A quei tempi L'Eremo era abitato da Giuseppe verdi e sua moglie, che si erano presi un meritato periodo di riposo, dopo aver presieduto le massacranti discussioni sindacali, al tavolo dell'Ilva.
Le loro giornate scorrevano cazzeggiando nel web e divertendosi sotto le coperte.
In quel giorno però successe che, all'improvviso videro un bagliore accecante comparire sul comò e solo dopo molti lunghi istanti di frastornato sgomento, capirono di stare sognando.
Il sogno era cosi vivido, che difficilmente loro lo distinguevano dalla realtà, capirono di essere drogati solo quando Giuseppe vide gli angeli suonare le arpe.
La moglie invece era convinta di stare amputando la gamba ad un vecchio contadino della bassa romagna. Il sogno era dovuto dal fumo pakistano e dal masticare cortecce di sughero, immagazzinati per troppo tempo.
Al suo risveglio si sentì particolarmente eccitata, si sfilò il perizoma e cavò l'occhio di vetro. Infilò i lunghi mutandoni di feltro ed anche un camicione di lana. Per destarlo scosse Verdi

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A quei tempi L'Eremo era abitato da Giuseppe verdi e sua moglie, che si erano presi un meritato periodo di riposo, dopo aver presieduto le massacranti discussioni sindacali, al tavolo dell'Ilva.
Le loro giornate scorrevano cazzeggiando nel web e divertendosi sotto le coperte.
In quel giorno però successe che, all'improvviso videro un bagliore accecante comparire sul comò e solo dopo molti lunghi istanti di frastornato sgomento, capirono di stare sognando.
Il sogno era cosi vivido, che difficilmente loro lo distinguevano dalla realtà, capirono di essere drogati solo quando Giuseppe vide gli angeli suonare le arpe.
La moglie invece era convinta di stare amputando la gamba ad un vecchio contadino della bassa romagna. Il sogno era dovuto dal fumo pakistano e dal masticare cortecce di sughero, immagazzinati per troppo tempo.
Al suo risveglio si sentì particolarmente eccitata, si sfilò il perizoma e cavò l'occhio di vetro. Infilò i lunghi mutandoni di feltro ed anche un camicione di lana.
Per destarlo scosse Verdi intonando il Macbeth e

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... o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo ....

A quei tempi L'Eremo era abitato da Giuseppe verdi e sua moglie, che si erano presi un meritato periodo di riposo, dopo aver presieduto le massacranti discussioni sindacali, al tavolo dell'Ilva.
Le loro giornate scorrevano cazzeggiando nel web e divertendosi sotto le coperte.
In quel giorno però successe che, all'improvviso videro un bagliore accecante comparire sul comò e solo dopo molti lunghi istanti di frastornato sgomento, capirono di stare sognando.
Il sogno era cosi vivido, che difficilmente loro lo distinguevano dalla realtà, capirono di essere drogati solo quando Giuseppe vide gli angeli suonare le arpe.
La moglie invece era convinta di stare amputando la gamba ad un vecchio contadino della bassa romagna. Il sogno era dovuto dal fumo pakistano e dal masticare cortecce di sughero, immagazzinati per troppo tempo.
Al suo risveglio si sentì particolarmente eccitata, si sfilò il perizoma e cavò l'occhio di vetro. Infilò i lunghi mutandoni di feltro ed anche un camicione di lana.
Per destarlo scosse Verdi intonando il Macbeth e declarando versi dell'Iliade,

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A quei tempi L'Eremo era abitato da Giuseppe verdi e sua moglie, che si erano presi un meritato periodo di riposo, dopo aver presieduto le massacranti discussioni sindacali, al tavolo dell'Ilva.
Le loro giornate scorrevano cazzeggiando nel web e divertendosi sotto le coperte.
In quel giorno però successe che, all'improvviso videro un bagliore accecante comparire sul comò e solo dopo molti lunghi istanti di frastornato sgomento, capirono di stare sognando.
Il sogno era cosi vivido, che difficilmente loro lo distinguevano dalla realtà, capirono di essere drogati solo quando Giuseppe vide gli angeli suonare le arpe.
La moglie invece era convinta di stare amputando la gamba ad un vecchio contadino della bassa romagna. Il sogno era dovuto dal fumo pakistano e dal masticare cortecce di sughero, immagazzinati per troppo tempo.
Al suo risveglio si sentì particolarmente eccitata, si sfilò il perizoma e cavò l'occhio di vetro. Infilò i lunghi mutandoni di feltro ed anche un camicione di lana.
Per destarlo scosse Verdi intonando il Macbeth e declarando versi dell'Iliade, ma lui sembrava non

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... o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo ....

A quei tempi L'Eremo era abitato da Giuseppe verdi e sua moglie, che si erano presi un meritato periodo di riposo, dopo aver presieduto le massacranti discussioni sindacali, al tavolo dell'Ilva.
Le loro giornate scorrevano cazzeggiando nel web e divertendosi sotto le coperte.
In quel giorno però successe che, all'improvviso videro un bagliore accecante comparire sul comò e solo dopo molti lunghi istanti di frastornato sgomento, capirono di stare sognando.
Il sogno era cosi vivido, che difficilmente loro lo distinguevano dalla realtà, capirono di essere drogati solo quando Giuseppe vide gli angeli suonare le arpe.
La moglie invece era convinta di stare amputando la gamba ad un vecchio contadino della bassa romagna. Il sogno era dovuto dal fumo pakistano e dal masticare cortecce di sughero, immagazzinati per troppo tempo.
Al suo risveglio si sentì particolarmente eccitata, si sfilò il perizoma e cavò l'occhio di vetro. Infilò i lunghi mutandoni di feltro ed anche un camicione di lana.
Per destarlo scosse Verdi intonando il Macbeth e declarando versi dell'Iliade, ma lui sembrava non accorgersi di tanta fame

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......"Solo perché non capite certe cose non significa che siano sbagliate"......

A quei tempi L'Eremo era abitato da Giuseppe verdi e sua moglie, che si erano presi un meritato periodo di riposo, dopo aver presieduto le massacranti discussioni sindacali, al tavolo dell'Ilva.
Le loro giornate scorrevano cazzeggiando nel web e divertendosi sotto le coperte.
In quel giorno però successe che, all'improvviso videro un bagliore accecante comparire sul comò e solo dopo molti lunghi istanti di frastornato sgomento, capirono di stare sognando.
Il sogno era cosi vivido, che difficilmente loro lo distinguevano dalla realtà, capirono di essere drogati solo quando Giuseppe vide gli angeli suonare le arpe.
La moglie invece era convinta di stare amputando la gamba ad un vecchio contadino della bassa romagna. Il sogno era dovuto dal fumo pakistano e dal masticare cortecce di sughero, immagazzinati per troppo tempo.
Al suo risveglio si sentì particolarmente eccitata, si sfilò il perizoma e cavò l'occhio di vetro. Infilò i lunghi mutandoni di feltro ed anche un camicione di lana.
Per destarlo scosse Verdi intonando il Macbeth e declarando versi dell'Iliade, ma lui sembrava non accorgersi di tanta fame, perché continuò a dormire.

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A quei tempi L'Eremo era abitato da Giuseppe verdi e sua moglie, che si erano presi un meritato periodo di riposo, dopo aver presieduto le massacranti discussioni sindacali, al tavolo dell'Ilva.
Le loro giornate scorrevano cazzeggiando nel web e divertendosi sotto le coperte.
In quel giorno però successe che, all'improvviso videro un bagliore accecante comparire sul comò e solo dopo molti lunghi istanti di frastornato sgomento, capirono di stare sognando.
Il sogno era cosi vivido, che difficilmente loro lo distinguevano dalla realtà, capirono di essere drogati solo quando Giuseppe vide gli angeli suonare le arpe.
La moglie invece era convinta di stare amputando la gamba ad un vecchio contadino della bassa romagna. Il sogno era dovuto dal fumo pakistano e dal masticare cortecce di sughero, immagazzinati per troppo tempo.
Al suo risveglio si sentì particolarmente eccitata, si sfilò il perizoma e cavò l'occhio di vetro. Infilò i lunghi mutandoni di feltro ed anche un camicione di lana.
Per destarlo scosse Verdi intonando il Macbeth e declarando versi dell'Iliade, ma lui sembrava non accorgersi di tanta fame, perché continuò a dormire. Fù allora che le

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......"Solo perché non capite certe cose non significa che siano sbagliate"......

A quei tempi L'Eremo era abitato da Giuseppe verdi e sua moglie, che si erano presi un meritato periodo di riposo, dopo aver presieduto le massacranti discussioni sindacali, al tavolo dell'Ilva.
Le loro giornate scorrevano cazzeggiando nel web e divertendosi sotto le coperte.
In quel giorno però successe che, all'improvviso videro un bagliore accecante comparire sul comò e solo dopo molti lunghi istanti di frastornato sgomento, capirono di stare sognando.
Il sogno era cosi vivido, che difficilmente loro lo distinguevano dalla realtà, capirono di essere drogati solo quando Giuseppe vide gli angeli suonare le arpe.
La moglie invece era convinta di stare amputando la gamba ad un vecchio contadino della bassa romagna. Il sogno era dovuto dal fumo pakistano e dal masticare cortecce di sughero, immagazzinati per troppo tempo.
Al suo risveglio si sentì particolarmente eccitata, si sfilò il perizoma e cavò l'occhio di vetro. Infilò i lunghi mutandoni di feltro ed anche un camicione di lana.
Per destarlo scosse Verdi intonando il Macbeth e declarando versi dell'Iliade, ma lui sembrava non accorgersi di tanta fame, e continuò a dormire.
Fù allora che le venne la brillante idea

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... o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo ....

A quei tempi L'Eremo era abitato da Giuseppe verdi e sua moglie, che si erano presi un meritato periodo di riposo, dopo aver presieduto le massacranti discussioni sindacali, al tavolo dell'Ilva.
Le loro giornate scorrevano cazzeggiando nel web e divertendosi sotto le coperte.
In quel giorno però successe che, all'improvviso videro un bagliore accecante comparire sul comò e solo dopo molti lunghi istanti di frastornato sgomento, capirono di stare sognando.
Il sogno era cosi vivido, che difficilmente loro lo distinguevano dalla realtà, capirono di essere drogati solo quando Giuseppe vide gli angeli suonare le arpe.
La moglie invece era convinta di stare amputando la gamba ad un vecchio contadino della bassa romagna. Il sogno era dovuto dal fumo pakistano e dal masticare cortecce di sughero, immagazzinati per troppo tempo.
Al suo risveglio si sentì particolarmente eccitata, si sfilò il perizoma e cavò l'occhio di vetro. Infilò i lunghi mutandoni di feltro ed anche un camicione di lana.
Per destarlo scosse Verdi intonando il Macbeth e declarando versi dell'Iliade, ma lui sembrava non accorgersi di tanta fame, e continuò a dormire.
Fù allora che le venne la brillante idea di andare a comprare

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......"Solo perché non capite certe cose non significa che siano sbagliate"......

A quei tempi L'Eremo era abitato da Giuseppe verdi e sua moglie, che si erano presi un meritato periodo di riposo, dopo aver presieduto le massacranti discussioni sindacali, al tavolo dell'Ilva.
Le loro giornate scorrevano cazzeggiando nel web e divertendosi sotto le coperte.
In quel giorno però successe che, all'improvviso videro un bagliore accecante comparire sul comò e solo dopo molti lunghi istanti di frastornato sgomento, capirono di stare sognando.
Il sogno era cosi vivido, che difficilmente loro lo distinguevano dalla realtà, capirono di essere drogati solo quando Giuseppe vide gli angeli suonare le arpe.
La moglie invece era convinta di stare amputando la gamba ad un vecchio contadino della bassa romagna. Il sogno era dovuto dal fumo pakistano e dal masticare cortecce di sughero, immagazzinati per troppo tempo.
Al suo risveglio si sentì particolarmente eccitata, si sfilò il perizoma e cavò l'occhio di vetro. Infilò i lunghi mutandoni di feltro ed anche un camicione di lana.
Per destarlo scosse Verdi intonando il Macbeth e declarando versi dell'Iliade, ma lui sembrava non accorgersi di tanta fame, e continuò a dormire.
Fù allora che le venne in mente la brillante idea, di andare a comprare un bambolo

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