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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 54 - L'ordine dei "Capezzoni Leopardati"
MessaggioInviato: 03/06/2011, 20:40 
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L'ordine dei "Capezzoni Leopardati" fu istituito nel '500 in un paesino della bassa bergamasca, fuori il clima era rovente, orde di Dolciniani incendiavano gli animi delle folle promettendo "Cchiu pilu per tutti".
Gli uomini più allupati organizzarono un sit-in bloccando la Salerno-Samarcanda sul viadotto tra Lagonegro e Kushkupir, mentre le mogli preparavano kebab e distribuivano boccali di Cognidium, barattandoli con prestazioni extraconiugali, a quelli più dotati.
La CPS (Confraternita Pecorai Sardi) accusò i Capezzoni di coltivare lenticchie transgeniche.
Tali lenticchie facevano raddrizzare i membri dell'ordine influenzando la partita a loro sfavore in quanto correre all'indietro risultava impossibile, avendo tra le gambe il battacchio turgido e fosforescente che oltretutto attirava anche sciami di palandricchi, che adoravano sguazzare nello strutto.
Il capo dei Capezzoni, frate Spuntato, raccoglieva quotidianamente ghiandone e castagne da far bollire per distillare un liquore chiamato Smerollafrati il cui gusto assomigliava al napalm bevuto con due gocce di grappa. La domenica mattina, dopo essersi confessati, i Capezzoni allestivano delle bancarelle vicino al venditore di fumo

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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 54 - L'ordine dei "Capezzoni Leopardati"
MessaggioInviato: 03/06/2011, 21:58 
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L'ordine dei "Capezzoni Leopardati" fu istituito nel '500 in un paesino della bassa bergamasca, fuori il clima era rovente, orde di Dolciniani incendiavano gli animi delle folle promettendo "Cchiu pilu per tutti".
Gli uomini più allupati organizzarono un sit-in bloccando la Salerno-Samarcanda sul viadotto tra Lagonegro e Kushkupir, mentre le mogli preparavano kebab e distribuivano boccali di Cognidium, barattandoli con prestazioni extraconiugali, a quelli più dotati.
La CPS (Confraternita Pecorai Sardi) accusò i Capezzoni di coltivare lenticchie transgeniche.
Tali lenticchie facevano raddrizzare i membri dell'ordine influenzando la partita a loro sfavore in quanto correre all'indietro risultava impossibile, avendo tra le gambe il battacchio turgido e fosforescente che oltretutto attirava anche sciami di palandricchi, che adoravano sguazzare nello strutto.
Il capo dei Capezzoni, frate Spuntato, raccoglieva quotidianamente ghiandone e castagne da far bollire per distillare un liquore chiamato Smerollafrati il cui gusto assomigliava al napalm bevuto con due gocce di grappa. La domenica mattina, dopo essersi confessati, i Capezzoni allestivano delle bancarelle vicino al venditore di fumo che vendeva pure ravioli

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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 54 - L'ordine dei "Capezzoni Leopardati"
MessaggioInviato: 04/06/2011, 18:22 
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L'ordine dei "Capezzoni Leopardati" fu istituito nel '500 in un paesino della bassa bergamasca, fuori il clima era rovente, orde di Dolciniani incendiavano gli animi delle folle promettendo "Cchiu pilu per tutti".
Gli uomini più allupati organizzarono un sit-in bloccando la Salerno-Samarcanda sul viadotto tra Lagonegro e Kushkupir, mentre le mogli preparavano kebab e distribuivano boccali di Cognidium, barattandoli con prestazioni extraconiugali, a quelli più dotati.
La CPS (Confraternita Pecorai Sardi) accusò i Capezzoni di coltivare lenticchie transgeniche.
Tali lenticchie facevano raddrizzare i membri dell'ordine influenzando la partita a loro sfavore in quanto correre all'indietro risultava impossibile, avendo tra le gambe il battacchio turgido e fosforescente che oltretutto attirava anche sciami di palandricchi, che adoravano sguazzare nello strutto.
Il capo dei Capezzoni, frate Spuntato, raccoglieva quotidianamente ghiandone e castagne da far bollire per distillare un liquore chiamato Smerollafrati il cui gusto assomigliava al napalm bevuto con due gocce di grappa. La domenica mattina, dopo essersi confessati, i Capezzoni allestivano delle bancarelle vicino al venditore di fumo che vendeva pure ravioli ripieni con ricotta e

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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 54 - L'ordine dei "Capezzoni Leopardati"
MessaggioInviato: 05/06/2011, 15:27 
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Gli uomini più allupati organizzarono un sit-in bloccando la Salerno-Samarcanda sul viadotto tra Lagonegro e Kushkupir, mentre le mogli preparavano kebab e distribuivano boccali di Cognidium, barattandoli con prestazioni extraconiugali, a quelli più dotati.
La CPS (Confraternita Pecorai Sardi) accusò i Capezzoni di coltivare lenticchie transgeniche.
Tali lenticchie facevano raddrizzare i membri dell'ordine influenzando la partita a loro sfavore in quanto correre all'indietro risultava impossibile, avendo tra le gambe il battacchio turgido e fosforescente che oltretutto attirava anche sciami di palandricchi, che adoravano sguazzare nello strutto.
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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 54 - L'ordine dei "Capezzoni Leopardati"
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La CPS (Confraternita Pecorai Sardi) accusò i Capezzoni di coltivare lenticchie transgeniche.
Tali lenticchie facevano raddrizzare i membri dell'ordine influenzando la partita a loro sfavore in quanto correre all'indietro risultava impossibile, avendo tra le gambe il battacchio turgido e fosforescente che oltretutto attirava anche sciami di palandricchi, che adoravano sguazzare nello strutto.
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Nel mercatino spuntavano sempre

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 Oggetto del messaggio: Re: Capitolo 54 - L'ordine dei "Capezzoni Leopardati"
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Tali lenticchie facevano raddrizzare i membri dell'ordine influenzando la partita a loro sfavore in quanto correre all'indietro risultava impossibile, avendo tra le gambe il battacchio turgido e fosforescente che oltretutto attirava anche sciami di palandricchi, che adoravano sguazzare nello strutto.
Il capo dei Capezzoni, frate Spuntato, raccoglieva quotidianamente ghiandone e castagne da far bollire per distillare un liquore chiamato Smerollafrati il cui gusto assomigliava al napalm bevuto con due gocce di grappa. La domenica mattina, dopo essersi confessati, i Capezzoni allestivano delle bancarelle vicino al venditore di fumo che vendeva pure i famosi ravioli ripieni con ricotta e aghi di pino.
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La CPS (Confraternita Pecorai Sardi) accusò i Capezzoni di coltivare lenticchie transgeniche.
Tali lenticchie facevano raddrizzare i membri dell'ordine influenzando la partita a loro sfavore in quanto correre all'indietro risultava impossibile, avendo tra le gambe il battacchio turgido e fosforescente che oltretutto attirava anche sciami di palandricchi, che adoravano sguazzare nello strutto.
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La CPS (Confraternita Pecorai Sardi) accusò i Capezzoni di coltivare lenticchie transgeniche.
Tali lenticchie facevano raddrizzare i membri dell'ordine influenzando la partita a loro sfavore in quanto correre all'indietro risultava impossibile, avendo tra le gambe il battacchio turgido e fosforescente che oltretutto attirava anche sciami di palandricchi, che adoravano sguazzare nello strutto.
Il capo dei Capezzoni, frate Spuntato, raccoglieva quotidianamente ghiandone e castagne da far bollire per distillare un liquore chiamato Smerollafrati il cui gusto assomigliava al napalm bevuto con due gocce di grappa. La domenica mattina, dopo essersi confessati, i Capezzoni allestivano delle bancarelle vicino al venditore di fumo che vendeva pure i famosi ravioli ripieni con ricotta e aghi di pino.
Nel mercatino spuntavano sempre delle rarità tipo le orecchiette allegre, le code di volpe dondolanti, gli stronzi molleggianti da cruscotto che modificavano l'aspetto

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