Home Forum
Oggi è 22/12/2024, 17:59


Regole del forum


  1. Non si possono postare due messaggi consecutivi
  2. Bisogna inserire 4 parole (sono comprese anche articoli, preposizioni etc.. sono esclusi i segni di punteggiatura)
  3. Non bisogna inserire né MENO né PIU' di 4 parole!!!!!
  4. Date libero sfogo alla vostra fantasia
  5. Si copia il testo del messaggio formandone uno nuovo, aggiungendo in fondo le 4 nuove parole...



Apri un nuovo argomento Questo argomento è bloccato, non puoi modificare o inviare ulteriori messaggi.  [ 149 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13 ... 15  Prossimo
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: 74- la convention VHEMT
MessaggioInviato: 04/09/2019, 8:02 
Avatar utente
SuperStar
SuperStar
Non connesso

Iscritto il: 13/05/2008, 10:12
Messaggi: 20059
Località: senza fissa dimora
La Contessa Francesca Capretta Curva Vacca Augusta doveva il suo nome chilometrico all'altrettanta lunghezza del sesso del compagno: Sir Minchia Long, detto anche "The Realwolfman".
La contessa era avvezza alla Coprofilia ed amava guardare le capre che defecavano lungo il cammino di Santiango de Compostela.
Un giorno, durante una scampagnata per i campi, vide un toro. Incuriosita vi si avvicinò circospetta, estrasse dalla borsetta il fazzoletto rosso ed iniziò a pulirsi il rossetto rosso intonato col vestito rosso.
Il toro cominciò ad infuriarsi ed innalzare i peli del naso, sbuffando muco sul fazzoletto rosso della Contessa, che nel frattempo si era inchinata per raccogliere le margheritine sul verde prato che pullualava di verdi cavallette e decidendo improvvisamente di portare il toro con se.
Arrivò il giorno della convention VHEMT e la contessa si presentò a cavallo del toro più gagliardo di tutta l'Umbria!
All'ingresso dell'AgriUmbria di Bastia però, dovette mostrare il passaporto bovino dell'animale e dimostrare che non provenisse dalle zone di deumanizzazione attive.
Il toro però proveniva forse dalla Dàcia oppure da un vicolo di Kayseri in Cappadocia, quindi non aveva nessun certificato valido, dovette perciò aspettare fuori.
La contessa lo legò all'ingresso, per comodità fissò l'estremità della corda al maniglione antiscivolo.
Fu il panico! Un grandissimo errore!
Il grosso toro scorreggiò e la fiammella pilota della caldaia fece detonare la fiamma, trasformando la coda del bovino in una torcia, ed imbizzarrendo il toro che cominciò a correre divulgando le fiamme.
Tutto attorno prese a spargersi fumo e puzza di cacca. Il panico si diffuse rapidamente. Il relatore prese a gridare al microfono frasi di ogni tipo, insultando chi scappava, con epiteti del genere:
- "vigliacchi! non fuggite ma combattete la vostra paura. Siete solo pecore da monta, la convention lo dimostra"
Da lontano uno rispose:
" Maestro, cosa dovremmo fare?"
Lui replicò:
"Ardete in allegrezza, buttatevi tra le fiamme, ma prima devolvete i vostri testicoli alle grazie di Simon Kimbangu ed i vostri denari al sottoscritto, che ringrazia e vi saluta "caldamente".
Nel frattempo la contessa uscì dalla toilette, dove stava praticando del sesso pomeridiano con un brutale e dotato Mandingo africano e sorrise soddisfatta.
Notò a malapena la confusione che imperversava nello stand, ma non potè ignorare che il suo toro correva verso di lei sventolando la coda incendiata, qualche balordo gli aveva

_________________
......"Solo perché non capite certe cose non significa che siano sbagliate"......


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 74- la convention VHEMT
MessaggioInviato: 04/09/2019, 9:20 
Avatar utente
SuperStar
SuperStar
Non connesso

Iscritto il: 29/04/2008, 2:45
Messaggi: 28301
Contessa Francesca Capretta Curva Vacca Augusta doveva il suo nome chilometrico all'altrettanta lunghezza del sesso del compagno: Sir Minchia Long, detto anche "The Realwolfman".
La contessa era avvezza alla Coprofilia ed amava guardare le capre che defecavano lungo il cammino di Santiango de Compostela.
Un giorno, durante una scampagnata per i campi, vide un toro. Incuriosita vi si avvicinò circospetta, estrasse dalla borsetta il fazzoletto rosso ed iniziò a pulirsi il rossetto rosso intonato col vestito rosso.
Il toro cominciò ad infuriarsi ed innalzare i peli del naso, sbuffando muco sul fazzoletto rosso della Contessa, che nel frattempo si era inchinata per raccogliere le margheritine sul verde prato che pullualava di verdi cavallette e decidendo improvvisamente di portare il toro con se.
Arrivò il giorno della convention VHEMT e la contessa si presentò a cavallo del toro più gagliardo di tutta l'Umbria!
All'ingresso dell'AgriUmbria di Bastia però, dovette mostrare il passaporto bovino dell'animale e dimostrare che non provenisse dalle zone di deumanizzazione attive.
Il toro però proveniva forse dalla Dàcia oppure da un vicolo di Kayseri in Cappadocia, quindi non aveva nessun certificato valido, dovette perciò aspettare fuori.
La contessa lo legò all'ingresso, per comodità fissò l'estremità della corda al maniglione antiscivolo.
Fu il panico! Un grandissimo errore!
Il grosso toro scorreggiò e la fiammella pilota della caldaia fece detonare la fiamma, trasformando la coda del bovino in una torcia, ed imbizzarrendo il toro che cominciò a correre divulgando le fiamme.
Tutto attorno prese a spargersi fumo e puzza di cacca. Il panico si diffuse rapidamente. Il relatore prese a gridare al microfono frasi di ogni tipo, insultando chi scappava, con epiteti del genere:
- "vigliacchi! non fuggite ma combattete la vostra paura. Siete solo pecore da monta, la convention lo dimostra"
Da lontano uno rispose:
" Maestro, cosa dovremmo fare?"
Lui replicò:
"Ardete in allegrezza, buttatevi tra le fiamme, ma prima devolvete i vostri testicoli alle grazie di Simon Kimbangu ed i vostri denari al sottoscritto, che ringrazia e vi saluta "caldamente".
Nel frattempo la contessa uscì dalla toilette, dove stava praticando del sesso pomeridiano con un brutale e dotato Mandingo africano e sorrise soddisfatta.
Notò a malapena la confusione che imperversava nello stand, ma non potè ignorare che il suo toro correva verso di lei sventolando la coda incendiata, qualche balordo gli aveva anche tirato dell benzina,

_________________
... o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo ....


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 74- la convention VHEMT
MessaggioInviato: 04/09/2019, 22:09 
Avatar utente
Star
Star
Non connesso

Iscritto il: 10/05/2008, 18:22
Messaggi: 16037
Località: Tyria
Contessa Francesca Capretta Curva Vacca Augusta doveva il suo nome chilometrico all'altrettanta lunghezza del sesso del compagno: Sir Minchia Long, detto anche "The Realwolfman".
La contessa era avvezza alla Coprofilia ed amava guardare le capre che defecavano lungo il cammino di Santiango de Compostela.
Un giorno, durante una scampagnata per i campi, vide un toro. Incuriosita vi si avvicinò circospetta, estrasse dalla borsetta il fazzoletto rosso ed iniziò a pulirsi il rossetto rosso intonato col vestito rosso.
Il toro cominciò ad infuriarsi ed innalzare i peli del naso, sbuffando muco sul fazzoletto rosso della Contessa, che nel frattempo si era inchinata per raccogliere le margheritine sul verde prato che pullualava di verdi cavallette e decidendo improvvisamente di portare il toro con se.
Arrivò il giorno della convention VHEMT e la contessa si presentò a cavallo del toro più gagliardo di tutta l'Umbria!
All'ingresso dell'AgriUmbria di Bastia però, dovette mostrare il passaporto bovino dell'animale e dimostrare che non provenisse dalle zone di deumanizzazione attive.
Il toro però proveniva forse dalla Dàcia oppure da un vicolo di Kayseri in Cappadocia, quindi non aveva nessun certificato valido, dovette perciò aspettare fuori.
La contessa lo legò all'ingresso, per comodità fissò l'estremità della corda al maniglione antiscivolo.
Fu il panico! Un grandissimo errore!
Il grosso toro scorreggiò e la fiammella pilota della caldaia fece detonare la fiamma, trasformando la coda del bovino in una torcia, ed imbizzarrendo il toro che cominciò a correre divulgando le fiamme.
Tutto attorno prese a spargersi fumo e puzza di cacca. Il panico si diffuse rapidamente. Il relatore prese a gridare al microfono frasi di ogni tipo, insultando chi scappava, con epiteti del genere:
- "vigliacchi! non fuggite ma combattete la vostra paura. Siete solo pecore da monta, la convention lo dimostra"
Da lontano uno rispose:
" Maestro, cosa dovremmo fare?"
Lui replicò:
"Ardete in allegrezza, buttatevi tra le fiamme, ma prima devolvete i vostri testicoli alle grazie di Simon Kimbangu ed i vostri denari al sottoscritto, che ringrazia e vi saluta "caldamente".
Nel frattempo la contessa uscì dalla toilette, dove stava praticando del sesso pomeridiano con un brutale e dotato Mandingo africano e sorrise soddisfatta.
Notò a malapena la confusione che imperversava nello stand, ma non potè ignorare che il suo toro correva verso di lei sventolando la coda incendiata. Qualche balordo gli aveva anche tirato della benzina, sperando bruciasse del tutto

_________________
Immagine Immagine


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 74- la convention VHEMT
MessaggioInviato: 05/09/2019, 7:42 
Avatar utente
SuperStar
SuperStar
Non connesso

Iscritto il: 29/04/2008, 2:45
Messaggi: 28301
Contessa Francesca Capretta Curva Vacca Augusta doveva il suo nome chilometrico all'altrettanta lunghezza del sesso del compagno: Sir Minchia Long, detto anche "The Realwolfman".
La contessa era avvezza alla Coprofilia ed amava guardare le capre che defecavano lungo il cammino di Santiango de Compostela.
Un giorno, durante una scampagnata per i campi, vide un toro. Incuriosita vi si avvicinò circospetta, estrasse dalla borsetta il fazzoletto rosso ed iniziò a pulirsi il rossetto rosso intonato col vestito rosso.
Il toro cominciò ad infuriarsi ed innalzare i peli del naso, sbuffando muco sul fazzoletto rosso della Contessa, che nel frattempo si era inchinata per raccogliere le margheritine sul verde prato che pullualava di verdi cavallette e decidendo improvvisamente di portare il toro con se.
Arrivò il giorno della convention VHEMT e la contessa si presentò a cavallo del toro più gagliardo di tutta l'Umbria!
All'ingresso dell'AgriUmbria di Bastia però, dovette mostrare il passaporto bovino dell'animale e dimostrare che non provenisse dalle zone di deumanizzazione attive.
Il toro però proveniva forse dalla Dàcia oppure da un vicolo di Kayseri in Cappadocia, quindi non aveva nessun certificato valido, dovette perciò aspettare fuori.
La contessa lo legò all'ingresso, per comodità fissò l'estremità della corda al maniglione antiscivolo.
Fu il panico! Un grandissimo errore!
Il grosso toro scorreggiò e la fiammella pilota della caldaia fece detonare la fiamma, trasformando la coda del bovino in una torcia, ed imbizzarrendo il toro che cominciò a correre divulgando le fiamme.
Tutto attorno prese a spargersi fumo e puzza di cacca. Il panico si diffuse rapidamente. Il relatore prese a gridare al microfono frasi di ogni tipo, insultando chi scappava, con epiteti del genere:
- "vigliacchi! non fuggite ma combattete la vostra paura. Siete solo pecore da monta, la convention lo dimostra"
Da lontano uno rispose:
" Maestro, cosa dovremmo fare?"
Lui replicò:
"Ardete in allegrezza, buttatevi tra le fiamme, ma prima devolvete i vostri testicoli alle grazie di Simon Kimbangu ed i vostri denari al sottoscritto, che ringrazia e vi saluta "caldamente".
Nel frattempo la contessa uscì dalla toilette, dove stava praticando del sesso pomeridiano con un brutale e dotato Mandingo africano e sorrise soddisfatta.
Notò a malapena la confusione che imperversava nello stand, ma non potè ignorare che il suo toro correva verso di lei sventolando la coda incendiata.
Qualche balordo gli aveva anche tirato della benzina, sperando bruciasse del tutto, ma la sua cotenna

_________________
... o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo ....


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 74- la convention VHEMT
MessaggioInviato: 05/09/2019, 10:17 
Avatar utente
SuperStar
SuperStar
Non connesso

Iscritto il: 13/05/2008, 10:12
Messaggi: 20059
Località: senza fissa dimora
Contessa Francesca Capretta Curva Vacca Augusta doveva il suo nome chilometrico all'altrettanta lunghezza del sesso del compagno: Sir Minchia Long, detto anche "The Realwolfman".
La contessa era avvezza alla Coprofilia ed amava guardare le capre che defecavano lungo il cammino di Santiango de Compostela.
Un giorno, durante una scampagnata per i campi, vide un toro. Incuriosita vi si avvicinò circospetta, estrasse dalla borsetta il fazzoletto rosso ed iniziò a pulirsi il rossetto rosso intonato col vestito rosso.
Il toro cominciò ad infuriarsi ed innalzare i peli del naso, sbuffando muco sul fazzoletto rosso della Contessa, che nel frattempo si era inchinata per raccogliere le margheritine sul verde prato che pullualava di verdi cavallette e decidendo improvvisamente di portare il toro con se.
Arrivò il giorno della convention VHEMT e la contessa si presentò a cavallo del toro più gagliardo di tutta l'Umbria!
All'ingresso dell'AgriUmbria di Bastia però, dovette mostrare il passaporto bovino dell'animale e dimostrare che non provenisse dalle zone di deumanizzazione attive.
Il toro però proveniva forse dalla Dàcia oppure da un vicolo di Kayseri in Cappadocia, quindi non aveva nessun certificato valido, dovette perciò aspettare fuori.
La contessa lo legò all'ingresso, per comodità fissò l'estremità della corda al maniglione antiscivolo.
Fu il panico! Un grandissimo errore!
Il grosso toro scorreggiò e la fiammella pilota della caldaia fece detonare la fiamma, trasformando la coda del bovino in una torcia, ed imbizzarrendo il toro che cominciò a correre divulgando le fiamme.
Tutto attorno prese a spargersi fumo e puzza di cacca. Il panico si diffuse rapidamente. Il relatore prese a gridare al microfono frasi di ogni tipo, insultando chi scappava, con epiteti del genere:
- "vigliacchi! non fuggite ma combattete la vostra paura. Siete solo pecore da monta, la convention lo dimostra"
Da lontano uno rispose:
" Maestro, cosa dovremmo fare?"
Lui replicò:
"Ardete in allegrezza, buttatevi tra le fiamme, ma prima devolvete i vostri testicoli alle grazie di Simon Kimbangu ed i vostri denari al sottoscritto, che ringrazia e vi saluta "caldamente".
Nel frattempo la contessa uscì dalla toilette, dove stava praticando del sesso pomeridiano con un brutale e dotato Mandingo africano e sorrise soddisfatta.
Notò a malapena la confusione che imperversava nello stand, ma non potè ignorare che il suo toro correva verso di lei sventolando la coda incendiata.
Qualche balordo gli aveva anche tirato della benzina, sperando bruciasse del tutto, ma la sua cotenna era cosi spessa che

_________________
......"Solo perché non capite certe cose non significa che siano sbagliate"......


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 74- la convention VHEMT
MessaggioInviato: 05/09/2019, 14:20 
Avatar utente
SuperStar
SuperStar
Non connesso

Iscritto il: 29/04/2008, 2:45
Messaggi: 28301
Contessa Francesca Capretta Curva Vacca Augusta doveva il suo nome chilometrico all'altrettanta lunghezza del sesso del compagno: Sir Minchia Long, detto anche "The Realwolfman".
La contessa era avvezza alla Coprofilia ed amava guardare le capre che defecavano lungo il cammino di Santiango de Compostela.
Un giorno, durante una scampagnata per i campi, vide un toro. Incuriosita vi si avvicinò circospetta, estrasse dalla borsetta il fazzoletto rosso ed iniziò a pulirsi il rossetto rosso intonato col vestito rosso.
Il toro cominciò ad infuriarsi ed innalzare i peli del naso, sbuffando muco sul fazzoletto rosso della Contessa, che nel frattempo si era inchinata per raccogliere le margheritine sul verde prato che pullualava di verdi cavallette e decidendo improvvisamente di portare il toro con se.
Arrivò il giorno della convention VHEMT e la contessa si presentò a cavallo del toro più gagliardo di tutta l'Umbria!
All'ingresso dell'AgriUmbria di Bastia però, dovette mostrare il passaporto bovino dell'animale e dimostrare che non provenisse dalle zone di deumanizzazione attive.
Il toro però proveniva forse dalla Dàcia oppure da un vicolo di Kayseri in Cappadocia, quindi non aveva nessun certificato valido, dovette perciò aspettare fuori.
La contessa lo legò all'ingresso, per comodità fissò l'estremità della corda al maniglione antiscivolo.
Fu il panico! Un grandissimo errore!
Il grosso toro scorreggiò e la fiammella pilota della caldaia fece detonare la fiamma, trasformando la coda del bovino in una torcia, ed imbizzarrendo il toro che cominciò a correre divulgando le fiamme.
Tutto attorno prese a spargersi fumo e puzza di cacca. Il panico si diffuse rapidamente. Il relatore prese a gridare al microfono frasi di ogni tipo, insultando chi scappava, con epiteti del genere:
- "vigliacchi! non fuggite ma combattete la vostra paura. Siete solo pecore da monta, la convention lo dimostra"
Da lontano uno rispose:
" Maestro, cosa dovremmo fare?"
Lui replicò:
"Ardete in allegrezza, buttatevi tra le fiamme, ma prima devolvete i vostri testicoli alle grazie di Simon Kimbangu ed i vostri denari al sottoscritto, che ringrazia e vi saluta "caldamente".
Nel frattempo la contessa uscì dalla toilette, dove stava praticando del sesso pomeridiano con un brutale e dotato Mandingo africano e sorrise soddisfatta.
Notò a malapena la confusione che imperversava nello stand, ma non potè ignorare che il suo toro correva verso di lei sventolando la coda incendiata.
Qualche balordo gli aveva anche tirato della benzina, sperando bruciasse del tutto, ma la sua cotenna era cosi spessa che risutò quasi ignifuga.
Tuttavia

_________________
... o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo ....


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 74- la convention VHEMT
MessaggioInviato: 05/09/2019, 15:49 
Avatar utente
SuperStar
SuperStar
Non connesso

Iscritto il: 13/05/2008, 10:12
Messaggi: 20059
Località: senza fissa dimora
Contessa Francesca Capretta Curva Vacca Augusta doveva il suo nome chilometrico all'altrettanta lunghezza del sesso del compagno: Sir Minchia Long, detto anche "The Realwolfman".
La contessa era avvezza alla Coprofilia ed amava guardare le capre che defecavano lungo il cammino di Santiango de Compostela.
Un giorno, durante una scampagnata per i campi, vide un toro. Incuriosita vi si avvicinò circospetta, estrasse dalla borsetta il fazzoletto rosso ed iniziò a pulirsi il rossetto rosso intonato col vestito rosso.
Il toro cominciò ad infuriarsi ed innalzare i peli del naso, sbuffando muco sul fazzoletto rosso della Contessa, che nel frattempo si era inchinata per raccogliere le margheritine sul verde prato che pullualava di verdi cavallette e decidendo improvvisamente di portare il toro con se.
Arrivò il giorno della convention VHEMT e la contessa si presentò a cavallo del toro più gagliardo di tutta l'Umbria!
All'ingresso dell'AgriUmbria di Bastia però, dovette mostrare il passaporto bovino dell'animale e dimostrare che non provenisse dalle zone di deumanizzazione attive.
Il toro però proveniva forse dalla Dàcia oppure da un vicolo di Kayseri in Cappadocia, quindi non aveva nessun certificato valido, dovette perciò aspettare fuori.
La contessa lo legò all'ingresso, per comodità fissò l'estremità della corda al maniglione antiscivolo.
Fu il panico! Un grandissimo errore!
Il grosso toro scorreggiò e la fiammella pilota della caldaia fece detonare la fiamma, trasformando la coda del bovino in una torcia, ed imbizzarrendo il toro che cominciò a correre divulgando le fiamme.
Tutto attorno prese a spargersi fumo e puzza di cacca. Il panico si diffuse rapidamente. Il relatore prese a gridare al microfono frasi di ogni tipo, insultando chi scappava, con epiteti del genere:
- "vigliacchi! non fuggite ma combattete la vostra paura. Siete solo pecore da monta, la convention lo dimostra"
Da lontano uno rispose:
" Maestro, cosa dovremmo fare?"
Lui replicò:
"Ardete in allegrezza, buttatevi tra le fiamme, ma prima devolvete i vostri testicoli alle grazie di Simon Kimbangu ed i vostri denari al sottoscritto, che ringrazia e vi saluta "caldamente".
Nel frattempo la contessa uscì dalla toilette, dove stava praticando del sesso pomeridiano con un brutale e dotato Mandingo africano e sorrise soddisfatta.
Notò a malapena la confusione che imperversava nello stand, ma non potè ignorare che il suo toro correva verso di lei sventolando la coda incendiata.
Qualche balordo gli aveva anche tirato della benzina, sperando bruciasse del tutto, ma la sua cotenna era cosi spessa che risultò quasi ignifuga.
Tuttavia, la pelle delle palle

_________________
......"Solo perché non capite certe cose non significa che siano sbagliate"......


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 74- la convention VHEMT
MessaggioInviato: 05/09/2019, 18:02 
Avatar utente
Star
Star
Non connesso

Iscritto il: 10/05/2008, 18:22
Messaggi: 16037
Località: Tyria
Contessa Francesca Capretta Curva Vacca Augusta doveva il suo nome chilometrico all'altrettanta lunghezza del sesso del compagno: Sir Minchia Long, detto anche "The Realwolfman".
La contessa era avvezza alla Coprofilia ed amava guardare le capre che defecavano lungo il cammino di Santiango de Compostela.
Un giorno, durante una scampagnata per i campi, vide un toro. Incuriosita vi si avvicinò circospetta, estrasse dalla borsetta il fazzoletto rosso ed iniziò a pulirsi il rossetto rosso intonato col vestito rosso.
Il toro cominciò ad infuriarsi ed innalzare i peli del naso, sbuffando muco sul fazzoletto rosso della Contessa, che nel frattempo si era inchinata per raccogliere le margheritine sul verde prato che pullualava di verdi cavallette e decidendo improvvisamente di portare il toro con se.
Arrivò il giorno della convention VHEMT e la contessa si presentò a cavallo del toro più gagliardo di tutta l'Umbria!
All'ingresso dell'AgriUmbria di Bastia però, dovette mostrare il passaporto bovino dell'animale e dimostrare che non provenisse dalle zone di deumanizzazione attive.
Il toro però proveniva forse dalla Dàcia oppure da un vicolo di Kayseri in Cappadocia, quindi non aveva nessun certificato valido, dovette perciò aspettare fuori.
La contessa lo legò all'ingresso, per comodità fissò l'estremità della corda al maniglione antiscivolo.
Fu il panico! Un grandissimo errore!
Il grosso toro scorreggiò e la fiammella pilota della caldaia fece detonare la fiamma, trasformando la coda del bovino in una torcia, ed imbizzarrendo il toro che cominciò a correre divulgando le fiamme.
Tutto attorno prese a spargersi fumo e puzza di cacca. Il panico si diffuse rapidamente. Il relatore prese a gridare al microfono frasi di ogni tipo, insultando chi scappava, con epiteti del genere:
- "vigliacchi! non fuggite ma combattete la vostra paura. Siete solo pecore da monta, la convention lo dimostra"
Da lontano uno rispose:
" Maestro, cosa dovremmo fare?"
Lui replicò:
"Ardete in allegrezza, buttatevi tra le fiamme, ma prima devolvete i vostri testicoli alle grazie di Simon Kimbangu ed i vostri denari al sottoscritto, che ringrazia e vi saluta "caldamente".
Nel frattempo la contessa uscì dalla toilette, dove stava praticando del sesso pomeridiano con un brutale e dotato Mandingo africano e sorrise soddisfatta.
Notò a malapena la confusione che imperversava nello stand, ma non potè ignorare che il suo toro correva verso di lei sventolando la coda incendiata.
Qualche balordo gli aveva anche tirato della benzina, sperando bruciasse del tutto, ma la sua cotenna era cosi spessa che risultò quasi ignifuga.
Tuttavia, la pelle delle palle di Apello figlio di

_________________
Immagine Immagine


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 74- la convention VHEMT
MessaggioInviato: 06/09/2019, 9:44 
Avatar utente
SuperStar
SuperStar
Non connesso

Iscritto il: 29/04/2008, 2:45
Messaggi: 28301
Contessa Francesca Capretta Curva Vacca Augusta doveva il suo nome chilometrico all'altrettanta lunghezza del sesso del compagno: Sir Minchia Long, detto anche "The Realwolfman".
La contessa era avvezza alla Coprofilia ed amava guardare le capre che defecavano lungo il cammino di Santiango de Compostela.
Un giorno, durante una scampagnata per i campi, vide un toro. Incuriosita vi si avvicinò circospetta, estrasse dalla borsetta il fazzoletto rosso ed iniziò a pulirsi il rossetto rosso intonato col vestito rosso.
Il toro cominciò ad infuriarsi ed innalzare i peli del naso, sbuffando muco sul fazzoletto rosso della Contessa, che nel frattempo si era inchinata per raccogliere le margheritine sul verde prato che pullualava di verdi cavallette e decidendo improvvisamente di portare il toro con se.
Arrivò il giorno della convention VHEMT e la contessa si presentò a cavallo del toro più gagliardo di tutta l'Umbria!
All'ingresso dell'AgriUmbria di Bastia però, dovette mostrare il passaporto bovino dell'animale e dimostrare che non provenisse dalle zone di deumanizzazione attive.
Il toro però proveniva forse dalla Dàcia oppure da un vicolo di Kayseri in Cappadocia, quindi non aveva nessun certificato valido, dovette perciò aspettare fuori.
La contessa lo legò all'ingresso, per comodità fissò l'estremità della corda al maniglione antiscivolo.
Fu il panico! Un grandissimo errore!
Il grosso toro scorreggiò e la fiammella pilota della caldaia fece detonare la fiamma, trasformando la coda del bovino in una torcia, ed imbizzarrendo il toro che cominciò a correre divulgando le fiamme.
Tutto attorno prese a spargersi fumo e puzza di cacca. Il panico si diffuse rapidamente. Il relatore prese a gridare al microfono frasi di ogni tipo, insultando chi scappava, con epiteti del genere:
- "vigliacchi! non fuggite ma combattete la vostra paura. Siete solo pecore da monta, la convention lo dimostra"
Da lontano uno rispose:
" Maestro, cosa dovremmo fare?"
Lui replicò:
"Ardete in allegrezza, buttatevi tra le fiamme, ma prima devolvete i vostri testicoli alle grazie di Simon Kimbangu ed i vostri denari al sottoscritto, che ringrazia e vi saluta "caldamente".
Nel frattempo la contessa uscì dalla toilette, dove stava praticando del sesso pomeridiano con un brutale e dotato Mandingo africano e sorrise soddisfatta.
Notò a malapena la confusione che imperversava nello stand, ma non potè ignorare che il suo toro correva verso di lei sventolando la coda incendiata.
Qualche balordo gli aveva anche tirato della benzina, sperando bruciasse del tutto, ma la sua cotenna era cosi spessa che risultò quasi ignifuga.
Tuttavia, la pelle delle palle del toro era quella di Apelle figlio di

_________________
... o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo ....


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 74- la convention VHEMT
MessaggioInviato: 06/09/2019, 11:17 
Avatar utente
Star
Star
Non connesso

Iscritto il: 10/05/2008, 18:22
Messaggi: 16037
Località: Tyria
Contessa Francesca Capretta Curva Vacca Augusta doveva il suo nome chilometrico all'altrettanta lunghezza del sesso del compagno: Sir Minchia Long, detto anche "The Realwolfman".
La contessa era avvezza alla Coprofilia ed amava guardare le capre che defecavano lungo il cammino di Santiango de Compostela.
Un giorno, durante una scampagnata per i campi, vide un toro. Incuriosita vi si avvicinò circospetta, estrasse dalla borsetta il fazzoletto rosso ed iniziò a pulirsi il rossetto rosso intonato col vestito rosso.
Il toro cominciò ad infuriarsi ed innalzare i peli del naso, sbuffando muco sul fazzoletto rosso della Contessa, che nel frattempo si era inchinata per raccogliere le margheritine sul verde prato che pullualava di verdi cavallette e decidendo improvvisamente di portare il toro con se.
Arrivò il giorno della convention VHEMT e la contessa si presentò a cavallo del toro più gagliardo di tutta l'Umbria!
All'ingresso dell'AgriUmbria di Bastia però, dovette mostrare il passaporto bovino dell'animale e dimostrare che non provenisse dalle zone di deumanizzazione attive.
Il toro però proveniva forse dalla Dàcia oppure da un vicolo di Kayseri in Cappadocia, quindi non aveva nessun certificato valido, dovette perciò aspettare fuori.
La contessa lo legò all'ingresso, per comodità fissò l'estremità della corda al maniglione antiscivolo.
Fu il panico! Un grandissimo errore!
Il grosso toro scorreggiò e la fiammella pilota della caldaia fece detonare la fiamma, trasformando la coda del bovino in una torcia, ed imbizzarrendo il toro che cominciò a correre divulgando le fiamme.
Tutto attorno prese a spargersi fumo e puzza di cacca. Il panico si diffuse rapidamente. Il relatore prese a gridare al microfono frasi di ogni tipo, insultando chi scappava, con epiteti del genere:
- "vigliacchi! non fuggite ma combattete la vostra paura. Siete solo pecore da monta, la convention lo dimostra"
Da lontano uno rispose:
" Maestro, cosa dovremmo fare?"
Lui replicò:
"Ardete in allegrezza, buttatevi tra le fiamme, ma prima devolvete i vostri testicoli alle grazie di Simon Kimbangu ed i vostri denari al sottoscritto, che ringrazia e vi saluta "caldamente".
Nel frattempo la contessa uscì dalla toilette, dove stava praticando del sesso pomeridiano con un brutale e dotato Mandingo africano e sorrise soddisfatta.
Notò a malapena la confusione che imperversava nello stand, ma non potè ignorare che il suo toro correva verso di lei sventolando la coda incendiata.
Qualche balordo gli aveva anche tirato della benzina, sperando bruciasse del tutto, ma la sua cotenna era cosi spessa che risultò quasi ignifuga.
Tuttavia, la pelle delle palle del toro, era quella di Apelle figlio di Apollo, quindi abituata al

_________________
Immagine Immagine


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Questo argomento è bloccato, non puoi modificare o inviare ulteriori messaggi.  [ 149 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13 ... 15  Prossimo


Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 4 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron


Template based on WoWMaevahEmpire • Modded by Marcio, Graphic by Tritaz
Powered by phpBB © 2000, 2002, 2005, 2007 phpBB Group
Traduzione Italiana phpBB.it

© 2002-2013 AgriLan
[ Time : 0.305s | 14 Queries | GZIP : Off ]



AntiCheatAlliance