K-PAX - Da un altro mondoè un film del 2001, diretto da Iain Softley e tratto
Prot viene rinchiuso in una clinica psichiatrica di New York poiché afferma di venire da K-PAX, un pianeta situato nella costellazione della Lira. Insensibile agli psicofarmaci, viene trasferito in una prestigiosa clinica di Manhattan, per essere curato dal rinomato dottor Powell. Lo psichiatra è incuriosito dal comportamento estremamente convincente di Prot e lo sottopone sia ad esami fisici, che dimostrano la capacità di Prot di vedere i raggi ultravioletti, solitamente non captabili dall'occhio umano, sia a test di tipo "astronomico", che dimostrano la sua non comune conoscenza delle leggi del cosmo.
Inoltre, Prot esercita una notevole influenza su tutti gli altri rinchiusi nella clinica, affermando che il primo dei tre compiti per guarire, è di vedere il cosiddetto "uccello azzurro", un bizzarro volatile del medesimo colore. Prot assicura inoltre ai pazienti della clinica che lui potrà portare uno solo di loro, su K-Pax. Powell decide quindi di proporre alcuni test di natura astronomica a Prot dietro suggerimento del cognato. Prot completa tranquillamente i test e una prova con alcuni dei più importanti astrofisici del paese, al punto da proporre una nuova teoria sui moti delle stelle. Powell, ancora non convinto, invita Prot a casa sua per il giorno dell'indipendenza, sperando che un ambiente comune possa aiutare Prot a ricordare; improvvisamente, vedendo uno spruzzatore d'acqua nel giardino bagnare la figlia piccola di Powell, Prot ha una sorta di reazione, e si precipita verso di lei cercando di proteggerla. Dopo poco, Prot cade a terra in lacrime, per poi riprendersi con altrettanta rapidità, come se non fosse successo nulla. Riportatolo alla clinica psichiatrica, Powell decide di tentare con l'ipnosi, ed effettivamente......
Be' che dire ... nonostante la copertina e d il titolo lascino pensare ad un film di "spaziale" invece l'ambientazione e' quanto di piu' contemporaneo ci possa essere .
Il senso del film resta sospeso tra l'astratto e il reale , tra cio' che e' accaduto e cio' di cui e' convinto il protagonista, convinzioni talmente fondate che per tutto il film lasciano lo spettatore smarrito, indeciso su quale sia la realta' raccontata.
Per la verita' il finale stesso lascia aperte piu' chiavi di lettura.
Il protagonista e' interpretato da un Kevin Spacey
Introspettivo, cupo, geniale, quasi angoscioso .... sicuramente una delle sue interpretazioni migliori !
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