Io ero un suo amico
Mi ricordo di lui
Mi chiamanava dalle 4 alle 10 volte al giorno.
Un giorno mi ha detto "lavoro troppo", ma non ci credevo. Non era la prima volta che si lamentava, ma poi tornava sempre a più miti consigli. Si faceva dare un aumento di stipendio e ricominciava tutto come niente fosse.
Sono molti mesi che non ricevo più sue telefonate. Pensavo fosse a causa dell'amore, della donna che lo aveva rapito, ma mi sbagliavo.
L'ultima volta che l'ho visto aveva lo sguardo smorto, l'occhio spento. Si è bevuto il suo solito aperitivo. Si è fatto la sua solita telefonata da 137 minuti. Si è lametato come al solito del lavoro, dello stress e della fatica, ma aveva qualcosa in lui di diverso, che non avevo mai visto prima.
Mi auguro che se ne sia andato al polo nord, fra i giacci e gli orsi polari. Al fresco, come aveva sempre desiderato.
Spero che mi faccia uno squillo, solo per farmi sapere che sta bene