Home Forum
Oggi è 22/12/2024, 19:10


Regole del forum


  1. Non si possono postare due messaggi consecutivi
  2. Bisogna inserire 4 parole (sono comprese anche articoli, preposizioni etc.. sono esclusi i segni di punteggiatura)
  3. Non bisogna inserire né MENO né PIU' di 4 parole!!!!!
  4. Date libero sfogo alla vostra fantasia
  5. Si copia il testo del messaggio formandone uno nuovo, aggiungendo in fondo le 4 nuove parole...



Apri un nuovo argomento Questo argomento è bloccato, non puoi modificare o inviare ulteriori messaggi.  [ 116 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 ... 12  Prossimo
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 63- L'era dei lavapiatti
MessaggioInviato: 26/09/2013, 8:47 
Avatar utente
Livello Arma - OldGun
Livello Arma - OldGun
Non connesso

Iscritto il: 22/05/2009, 16:30
Messaggi: 7028
In quell'epoca l'ambita qualifica di "lava piatti" rappresentava un ottimo viatico per una carriera vincente nella pratica del "bunga-bunga". Infatti anche il sommo maestro, Silvio Grillo, soffriva di "ansia da prestazione" quando provava a infilare le mani nel lavabo colmo di capperi sotto sale perche', a causa dei gretti, il bruciore lo faceva saltellava come un Lagorchestes in fiamme.
Si profilarono giorni di tregenda e notti di sbirula tra i marconisti che tentavano di contattare, in tutte le lingue e tramite un telegrafo Chappe risalente al 1863, un frate Carmelitano Scalzo che abitava alle pendici di una montagna chiamata Sant'Ubaldo.
Vicino al monte, dove non crescevano nè gli alberi nè l'Apodemus sylvaticus ma germogliava puntualmente solo il Naga Jolokia, arrivò un contadino di Trinidad e Tobago che seminò i cetrioli, poi ne arrivò uno Lucano che li concimò con lo sterco umano e quello di piccione sannita.
La coltivazione germogliò tappezzando le vallate di fiorellini rossi con stelline rosse, ma il contadino (pronipote di Mao Tse-tung) Teo-Jung non accettava la svolta capitalista e decise che sarebbe intervenuto semivangando le petunie gialle, così facendo i possessori di trattori nomadi potevano divertirsi a comporre puzzle raffiguranti Granatieri con Obice e granate inesplose.
La Signora detta "mantide religiosa" apparì per la prima volta al bar 2000 e ordinò un Biancosarti, la barista incorse nell'errore di versargli, invece del Biancosarti, un bicchiere di nafta agricola con numero di cetano elevatissimo.
La cliente poi, apprezzo' lo stesso bicchiere corretto con quella che gli umani chiamano

_________________
"La conoscenza è sapere che un pomodoro è un frutto; la saggezza è sapere di non doverlo mettere in una macedonia di frutta." Brian O'Driscoll


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 63- L'era dei lavapiatti
MessaggioInviato: 26/09/2013, 13:39 
Avatar utente
SuperStar
SuperStar
Non connesso

Iscritto il: 29/04/2008, 2:45
Messaggi: 28301
In quell'epoca l'ambita qualifica di "lava piatti" rappresentava un ottimo viatico per una carriera vincente nella pratica del "bunga-bunga". Infatti anche il sommo maestro, Silvio Grillo, soffriva di "ansia da prestazione" quando provava a infilare le mani nel lavabo colmo di capperi sotto sale perche', a causa dei gretti, il bruciore lo faceva saltellava come un Lagorchestes in fiamme.
Si profilarono giorni di tregenda e notti di sbirula tra i marconisti che tentavano di contattare, in tutte le lingue e tramite un telegrafo Chappe risalente al 1863, un frate Carmelitano Scalzo che abitava alle pendici di una montagna chiamata Sant'Ubaldo.
Vicino al monte, dove non crescevano nè gli alberi nè l'Apodemus sylvaticus ma germogliava puntualmente solo il Naga Jolokia, arrivò un contadino di Trinidad e Tobago che seminò i cetrioli, poi ne arrivò uno Lucano che li concimò con lo sterco umano e quello di piccione sannita.
La coltivazione germogliò tappezzando le vallate di fiorellini rossi con stelline rosse, ma il contadino (pronipote di Mao Tse-tung) Teo-Jung non accettava la svolta capitalista e decise che sarebbe intervenuto semivangando le petunie gialle, così facendo i possessori di trattori nomadi potevano divertirsi a comporre puzzle raffiguranti Granatieri con Obice e granate inesplose.
La Signora detta "mantide religiosa" apparì per la prima volta al bar 2000 e ordinò un Biancosarti, la barista incorse nell'errore di versargli, invece del Biancosarti, un bicchiere di nafta agricola con numero di cetano elevatissimo.
La cliente, poi, apprezzo' lo stesso bicchiere corretto con quella che gli umani chiamano Citrosodina, il problema fù

_________________
... o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo ....


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 63- L'era dei lavapiatti
MessaggioInviato: 01/10/2013, 12:16 
Avatar utente
Livello Arma - OldGun
Livello Arma - OldGun
Non connesso

Iscritto il: 22/05/2009, 16:30
Messaggi: 7028
In quell'epoca l'ambita qualifica di "lava piatti" rappresentava un ottimo viatico per una carriera vincente nella pratica del "bunga-bunga". Infatti anche il sommo maestro, Silvio Grillo, soffriva di "ansia da prestazione" quando provava a infilare le mani nel lavabo colmo di capperi sotto sale perche', a causa dei gretti, il bruciore lo faceva saltellava come un Lagorchestes in fiamme.
Si profilarono giorni di tregenda e notti di sbirula tra i marconisti che tentavano di contattare, in tutte le lingue e tramite un telegrafo Chappe risalente al 1863, un frate Carmelitano Scalzo che abitava alle pendici di una montagna chiamata Sant'Ubaldo.
Vicino al monte, dove non crescevano nè gli alberi nè l'Apodemus sylvaticus ma germogliava puntualmente solo il Naga Jolokia, arrivò un contadino di Trinidad e Tobago che seminò i cetrioli, poi ne arrivò uno Lucano che li concimò con lo sterco umano e quello di piccione sannita.
La coltivazione germogliò tappezzando le vallate di fiorellini rossi con stelline rosse, ma il contadino (pronipote di Mao Tse-tung) Teo-Jung non accettava la svolta capitalista e decise che sarebbe intervenuto semivangando le petunie gialle, così facendo i possessori di trattori nomadi potevano divertirsi a comporre puzzle raffiguranti Granatieri con Obice e granate inesplose.
La Signora detta "mantide religiosa" apparì per la prima volta al bar 2000 e ordinò un Biancosarti, la barista incorse nell'errore di versargli, invece del Biancosarti, un bicchiere di nafta agricola con numero di cetano elevatissimo.
La cliente, poi, apprezzo' lo stesso bicchiere corretto con quella che gli umani chiamano Citrosodina, il problema fù l'effetto che il gas

_________________
"La conoscenza è sapere che un pomodoro è un frutto; la saggezza è sapere di non doverlo mettere in una macedonia di frutta." Brian O'Driscoll


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 63- L'era dei lavapiatti
MessaggioInviato: 01/10/2013, 23:14 
Avatar utente
SuperStar
SuperStar
Non connesso

Iscritto il: 29/04/2008, 2:45
Messaggi: 28301
In quell'epoca l'ambita qualifica di "lava piatti" rappresentava un ottimo viatico per una carriera vincente nella pratica del "bunga-bunga". Infatti anche il sommo maestro, Silvio Grillo, soffriva di "ansia da prestazione" quando provava a infilare le mani nel lavabo colmo di capperi sotto sale perche', a causa dei gretti, il bruciore lo faceva saltellava come un Lagorchestes in fiamme.
Si profilarono giorni di tregenda e notti di sbirula tra i marconisti che tentavano di contattare, in tutte le lingue e tramite un telegrafo Chappe risalente al 1863, un frate Carmelitano Scalzo che abitava alle pendici di una montagna chiamata Sant'Ubaldo.
Vicino al monte, dove non crescevano nè gli alberi nè l'Apodemus sylvaticus ma germogliava puntualmente solo il Naga Jolokia, arrivò un contadino di Trinidad e Tobago che seminò i cetrioli, poi ne arrivò uno Lucano che li concimò con lo sterco umano e quello di piccione sannita.
La coltivazione germogliò tappezzando le vallate di fiorellini rossi con stelline rosse, ma il contadino (pronipote di Mao Tse-tung) Teo-Jung non accettava la svolta capitalista e decise che sarebbe intervenuto semivangando le petunie gialle, così facendo i possessori di trattori nomadi potevano divertirsi a comporre puzzle raffiguranti Granatieri con Obice e granate inesplose.
La Signora detta "mantide religiosa" apparì per la prima volta al bar 2000 e ordinò un Biancosarti, la barista incorse nell'errore di versargli, invece del Biancosarti, un bicchiere di nafta agricola con numero di cetano elevatissimo.
La cliente, poi, apprezzo' lo stesso bicchiere corretto con quella che gli umani chiamano Citrosodina, il problema fù l'effetto che il gas emanato dal miscuglio che

_________________
... o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo ....


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 63- L'era dei lavapiatti
MessaggioInviato: 02/10/2013, 15:25 
Avatar utente
Livello Arma - OldGun
Livello Arma - OldGun
Non connesso

Iscritto il: 22/05/2009, 16:30
Messaggi: 7028
In quell'epoca l'ambita qualifica di "lava piatti" rappresentava un ottimo viatico per una carriera vincente nella pratica del "bunga-bunga". Infatti anche il sommo maestro, Silvio Grillo, soffriva di "ansia da prestazione" quando provava a infilare le mani nel lavabo colmo di capperi sotto sale perche', a causa dei gretti, il bruciore lo faceva saltellava come un Lagorchestes in fiamme.
Si profilarono giorni di tregenda e notti di sbirula tra i marconisti che tentavano di contattare, in tutte le lingue e tramite un telegrafo Chappe risalente al 1863, un frate Carmelitano Scalzo che abitava alle pendici di una montagna chiamata Sant'Ubaldo.
Vicino al monte, dove non crescevano nè gli alberi nè l'Apodemus sylvaticus ma germogliava puntualmente solo il Naga Jolokia, arrivò un contadino di Trinidad e Tobago che seminò i cetrioli, poi ne arrivò uno Lucano che li concimò con lo sterco umano e quello di piccione sannita.
La coltivazione germogliò tappezzando le vallate di fiorellini rossi con stelline rosse, ma il contadino (pronipote di Mao Tse-tung) Teo-Jung non accettava la svolta capitalista e decise che sarebbe intervenuto semivangando le petunie gialle, così facendo i possessori di trattori nomadi potevano divertirsi a comporre puzzle raffiguranti Granatieri con Obice e granate inesplose.
La Signora detta "mantide religiosa" apparì per la prima volta al bar 2000 e ordinò un Biancosarti, la barista incorse nell'errore di versargli, invece del Biancosarti, un bicchiere di nafta agricola con numero di cetano elevatissimo.
La cliente, poi, apprezzo' lo stesso bicchiere corretto con quella che gli umani chiamano Citrosodina, il problema fù l'effetto che il gas emanato dal miscuglio e accumulato nell'intestino

_________________
"La conoscenza è sapere che un pomodoro è un frutto; la saggezza è sapere di non doverlo mettere in una macedonia di frutta." Brian O'Driscoll


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 63- L'era dei lavapiatti
MessaggioInviato: 02/10/2013, 16:43 
Avatar utente
SuperStar
SuperStar
Non connesso

Iscritto il: 29/04/2008, 2:45
Messaggi: 28301
In quell'epoca l'ambita qualifica di "lava piatti" rappresentava un ottimo viatico per una carriera vincente nella pratica del "bunga-bunga". Infatti anche il sommo maestro, Silvio Grillo, soffriva di "ansia da prestazione" quando provava a infilare le mani nel lavabo colmo di capperi sotto sale perche', a causa dei gretti, il bruciore lo faceva saltellava come un Lagorchestes in fiamme.
Si profilarono giorni di tregenda e notti di sbirula tra i marconisti che tentavano di contattare, in tutte le lingue e tramite un telegrafo Chappe risalente al 1863, un frate Carmelitano Scalzo che abitava alle pendici di una montagna chiamata Sant'Ubaldo.
Vicino al monte, dove non crescevano nè gli alberi nè l'Apodemus sylvaticus ma germogliava puntualmente solo il Naga Jolokia, arrivò un contadino di Trinidad e Tobago che seminò i cetrioli, poi ne arrivò uno Lucano che li concimò con lo sterco umano e quello di piccione sannita.
La coltivazione germogliò tappezzando le vallate di fiorellini rossi con stelline rosse, ma il contadino (pronipote di Mao Tse-tung) Teo-Jung non accettava la svolta capitalista e decise che sarebbe intervenuto semivangando le petunie gialle, così facendo i possessori di trattori nomadi potevano divertirsi a comporre puzzle raffiguranti Granatieri con Obice e granate inesplose.
La Signora detta "mantide religiosa" apparì per la prima volta al bar 2000 e ordinò un Biancosarti, la barista incorse nell'errore di versargli, invece del Biancosarti, un bicchiere di nafta agricola con numero di cetano elevatissimo.
La cliente, poi, apprezzo' lo stesso bicchiere corretto con quella che gli umani chiamano Citrosodina, il problema fù l'effetto collaterale che il gas emanato dal miscuglio e accumulato nell'intestino, dava in fase

_________________
... o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo ....


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 63- L'era dei lavapiatti
MessaggioInviato: 03/10/2013, 8:43 
Avatar utente
Livello Arma - OldGun
Livello Arma - OldGun
Non connesso

Iscritto il: 22/05/2009, 16:30
Messaggi: 7028
In quell'epoca l'ambita qualifica di "lava piatti" rappresentava un ottimo viatico per una carriera vincente nella pratica del "bunga-bunga". Infatti anche il sommo maestro, Silvio Grillo, soffriva di "ansia da prestazione" quando provava a infilare le mani nel lavabo colmo di capperi sotto sale perche', a causa dei gretti, il bruciore lo faceva saltellava come un Lagorchestes in fiamme.
Si profilarono giorni di tregenda e notti di sbirula tra i marconisti che tentavano di contattare, in tutte le lingue e tramite un telegrafo Chappe risalente al 1863, un frate Carmelitano Scalzo che abitava alle pendici di una montagna chiamata Sant'Ubaldo.
Vicino al monte, dove non crescevano nè gli alberi nè l'Apodemus sylvaticus ma germogliava puntualmente solo il Naga Jolokia, arrivò un contadino di Trinidad e Tobago che seminò i cetrioli, poi ne arrivò uno Lucano che li concimò con lo sterco umano e quello di piccione sannita.
La coltivazione germogliò tappezzando le vallate di fiorellini rossi con stelline rosse, ma il contadino (pronipote di Mao Tse-tung) Teo-Jung non accettava la svolta capitalista e decise che sarebbe intervenuto semivangando le petunie gialle, così facendo i possessori di trattori nomadi potevano divertirsi a comporre puzzle raffiguranti Granatieri con Obice e granate inesplose.
La Signora detta "mantide religiosa" apparì per la prima volta al bar 2000 e ordinò un Biancosarti, la barista incorse nell'errore di versargli, invece del Biancosarti, un bicchiere di nafta agricola con numero di cetano elevatissimo.
La cliente, poi, apprezzo' lo stesso bicchiere corretto con quella che gli umani chiamano Citrosodina, il problema fù l'effetto collaterale che il gas emanato dal miscuglio e accumulato nell'intestino, dava in fase di partenza dello Shuttle

_________________
"La conoscenza è sapere che un pomodoro è un frutto; la saggezza è sapere di non doverlo mettere in una macedonia di frutta." Brian O'Driscoll


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 63- L'era dei lavapiatti
MessaggioInviato: 03/10/2013, 15:08 
Avatar utente
SuperStar
SuperStar
Non connesso

Iscritto il: 29/04/2008, 2:45
Messaggi: 28301
In quell'epoca l'ambita qualifica di "lava piatti" rappresentava un ottimo viatico per una carriera vincente nella pratica del "bunga-bunga". Infatti anche il sommo maestro, Silvio Grillo, soffriva di "ansia da prestazione" quando provava a infilare le mani nel lavabo colmo di capperi sotto sale perche', a causa dei gretti, il bruciore lo faceva saltellava come un Lagorchestes in fiamme.
Si profilarono giorni di tregenda e notti di sbirula tra i marconisti che tentavano di contattare, in tutte le lingue e tramite un telegrafo Chappe risalente al 1863, un frate Carmelitano Scalzo che abitava alle pendici di una montagna chiamata Sant'Ubaldo.
Vicino al monte, dove non crescevano nè gli alberi nè l'Apodemus sylvaticus ma germogliava puntualmente solo il Naga Jolokia, arrivò un contadino di Trinidad e Tobago che seminò i cetrioli, poi ne arrivò uno Lucano che li concimò con lo sterco umano e quello di piccione sannita.
La coltivazione germogliò tappezzando le vallate di fiorellini rossi con stelline rosse, ma il contadino (pronipote di Mao Tse-tung) Teo-Jung non accettava la svolta capitalista e decise che sarebbe intervenuto semivangando le petunie gialle, così facendo i possessori di trattori nomadi potevano divertirsi a comporre puzzle raffiguranti Granatieri con Obice e granate inesplose.
La Signora detta "mantide religiosa" apparì per la prima volta al bar 2000 e ordinò un Biancosarti, la barista incorse nell'errore di versargli, invece del Biancosarti, un bicchiere di nafta agricola con numero di cetano elevatissimo.
La cliente, poi, apprezzo' lo stesso bicchiere corretto con quella che gli umani chiamano Citrosodina, il problema fù l'effetto collaterale che il gas emanato dal miscuglio e accumulato nell'intestino, dava in fase di partenza dello Shuttle era però fastidiosissimo.
Succedva

_________________
... o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo ....


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 63- L'era dei lavapiatti
MessaggioInviato: 03/10/2013, 16:24 
Avatar utente
Livello Arma - OldGun
Livello Arma - OldGun
Non connesso

Iscritto il: 22/05/2009, 16:30
Messaggi: 7028
In quell'epoca l'ambita qualifica di "lava piatti" rappresentava un ottimo viatico per una carriera vincente nella pratica del "bunga-bunga". Infatti anche il sommo maestro, Silvio Grillo, soffriva di "ansia da prestazione" quando provava a infilare le mani nel lavabo colmo di capperi sotto sale perche', a causa dei gretti, il bruciore lo faceva saltellava come un Lagorchestes in fiamme.
Si profilarono giorni di tregenda e notti di sbirula tra i marconisti che tentavano di contattare, in tutte le lingue e tramite un telegrafo Chappe risalente al 1863, un frate Carmelitano Scalzo che abitava alle pendici di una montagna chiamata Sant'Ubaldo.
Vicino al monte, dove non crescevano nè gli alberi nè l'Apodemus sylvaticus ma germogliava puntualmente solo il Naga Jolokia, arrivò un contadino di Trinidad e Tobago che seminò i cetrioli, poi ne arrivò uno Lucano che li concimò con lo sterco umano e quello di piccione sannita.
La coltivazione germogliò tappezzando le vallate di fiorellini rossi con stelline rosse, ma il contadino (pronipote di Mao Tse-tung) Teo-Jung non accettava la svolta capitalista e decise che sarebbe intervenuto semivangando le petunie gialle, così facendo i possessori di trattori nomadi potevano divertirsi a comporre puzzle raffiguranti Granatieri con Obice e granate inesplose.
La Signora detta "mantide religiosa" apparì per la prima volta al bar 2000 e ordinò un Biancosarti, la barista incorse nell'errore di versargli, invece del Biancosarti, un bicchiere di nafta agricola con numero di cetano elevatissimo.
La cliente, comunque, apprezzo' lo stesso il bicchiere corretto con quella che gli umani chiamano Citrosodina, il problema fù l'effetto collaterale che il gas emanato dal miscuglio e accumulato nell'intestino, dava in fase di partenza dello Shuttle, era fastidiosissimo.
Succedeva che il ritorno di

_________________
"La conoscenza è sapere che un pomodoro è un frutto; la saggezza è sapere di non doverlo mettere in una macedonia di frutta." Brian O'Driscoll


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 63- L'era dei lavapiatti
MessaggioInviato: 03/10/2013, 16:40 
Avatar utente
SuperStar
SuperStar
Non connesso

Iscritto il: 29/04/2008, 2:45
Messaggi: 28301
In quell'epoca l'ambita qualifica di "lava piatti" rappresentava un ottimo viatico per una carriera vincente nella pratica del "bunga-bunga". Infatti anche il sommo maestro, Silvio Grillo, soffriva di "ansia da prestazione" quando provava a infilare le mani nel lavabo colmo di capperi sotto sale perche', a causa dei gretti, il bruciore lo faceva saltellava come un Lagorchestes in fiamme.
Si profilarono giorni di tregenda e notti di sbirula tra i marconisti che tentavano di contattare, in tutte le lingue e tramite un telegrafo Chappe risalente al 1863, un frate Carmelitano Scalzo che abitava alle pendici di una montagna chiamata Sant'Ubaldo.
Vicino al monte, dove non crescevano nè gli alberi nè l'Apodemus sylvaticus ma germogliava puntualmente solo il Naga Jolokia, arrivò un contadino di Trinidad e Tobago che seminò i cetrioli, poi ne arrivò uno Lucano che li concimò con lo sterco umano e quello di piccione sannita.
La coltivazione germogliò tappezzando le vallate di fiorellini rossi con stelline rosse, ma il contadino (pronipote di Mao Tse-tung) Teo-Jung non accettava la svolta capitalista e decise che sarebbe intervenuto semivangando le petunie gialle, così facendo i possessori di trattori nomadi potevano divertirsi a comporre puzzle raffiguranti Granatieri con Obice e granate inesplose.
La Signora detta "mantide religiosa" apparì per la prima volta al bar 2000 e ordinò un Biancosarti, la barista incorse nell'errore di versargli, invece del Biancosarti, un bicchiere di nafta agricola con numero di cetano elevatissimo.
La cliente, comunque, apprezzo' lo stesso il bicchiere corretto con quella che gli umani chiamano Citrosodina, il problema fù l'effetto collaterale che il gas emanato dal miscuglio e accumulato nell'intestino, in fase di partenza dello Shuttle, era fastidiosissimo.
Succedeva che il ritorno di Berluscoloni al governo veniva

_________________
... o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo ....


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Questo argomento è bloccato, non puoi modificare o inviare ulteriori messaggi.  [ 116 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 ... 12  Prossimo


Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 10 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron


Template based on WoWMaevahEmpire • Modded by Marcio, Graphic by Tritaz
Powered by phpBB © 2000, 2002, 2005, 2007 phpBB Group
Traduzione Italiana phpBB.it

© 2002-2013 AgriLan
[ Time : 0.164s | 15 Queries | GZIP : Off ]



AntiCheatAlliance