quali : l'ansia che cominciava a salire perchè s'era fatto tardi, l'esaurimento dovuto al troppo sesso autoinflitto, la cecità conseguente, il prurito al terzo metacarpo e la gengivite.
Tuttavia, anche se sottoposti a severi criteri antidoping, i nostri eroi bypassarono i controlli somministrandosi ingenti dosi di tritazoloide: unica controidicazione di tale sostanza l'impossibilta' di 'tenerla' dentro se non tappando definitivamente il foro di uscita con un cavatappi arruginito.
Il giorno di carnevale le squadre però riuscirono a passare il test anti-doping tramite un metodo apparentemente meno doloroso, mascherando il cavatappi precedentemente verniciato con il Flatting, tra le terga della stagista Monica Lewinsky.
Intanto le squadre annusarono a turno le scarpe del millepiedi (era soprannominato così l'arbitro) per capire a quale fragranza assomigliasse il fetore che emanavano, ma non si accorsero che il tempo era finito e così si spensero anche gli ultimi baluardi di quel glorioso sport.
Da quel giorno a Bagnoregio governarono Mario Monti e Luigi Pianura, meglio conosciuti come "duo comico Mammuth" che introdussero la tassa comunale sulla prima moglie equivalente al 69 permille (se ancora vergine) del valore della lavastoviglie meno il costo di manutenzione.
Questa tassa serviva a pagare il debito lasciato da un predecessore, accumulato per comprare i Saltinpadella Findus di cui ne andava matta l'amante Ruby Rubasoldi.
Le elezioni andarono male perchè nel concitato periodo pre elettorale lo spread del BTP ebbe un'impennata stile "erezione mentulagra" (come quelle solite ad Arcore); inoltre, la notizia delle dimissioni del Papa, causò numerosissimi casi di eccessi alcoolici con conseguenti disturbi intestinali.
Dopo il periodo di disintossicazione, Giovanna Del Giudice e Lawrence D'Arabia cominciarono una partita ad una nuova specialità: "il lancio del nano".
Il primo a essere lanciato fù Silvio Berluscazzo, che atterrò sul terrazzo del noto macellaio Piero Marrazzo che affacciandosi sul terrazzo esclamo`: "Cribbio! una testa di caz*** ".
Il gioco prese un andazzo che mise in imbarazzo un vecchio assai pazzo che tirò fuori il biglietto ferroviario per Milazzo, ma con grande sollazzo un suo amico lo fece scendere alla stazione successiva dove c'era molta gente ad aspettare Teseo, figlio di Etra ed Egeo.
Ma quando scese accadde l'imprevedibile: urtò con il manico della scopa un passante che inciampando finì sulla linea ferroviaria.
Incredibilmente pero' apparve dal nulla il fantasma di Maurizio Mosca che con un balzo

_________________
... o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo ....


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 60 - Il tuffo nel Bicchiere
MessaggioInviato: 19/03/2013, 10:39 
Avatar utente
Livello Arma - OldGun
Livello Arma - OldGun
Non connesso

Iscritto il: 22/05/2009, 16:30
Messaggi: 7028
In quegli anni, nei bar, andava di moda una strana disciplina: Salire in piedi sul bancone per tentare di tuffarsi dentro ad un bicchiere; di questo sport esisteva una variante chiamata " il salto della quaglia": consisteva nell'aspettare con pazienza che un avventore orinasse in una mangiatoia posizionata perfettamente al centro della piazza di "Briaconeira", avvicinarsi furtivi alle spalle e riuscire a urinare, a nostra volta, addosso o nella tasca posteriore dell'avversario che si trovava a portata di pisello.
A questo punto i componenti della squadra "Corto ma storto" decisero di barare mescolando il chili con molte gocce di Guttalcul, facendo in modo che lo stimolo urinario si confondesse con una miscela di sensazioni ambigue quali : l'ansia che cominciava a salire perchè s'era fatto tardi, l'esaurimento dovuto al troppo sesso autoinflitto, la cecità conseguente, il prurito al terzo metacarpo e la gengivite.
Tuttavia, anche se sottoposti a severi criteri antidoping, i nostri eroi bypassarono i controlli somministrandosi ingenti dosi di tritazoloide: unica controidicazione di tale sostanza l'impossibilta' di 'tenerla' dentro se non tappando definitivamente il foro di uscita con un cavatappi arruginito.
Il giorno di carnevale le squadre però riuscirono a passare il test anti-doping tramite un metodo apparentemente meno doloroso, mascherando il cavatappi precedentemente verniciato con il Flatting, tra le terga della stagista Monica Lewinsky.
Intanto le squadre annusarono a turno le scarpe del millepiedi (era soprannominato così l'arbitro) per capire a quale fragranza assomigliasse il fetore che emanavano, ma non si accorsero che il tempo era finito e così si spensero anche gli ultimi baluardi di quel glorioso sport.
Da quel giorno a Bagnoregio governarono Mario Monti e Luigi Pianura, meglio conosciuti come "duo comico Mammuth" che introdussero la tassa comunale sulla prima moglie equivalente al 69 permille (se ancora vergine) del valore della lavastoviglie meno il costo di manutenzione.
Questa tassa serviva a pagare il debito lasciato da un predecessore, accumulato per comprare i Saltinpadella Findus di cui ne andava matta l'amante Ruby Rubasoldi.
Le elezioni andarono male perchè nel concitato periodo pre elettorale lo spread del BTP ebbe un'impennata stile "erezione mentulagra" (come quelle solite ad Arcore); inoltre, la notizia delle dimissioni del Papa, causò numerosissimi casi di eccessi alcoolici con conseguenti disturbi intestinali.
Dopo il periodo di disintossicazione, Giovanna Del Giudice e Lawrence D'Arabia cominciarono una partita ad una nuova specialità: "il lancio del nano".
Il primo a essere lanciato fù Silvio Berluscazzo, che atterrò sul terrazzo del noto macellaio Piero Marrazzo che affacciandosi sul terrazzo esclamo`: "Cribbio! una testa di caz*** ".
Il gioco prese un andazzo che mise in imbarazzo un vecchio assai pazzo che tirò fuori il biglietto ferroviario per Milazzo, ma con grande sollazzo un suo amico lo fece scendere alla stazione successiva dove c'era molta gente ad aspettare Teseo, figlio di Etra ed Egeo.
Ma quando scese accadde l'imprevedibile: urtò con il manico della scopa un passante che inciampando finì sulla linea ferroviaria.
Incredibilmente pero' apparve dal nulla il fantasma di Maurizio Mosca che con un balzo da ippopotamo azzannò le

_________________
"La conoscenza è sapere che un pomodoro è un frutto; la saggezza è sapere di non doverlo mettere in una macedonia di frutta." Brian O'Driscoll


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 60 - Il tuffo nel Bicchiere
MessaggioInviato: 19/03/2013, 10:54 
Avatar utente
SuperStar
SuperStar
Non connesso

Iscritto il: 29/04/2008, 2:45
Messaggi: 28301
In quegli anni, nei bar, andava di moda una strana disciplina: Salire in piedi sul bancone per tentare di tuffarsi dentro ad un bicchiere; di questo sport esisteva una variante chiamata " il salto della quaglia": consisteva nell'aspettare con pazienza che un avventore orinasse in una mangiatoia posizionata perfettamente al centro della piazza di "Briaconeira", avvicinarsi furtivi alle spalle e riuscire a urinare, a nostra volta, addosso o nella tasca posteriore dell'avversario che si trovava a portata di pisello.
A questo punto i componenti della squadra "Corto ma storto" decisero di barare mescolando il chili con molte gocce di Guttalcul, facendo in modo che lo stimolo urinario si confondesse con una miscela di sensazioni ambigue quali : l'ansia che cominciava a salire perchè s'era fatto tardi, l'esaurimento dovuto al troppo sesso autoinflitto, la cecità conseguente, il prurito al terzo metacarpo e la gengivite.
Tuttavia, anche se sottoposti a severi criteri antidoping, i nostri eroi bypassarono i controlli somministrandosi ingenti dosi di tritazoloide: unica controidicazione di tale sostanza l'impossibilta' di 'tenerla' dentro se non tappando definitivamente il foro di uscita con un cavatappi arruginito.
Il giorno di carnevale le squadre però riuscirono a passare il test anti-doping tramite un metodo apparentemente meno doloroso, mascherando il cavatappi precedentemente verniciato con il Flatting, tra le terga della stagista Monica Lewinsky.
Intanto le squadre annusarono a turno le scarpe del millepiedi (era soprannominato così l'arbitro) per capire a quale fragranza assomigliasse il fetore che emanavano, ma non si accorsero che il tempo era finito e così si spensero anche gli ultimi baluardi di quel glorioso sport.
Da quel giorno a Bagnoregio governarono Mario Monti e Luigi Pianura, meglio conosciuti come "duo comico Mammuth" che introdussero la tassa comunale sulla prima moglie equivalente al 69 permille (se ancora vergine) del valore della lavastoviglie meno il costo di manutenzione.
Questa tassa serviva a pagare il debito lasciato da un predecessore, accumulato per comprare i Saltinpadella Findus di cui ne andava matta l'amante Ruby Rubasoldi.
Le elezioni andarono male perchè nel concitato periodo pre elettorale lo spread del BTP ebbe un'impennata stile "erezione mentulagra" (come quelle solite ad Arcore); inoltre, la notizia delle dimissioni del Papa, causò numerosissimi casi di eccessi alcoolici con conseguenti disturbi intestinali.
Dopo il periodo di disintossicazione, Giovanna Del Giudice e Lawrence D'Arabia cominciarono una partita ad una nuova specialità: "il lancio del nano".
Il primo a essere lanciato fù Silvio Berluscazzo, che atterrò sul terrazzo del noto macellaio Piero Marrazzo che affacciandosi sul terrazzo esclamo`: "Cribbio! una testa di caz*** ".
Il gioco prese un andazzo che mise in imbarazzo un vecchio assai pazzo che tirò fuori il biglietto ferroviario per Milazzo, ma con grande sollazzo un suo amico lo fece scendere alla stazione successiva dove c'era molta gente ad aspettare Teseo, figlio di Etra ed Egeo.
Ma quando scese accadde l'imprevedibile: urtò con il manico della scopa un passante che inciampando finì sulla linea ferroviaria.
Incredibilmente pero' apparve dal nulla il fantasma di Maurizio Mosca che con un balzo da ippopotamo azzannò per le mutande il malcapitato e lo salvò !

_________________
... o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo ....


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Questo argomento è bloccato, non puoi modificare o inviare ulteriori messaggi.  [ 118 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 8, 9, 10, 11, 12


Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 11 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  


Template based on WoWMaevahEmpire • Modded by Marcio, Graphic by Tritaz
Powered by phpBB © 2000, 2002, 2005, 2007 phpBB Group
Traduzione Italiana phpBB.it

© 2002-2013 AgriLan
[ Time : 0.163s | 15 Queries | GZIP : Off ]



AntiCheatAlliance