Un missionario si reca nelle isolette sperdute dell'Oceania per propagandare il cristianesimo a questa gente primitiva, che non sa distinguere i concetti universali e quelli relativi, la parola di *** e le superstizioni dello stregone del villaggio, i vizi e le virtù quotidiane, l'etica e la vile materia. Al primo indigeno che incontra, spiega: "Sono qui per diffondere la lieta novella della nascita del Messia!". L'indigeno, naturalmente, non capisce ma non dimentica il sacro dovere dell'ospitalità che gli hanno insegnato gli anziani del villaggio: "Benvenuto signore! Lei è nostro ospite, signore! Venga, signore, la porto dal capo della nostra tribù!". Il missionario, pignolo come tutti i suoi confratelli, gli dice: "Non chiamarmi signore, chiamami Padre!". Quale gioia per l'indigeno! Gli si avvicina e gli dice: "Papa! Sei tornato! Meno male, la mamma aveva detto che eri scomparso e che non ti avremmo più rivisto! Chissà come sarà contenta la mamma! Lasciati abbracciare, papà!".
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