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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 42 - Il ristorante Fashon
MessaggioInviato: 09/06/2010, 21:15 
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Questo ristorante era situato nel Bosco Atro vicino all'albero di Idhunn e serviva solo cibo preconfezionato.
Il piatto forte era noto solo ai cultori del porro di Ribera ma, tramite una campagna pubblicitaria, si sparse la voce, anche tra i rivoluzionari sandinisti, che il ristorante servisse la pietanza gratuitamente.
Accorsero in centinaia ad assistere alla polentata massonica, nel calderone bollivano lentamente bietola, trippa, cipolle e uova, riempiendo l'aria di odori che riportavano alla mente le vecchie letamaie.
Tuttavia i clienti adottavano svariate misure di difesa come:
- Mangiare a bocca chiusa;
- Respirare dalle orecchie;
- Concupire piatti tibetani pieni di sostanze deodoranti;
- Infilare la pietra filosofale nella gola.
Allora il cantiniere distillò l'acqua e la servì in alternativa al Mistrà, ma i più attenti notarono un leggero profumo di gnocca sul bordo dei bicchieri dovuto al continuo lavaggio nei bidet dei bagni Mirabella a Rimini, dove la gente scavava buche profonde quattro metri e le riempiva con la stessa sabbia prelevata per scavarle ma con i granelli sottosopra, così, tanto per divertirsi.
La notte infatti erano stracchi morti e le attività sessuali subirono un calo, le mogli ovviarono giocando a scopone scientifico e facendo dei lunghi solitari (con le carte!!) sotto le gonne.
In pratica arrotolavano le calze sfruttando una specie di apriscatole

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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 42 - Il ristorante Fashon
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Questo ristorante era situato nel Bosco Atro vicino all'albero di Idhunn e serviva solo cibo preconfezionato.
Il piatto forte era noto solo ai cultori del porro di Ribera ma, tramite una campagna pubblicitaria, si sparse la voce, anche tra i rivoluzionari sandinisti, che il ristorante servisse la pietanza gratuitamente.
Accorsero in centinaia ad assistere alla polentata massonica, nel calderone bollivano lentamente bietola, trippa, cipolle e uova, riempiendo l'aria di odori che riportavano alla mente le vecchie letamaie.
Tuttavia i clienti adottavano svariate misure di difesa come:
- Mangiare a bocca chiusa;
- Respirare dalle orecchie;
- Concupire piatti tibetani pieni di sostanze deodoranti;
- Infilare la pietra filosofale nella gola.
Allora il cantiniere distillò l'acqua e la servì in alternativa al Mistrà, ma i più attenti notarono un leggero profumo di gnocca sul bordo dei bicchieri dovuto al continuo lavaggio nei bidet dei bagni Mirabella a Rimini, dove la gente scavava buche profonde quattro metri e le riempiva con la stessa sabbia prelevata per scavarle ma con i granelli sottosopra, così, tanto per divertirsi.
La notte infatti erano stracchi morti e le attività sessuali subirono un calo, le mogli ovviarono giocando a scopone scientifico e facendo dei lunghi solitari (con le carte!!) sotto le gonne.
In pratica arrotolavano le calze sfruttando una specie di apriscatole usato all'epoca dagli antichi


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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 42 - Il ristorante Fashon
MessaggioInviato: 10/06/2010, 3:25 
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Questo ristorante era situato nel Bosco Atro vicino all'albero di Idhunn e serviva solo cibo preconfezionato.
Il piatto forte era noto solo ai cultori del porro di Ribera ma, tramite una campagna pubblicitaria, si sparse la voce, anche tra i rivoluzionari sandinisti, che il ristorante servisse la pietanza gratuitamente.
Accorsero in centinaia ad assistere alla polentata massonica, nel calderone bollivano lentamente bietola, trippa, cipolle e uova, riempiendo l'aria di odori che riportavano alla mente le vecchie letamaie.
Tuttavia i clienti adottavano svariate misure di difesa come:
- Mangiare a bocca chiusa;
- Respirare dalle orecchie;
- Concupire piatti tibetani pieni di sostanze deodoranti;
- Infilare la pietra filosofale nella gola.
Allora il cantiniere distillò l'acqua e la servì in alternativa al Mistrà, ma i più attenti notarono un leggero profumo di gnocca sul bordo dei bicchieri dovuto al continuo lavaggio nei bidet dei bagni Mirabella a Rimini, dove la gente scavava buche profonde quattro metri e le riempiva con la stessa sabbia prelevata per scavarle ma con i granelli sottosopra, così, tanto per divertirsi.
La notte infatti erano stracchi morti e le attività sessuali subirono un calo, le mogli ovviarono giocando a scopone scientifico e facendo dei lunghi solitari (con le carte!!) sotto le gonne.
In pratica arrotolavano le calze sfruttando una specie di apriscatole usato, all'epoca solo dagli antichiavicani, pescavano una carta

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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 42 - Il ristorante Fashon
MessaggioInviato: 10/06/2010, 8:26 
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Questo ristorante era situato nel Bosco Atro vicino all'albero di Idhunn e serviva solo cibo preconfezionato.
Il piatto forte era noto solo ai cultori del porro di Ribera ma, tramite una campagna pubblicitaria, si sparse la voce, anche tra i rivoluzionari sandinisti, che il ristorante servisse la pietanza gratuitamente.
Accorsero in centinaia ad assistere alla polentata massonica, nel calderone bollivano lentamente bietola, trippa, cipolle e uova, riempiendo l'aria di odori che riportavano alla mente le vecchie letamaie.
Tuttavia i clienti adottavano svariate misure di difesa come:
- Mangiare a bocca chiusa;
- Respirare dalle orecchie;
- Concupire piatti tibetani pieni di sostanze deodoranti;
- Infilare la pietra filosofale nella gola.
Allora il cantiniere distillò l'acqua e la servì in alternativa al Mistrà, ma i più attenti notarono un leggero profumo di gnocca sul bordo dei bicchieri dovuto al continuo lavaggio nei bidet dei bagni Mirabella a Rimini, dove la gente scavava buche profonde quattro metri e le riempiva con la stessa sabbia prelevata per scavarle ma con i granelli sottosopra, così, tanto per divertirsi.
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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 42 - Il ristorante Fashon
MessaggioInviato: 10/06/2010, 17:26 
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Il piatto forte era noto solo ai cultori del porro di Ribera ma, tramite una campagna pubblicitaria, si sparse la voce, anche tra i rivoluzionari sandinisti, che il ristorante servisse la pietanza gratuitamente.
Accorsero in centinaia ad assistere alla polentata massonica, nel calderone bollivano lentamente bietola, trippa, cipolle e uova, riempiendo l'aria di odori che riportavano alla mente le vecchie letamaie.
Tuttavia i clienti adottavano svariate misure di difesa come:
- Mangiare a bocca chiusa;
- Respirare dalle orecchie;
- Concupire piatti tibetani pieni di sostanze deodoranti;
- Infilare la pietra filosofale nella gola.
Allora il cantiniere distillò l'acqua e la servì in alternativa al Mistrà, ma i più attenti notarono un leggero profumo di gnocca sul bordo dei bicchieri dovuto al continuo lavaggio nei bidet dei bagni Mirabella a Rimini, dove la gente scavava buche profonde quattro metri e le riempiva con la stessa sabbia prelevata per scavarle ma con i granelli sottosopra, così, tanto per divertirsi.
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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 42 - Il ristorante Fashon
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Questo ristorante era situato nel Bosco Atro vicino all'albero di Idhunn e serviva solo cibo preconfezionato.
Il piatto forte era noto solo ai cultori del porro di Ribera ma, tramite una campagna pubblicitaria, si sparse la voce, anche tra i rivoluzionari sandinisti, che il ristorante servisse la pietanza gratuitamente.
Accorsero in centinaia ad assistere alla polentata massonica, nel calderone bollivano lentamente bietola, trippa, cipolle e uova, riempiendo l'aria di odori che riportavano alla mente le vecchie letamaie.
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- Concupire piatti tibetani pieni di sostanze deodoranti;
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Allora il cantiniere distillò l'acqua e la servì in alternativa al Mistrà, ma i più attenti notarono un leggero profumo di gnocca sul bordo dei bicchieri dovuto al continuo lavaggio nei bidet dei bagni Mirabella a Rimini, dove la gente scavava buche profonde quattro metri e le riempiva con la stessa sabbia prelevata per scavarle ma con i granelli sottosopra, così, tanto per divertirsi.
La notte infatti erano stracchi morti e le attività sessuali subirono un calo, le mogli ovviarono giocando a scopone scientifico e facendo dei lunghi solitari (con le carte!!) sotto le gonne.
In pratica arrotolavano le calze sfruttando una specie di apriscatole, usato all'epoca solo dagli antichiavicani; pescavano una carta dal mucchio delle foto segnaletiche rubato al distretto e scatenavano i loro pensieri fantasiosi immaginando di imbalsamare le mogli dei ricercati per farsi possedere

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- Respirare dalle orecchie;
- Concupire piatti tibetani pieni di sostanze deodoranti;
- Infilare la pietra filosofale nella gola.
Allora il cantiniere distillò l'acqua e la servì in alternativa al Mistrà, ma i più attenti notarono un leggero profumo di gnocca sul bordo dei bicchieri dovuto al continuo lavaggio nei bidet dei bagni Mirabella a Rimini, dove la gente scavava buche profonde quattro metri e le riempiva con la stessa sabbia prelevata per scavarle ma con i granelli sottosopra, così, tanto per divertirsi.
La notte infatti erano stracchi morti e le attività sessuali subirono un calo, le mogli ovviarono giocando a scopone scientifico e facendo dei lunghi solitari (con le carte!!) sotto le gonne.
In pratica arrotolavano le calze sfruttando una specie di apriscatole, usato all'epoca solo dagli antichiavicani; pescavano una carta dal mucchio delle foto segnaletiche rubato al distretto e scatenavano i loro pensieri fantasiosi, immaginando di imbalsamare le mogli dei ricercati, per farsi possedere a turno. Intanto il

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