Fu così che dopo le elezioni, Petocenko dichiarò immediatamente valido lo statuto Albertino che condannava le lavandaie a lavare senza acqua e a usare solamente sapone di granito del 1815 senza additivi naturali. Queste scioperarono per 700 anni, ancora oggi infatti sulle fontane è inciso a caratteri cubitali il motto "In questa acqua perenne c'hanno lasciato le penne i maiali con le loro cotenne". Venne anche eretta una lapide virtuale contrassegnata da uno strano simbolo runico cubico. Così, Petocenko, avviò il commercio delle lavatrici rendendole utilizzabili anche nel Sahara perchè fece trasportare l'acqua, tramite una enorme conduttura di cartapesta, dal Chiascio; questo creò non poche seccature alle trebbiatrici che per mietere dovevano girare attorno all'enorme tubo evitando così le spighe dispari, così facendo rallentavano le lavorazioni ed il prezzo dell'orzo triplicò. Il PIL (Prezzo Intergalattico delle Lumache) ne risentì subito aumentando di qualche punto e risolvendo i problemi di impopolarità di Petocenko. Tutti sguazzavano nell'oro, ma il secondo anno la ricchezza andò decisamente scemando perche' la tassa sulla loffa acida fu equiparata a quella all'aglio notoriamente più letale. I neocommissari alla felicità pubblica fiutarono il diffuso malcontento e nottetempo organizzarono la sagra delle scurregge atomiche, dove il vincitore avrebbe ottenuto un contratto decennale nella produzione del syngas ottenuto da orifizi certificati ISO. Parteciparano in molti, causando il richiamo dell'ONU al rispetto del protocollo sulle armi chimiche, e venne allertato anche il "Bomber", noto per le sue "superpuzzette" che si sentivano anche senza naso. Approffittando dell'enorme casino Irina Petocenkina abbordò il Responsabile Controllo Qualità del magazzino centrale di cavolfiori, inquanto la loffa al cavolo era potenzialmente classificabile come
_________________ "La conoscenza è sapere che un pomodoro è un frutto; la saggezza è sapere di non doverlo mettere in una macedonia di frutta." Brian O'Driscoll
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